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Barcellona
, 8 Gennaio 2025

Athletic Club-Barcellona 0-2, Considerazioni Sparse


Il Barcellona vince ed approda alla finale della Supercoppa Spagnola: Gavi e Lamine Yamal affondano un combattivo Athletic Club.

Abbiamo la prima finalista della Supercoppa Spagnola. Il Barcellona non sbaglia e batte per 2-0 l’Athletic Club pur faticando e non giocando un buonissimo calcio. I blaugrana sono stati piuttosto freddi a capitalizzare le occasioni che gli sono capitate, cosa che invece i baschi non sono riusciti a fare. La notizia del giorno è stata sicuramente il possibile trasferimento di Araujo alla Juventus, ma per quanto visto stasera sarebbe folle privarsi dell’uruguaiano, che non ha giocato, ma la difesa blaugrana non è apparsa di certo insuperabile. Domani sera si affronteranno Real Madrid e Mallorca, i catalani attenderanno di conoscere l’avversario di domenica sera.

Nonostante il risultato maturato all’intervallo la prima frazione di gioco del Barcellona non è stata troppo positiva. I blaugrana sono sembrati poco lucidi e soprattutto poco incisivi nell’eludere il pressing indemoniato dell’Athletic Club. Le transizioni offensive sono state come al solito l’elemento in più dei ragazzi di Flick, ma allo stesso tempo potevano essere gestite meglio e con meno errori. Il Barça cercava troppo insistentemente gli isolamenti Lewandowski, ma senza successo e la manovra offensiva appariva quindi pigra e colma di imprecisioni. La squadra basca attuava egregiamente la fase di riaggressione, ma ha anche proposto un’inedita difesa alta con la quale i blaugrana sono andati a nozze in più situazioni. Al 17’ il Barcellona ha trovato il vantaggio con Gavi che ha capitalizzato nel migliore dei modi il cross rasoterra dalla sinistra di Raphinha. Per il centrocampista classe 2004 è stato un gol fondamentale dal momento che è stato il primo della stagione ed anche il primo da quando ha rimediato la rottura del legamento crociato anteriore e quella del menisco.

Nella ripresa il leitmotiv non è stato troppo differente da quello dei primi quarantacinque minuti. I blaugrana continuano ad apparire poco brillanti e lenti appena recuperata palla patendo tantissimo il contro pressing basco. Nonostante questo al 52’ arriva il raddoppio con Lamine Yamal che batte Unai Simon sfruttando una grande verticalizzazione istantanea di Gavi. È una rete nata da una grande riaggressione dei giocatori catalani, bravissimi nel recuperare palla subito dopo averla persa e trovare il varco in una difesa dell’Athletic Club tutt’altro che perfetta. Fino ad allora Yamal era stato tutt’altro che perfetto e ben lontano dalla sua forma migliore, segno che non ha ancora recuperato perfettamente dal problema alla caviglia che l’ha tenuto fermo quasi un mese. Valverde decide di sparigliare un po’ le carte ed inserisce in campo Nico Williams, partito dalla panchina perché non al top fisicamente. I baschi utilizzano la corsia di sinistra nel tentativo di riaprire la gara cercando di colpire una retroguardia blaugrana molto ballerina ed imprecisa. Nel finale l’Athletic riapre la gara sfruttando una disattenzione di un de Jong impacciato e completamente fuori dal sistema di Flick, ma sulla deviazione Inaki Williams era in fuorigioco ed il Var salva il Barça.

Il centrocampo del Barcellona è stato perfetto. Ad aver tenuto sù i catalani in una serata tutt’altro che perfetta è stato il tridente in mezzo al campo. Pedri è un’autentica gioia per gli occhi, non sbaglia mai una scelta e ripulisce tutti i palloni che capitano nella sua zona. Ogni tanto sembra quasi che faccia un altro sport, in più lascia trasparire una maturità impressionante se pensiamo che è un classe 2002. Casadó si conferma sempre più una scoperta incredibile del Barcellona di Flick ed è stato fantastico rivedere Gavi a questi livelli dopo i tanti problemi fisici che ha patito. Il 6 blaugrana apre le danze e fa l’assist che propizia il raddoppio di Lamine Yamal: è stata la sua serata. È Pablo Gavi l’hombre del partido.

Dovesse esserci il Real Madrid in finale domenica sicuramente servirà altro. Rispetto al Barcellona di inizio stagione c’è meno sicurezza e meno freddezza. Il 2-0 di questa sera è quasi bugiardo per quanto visto nei novanta minuti di gioco. L’Athletic Club ha disputato una buonissima semifinale ed il suo pressing ha annullato la manovra offensiva del Barça, troppo lenta a leggere la riaggressione basca. I ragazzi di Valverde hanno pagato una difesa più alta del solito che ha concesso spazi ai blaugrana ed anche poca lucidità offensiva nell’attaccare la retroguardia di Flick nonostante non sia stata così solida. I catalani hanno chiamato, adesso tocca al Real Madrid rispondere e dare appuntamento ai suoi rivali di sempre per l’atto conclusivo della Supercoppa Spagnola per il terzo anno consecutivo.


  • Nato nel nuovo millennio in provincia di Torino. Appassionato di sport, romanticismo, scrittura e di tutto ciò che è argentino. Juventino con ogni fibra del proprio corpo, ha un’adorazione sfrenata per La Masia e per i mancini di Lionel e Lamine oltre che per la Madrid dei Colchoneros, in più perde il sonno grazie ai Boston Celtics.

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