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Hellas Verona Lazio
, 20 Gennaio 2025

Hellas Verona-Lazio 0-3, Considerazioni Sparse


La Lazio torna convincente sul prato del Bentegodi annichilendo l'Hellas Verona.

Un inizio di 2025 turbolento, per eventi calcistici e non, per la squadra di Roma che ha quasi rischiato di far accartocciare su sé stessa la squadra che, sino alla chiusura dell'anno passato, aveva brillato e fatto stropicciare gli occhi a tutti. La partita del Bentegodi con l'Hellas Verona si presentava piena di insidie e trappole, ben note ai tifosi laziali che non poche volte hanno visto la propria squadra patire questa tipologia di sfide, ma che Baroni ha saputo evitare con assoluta sapienza tattica e soprattutto psicologica. La Lazio ha praticamente annichilito la squadra di casa sin da subito assopendo ogni ardore veneto. 3 punti che hanno un valore non solo di classifica ma soprattutto emozionale.

Gigot da calcio d'angolo porta avanti la Lazio dopo soli 2 minuti e dà immediatamente un senso deciso alla partita. Aggressione alta, pressing, linee compatte e tanta tanta grinta degli undici scesi in campo. Il Verona si è trovato stordito e intimorito e ha iniziato a commettere errori banali in fase di ripartenza che hanno costretto Montipò a doversi vedere orde in maglia bianca calargli davanti in maniera costante e sfiancante. Tutto ciò porta immediatamente il secondo gol e partita che pareva in ghiacciaia, salvo che l'orgoglio scaligero ha visto un'impennata improvvisa iniziando a insidiare in maniera pericolosa l'area di Provedel. Un gol avrebbe probabilmente destabilizzato gli spiriti biancocelesti ma nulla di ciò è accaduto.

La risposta ad inizio ripresa della squadra di Zanetti arriva e il Verona pareva aver decisamente ritrovato uno spirito combattivo attraverso linee di gioco semplici e pertanto efficaci, a contrario la Lazio abbassando i ritmi pareva quasi voler subire la riaggressione dei veronesi per poter ripartire veloce, cosa puntualmente avvenuta quando Dia ha messo sotto pressione la difesa avversaria provocando un errore banale e di concetto che ha portato al tre a zero chiudendo definitivamente ogni discorso. Da quel momento in poi nessun evento particolare è da segnalare se non che la squadra di Baroni ha continuato a tenere il proprio ritmo, senza forzature, non concedendo agli avversari nemmeno il gol della bandiera.

Hombre del partido: Dia. L'attaccante senegalese è tornato in piena forma e l'ha dimostrato fino al fischio finale tenendo un ritmo di corsa e di lucidità tecnica e tattica di livello assoluto. Non solo il gol del due a zero ma l'assist a Zaccagni per il terzo hanno messo il sigillo su una prestazione maiuscola che certifica la purezza di questo attaccante che in entrambe le fasi effettua un lavoro incredibile non solo chiamando la profondità ma interagendo con il Taty in fase offensiva e con Rovella-Guendouzi in fase difensiva offrendo sempre una soluzione di passaggio in verticale e una possibilità di corsa invidiabile.

Siamo a Gennaio e ogni anno questo mese rappresenta un angolo di puro patimento per chi tifa Lazio visto che è il momento del mercato. Alla società di chiede uno sforzo per poter far sì che la rosa possa essere profonda e variegata, nonché tecnicamente ancora più valida: le tre competizioni sono tutte da giocare fino in fondo. Peccato che si debba assistere alla solita ridda di frasi fatte del DS Fabiani e soprattutto di pantomime del Presidente più impegnato a chiamare trasmissioni radiofoniche discutibili su argomenti più che discutibili, dimenticandosi di essere senatore della Repubblica. La società dovrebbe dare un chiaro segnale alla piazza in primis e alla squadra poi sancendo una volontà chiara di voler competere con ogni sforzo possibile. La data è il 19 gennaio, la speranza non va abbandonata benché chi visse facendolo sappiamo bene la fine che ha fatto.

  • Impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto de lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio. Ma anche difensore centrale.

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