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Bournemouth Andoni Iraola
, 4 Gennaio 2025

Il Bournemouth va a mille all’ora


Se siete stufi di partite che si risolvono in possesso sterile, il Bournemouth è la squadra che fa per voi!

Arrivati al giro di boa la classifica di Premier League è sorprendente. Il Manchester City è sesto e molto probabilmente dovrà rinunciare a vincere il quinto titolo consecutivo. Maresca sembra aver capito come gestire l'ampissima rosa del Chelsea, che al momento è quarto. Se l'Arsenal di Arteta sta trovando qualche difficoltà in più rispetto alle ultime due stagioni, non si può dire lo stesso per Slot. Alla prima stagione da sostituto di Klopp l'allenatore olandese sta guidando il Liverpool primo in classifica con discreta tranquillità. Le sorprese più grandi sono il Nottingham Forest e il Bournemouth, rispettivamente al terzo e al settimo posto in classifica.

Chi è Andoni Iraola?

In realtà, per chi ha seguito la Premier League l'anno scorso, i risultati del Bournemouth, per quanto eccezionali, non sono del tutto inaspettati. Nell'estate del 2023 il Bournemouth aveva deciso di cambiare allenatore, sostituendo Gary O'Neil con uno degli allenatori emergenti della Liga spagnola, Andoni Iraola. Per l'allenatore basco il primo impatto con il calcio inglese non era stato affatto morbido. Il Bournemouth non aveva vinto nessuna delle prime nove partite di campionato, pareggiandone tre e vincendone sei. Da quel momento però qualcosa è cambiato. Le cherries non solo si sono riprese, ma hanno ottenuto il loro record storico di punti in Premier League (48) e Iraola è stato premiato due volte allenatore del mese. Quest'anno, pur avendo perso Solanke, che è passato al Tottenham per 70 milioni, il Bournemouth ha alzato l'asticella. La squadra di Iraola è settima, ha già raccolto 30 punti ed ha vinto contro Manchester City, United e Arsenal.

Il modo in cui Iraola cerca di colmare le distanze che separano il Bournemouth da avversari più ricchi e attrezzati non è scontato. Lo spagnolo non è un fedele del gioco di posizione, né un allenatore a cui piace chiudersi nella propria trequarti, la parola d’ordine delle sue squadre è “intensità”. Si potrebbe dire che Iraola appartenga alla scuola di allenatori basca, più che a quella spagnola. Basta guardare giocare le cherries per pochi minuti per capire che Iraola è stato allenato da Bielsa all'Athletic Bilbao e quanto quest’ultimo sia stato influente nella carriera da allenatore del tecnico del Bournemouth.

Le squadre che vanno a giocare al Vitality stadium sanno che, se vogliono tornare a casa con dei punti, dovranno adattarsi ai ritmi altissimi imposti dagli uomini di Iraola. Questa non è solo l’impressione che abbiamo noi spettatori da casa, ma una prerogativa dell’allenatore basco. Intervistato da Relevo Iraola ha spiegato che, per adattarsi a un campionato intenso come quello inglese, ha deciso di estremizzare le sue idee, chiedendo ai suoi giocatori di essere ancora più aggressivi, veloci con la palla e propensi a prendersi dei rischi. Nella stessa intervista Iraola ha aggiunto che, costringere gli avversari a giocare partite fatte di duelli senza sosta, non è solamente una questione di stile, ma la chiave che può consentire alla sua squadra di ottenere risultati contro chiunque.

Come gioca il Bournemouth

Normalmente il Bournemouth si schiera con un 4-4-2. Il portiere titolare è Kepa Arrizabalaga, l’altro elemento basco di questa squadra. Il passaggio in giovane età al Chelsea, con l’etichetta di portiere più pagato della storia, aveva pesato molto sulla sua serenità in passato. Quest’anno, in prestito al Bournemouth, in un contesto più piccolo e meno esigente per quanto riguarda il coinvolgimento nella costruzione dal basso si sta rivelando un portiere affidabile. La difesa è composta dai due centrali, Zabarnyi e Senesi, dal laterale destro, nonché capitano, Adam Smith e dal giovane terzino Milos Kerkez. A fine novembre Senesi si è infortunato e, al suo posto, ha trovato spazio Dean Huijsen. Proprio l'ex Roma e Juventus ha approfittato dei minuti concessi per segnare il gol decisivo contro il Tottenham e il gol del vantaggio contro lo United.

Il centrocampo del Bournemouth forse non spicca per qualità tecniche, ma è perfetto per mettere in pratica le idee di Iraola. Al centro si alternano Christie, Cook e Adams, mentre sulle fasce i titolari sono Semenyo e Tavernier. Ai mediani viene richiesto di coprire molto campo, vincere duelli, seconde palle e verticalizzare non appena si presenta l'occasione. Non è un caso che Thiago Pinto (sì l'ex d.s. della Roma) abbia scelto un giocatore come Tyler Adams, un prodotto della galassia Red Bull, per rinforzare la rosa in questo settore. Con una mediana del genere è naturale che molte delle responsabilità creative ricadano sulle ali, in particolare su Semenyo. L'esterno ghanese è il giocatore più importante, ed esaltante, della squadra. Ambidestro naturale e atleticamente esuberante sa giocare su entrambi i lati, sfruttando la sua imprevedibilità per essere letale in campo aperto e nel dribbling.

Iraola gli chiede di sfruttare le sue doti fisiche e tecniche per riciclare palloni sporchi, portare la palla nell'ultimo terzo di campo e, a volte, concludere. Contro il City Semenyo ha messo in mostra tutte queste qualità e ha trovato un bel gol. L’esterno del Bournemouth si è liberato nell'area piccola facendo perno su Gvardiol per girarsi e tirare. Qualche anno fa sarebbe stato difficile pensare che Semenyo potesse arrivare a questi livelli. Nato a Londra, era stato scartato da diverse società della capitale (Arsenal, Tottenham, Fulham, Millwall e Palace), tant'è che a 15 anni aveva addirittura smesso di giocare. Solo un anno dopo gli zii, forse consapevoli del talento del piccolo Semenyo, gli consigliarono di partecipare a un provino nel Nord-Ovest di Londra, dove fu notato da un college di Swindon.

In attacco il Bournemouth schiera quasi sempre la coppia Evanilson, Kluivert. Quest'ultimo è stato trasformato da Iraola in una seconda punta, anche se viene esentato da compiti di raccordo. Infatti è Evanilson a sobbarcarsi il ruolo di target man. La punta, arrivata dal Porto per la cifra record di 47 milioni di euro, deve ripulire i lanci dei compagni, combinare con Kluivert e le ali e attaccare l'area, mentre all'olandese viene richiesto di sfruttare le sue abilità nell'uno contro uno in transizione. Evanilson è arrivato al Bournemouth per sostituire Solanke, autore di 19 gol nello scorso campionato. Per ora il brasiliano non sta sfigurando, non molla mai nel pressing, è bravo nella protezione spalle alla porta e ha già segnato dei gol non banali, come l’ultimo, segnato in caduta contro il Fulham. L’aspetto su cui deve migliorare è la freddezza in area di rigore. Evanilson finora ha segnato solo 5 gol da 6.4 xG, un bottino troppo magro per essere il finalizzatore principale della sua squadra.

La fase offensiva

Avrete capito al piace giocare in modo diretto. La squadra di Iraola è prima per passaggi lunghi tentati ed è penultima per passaggi del portiere in Premier League, dietro al Nottingham di Nuno Espirito Santo. In possesso, il portiere lancia direttamente sugli esterni, o per la punta. Per evitare che gli avversari si predispongano ad affrontare una palla lunga, molte volte, Kepa cerca di attirare la pressione degli attaccanti, per poi giocare sui centrali o provare il lancio in prima persona. Di solito l'obiettivo dei lanci sono le zone laterali, dove il Bournemouth costruisce la maggior parte del suo gioco. Inoltre in questo settore si creano spesso mismatch favorevoli per le cherries ed è più facile vincere la seconda palla.

Quando sono i centrali ad essere in possesso del pallone la strategia è simile. Zabarnyi e Senesi possono provare il lancio verso il lato opposto a quello in cui si trovano, cercando di sorprendere la difesa sul lato debole, oppure possono decidere di appoggiarsi lateralmente ai terzini. Normalmente questo tipo di passaggio fa scattare il pressing avversario, ma questo non è un problema per i terzini. Adams e Kerkez cercano di sfruttare lo spazio che si crea tra la difesa e il centrocampo avversario per servire Semenyo e Tavernier in isolamento col proprio marcatore. È chiaro che, ricevendo i passaggi lungo linea dei terzini, gli esterni si trovano a dover giocare spalle alla porta, ma hanno a loro disposizione un ventaglio di soluzioni. Se Tavernier e Semenyo non riescono a superare il proprio uomo nel dribbling un centrocampista o Kluivert si muovono in loro aiuto, mentre i terzini sono sempre puntuali nelle sovrapposizioni. In queste situazioni non è raro che, quando l’ala riesce a girarsi o uno dei due mediani riceve fronte alla porta, si tenti il cambio di gioco, per cercare l’esterno opposto in isolamento.

Huijsen cambia gioco con un passaggio rasoterra per Adams. Il terzino inglese controlla e gioca verso Tavernier, che riesce ad accentrarsi e cambiare gioco per Semenyo. Non appena Semenyo riceve, Kerkez si sovrappone internamente e prova un cross basso, dopo aver ricevuto il passaggio del compagno.

Il gol del momentaneo 2-0 contro il City nasce da una rimessa dal fondo. Travers gioca il pallone per Senesi, che viene pressato da Haaland. Il centrale decide di andare lungo direttamente verso Semenyo.

Bournemouth

Semenyo, con un tacco a metà tra un controllo e un passaggio per Kerkez, riesce a girarsi sulla pressione di Bernardo Silva.

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Kerkez è più veloce di Walker, così Semenyo decide di premiare la sovrapposizione dell’ungherese servendolo nello spazio.

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Kerkez crossa immediatamente per Evanilson, che nel frattempo stava accorrendo in area. L’ex-Porto si getta in scivolata sul pallone e segna il 2-0. In questa stagione Kerkez si è confermato uno dei terzini più promettenti della Premier League e ha già trovato un gol e due assist.

Quando il Bournemouth arriva nell'ultimo terzo di campo l'antifona non cambia. Le cherries riempiono l'area con tanti uomini e cercano di sfondare in area attraverso le combinazioni sugli esterni e le abilità in uno contro uno dei suoi giocatori migliori, per poi cercare il cross. Può capitare che sia lo stesso Kluivert allargarsi per cercare il dribbling contro il terzino avversario, proprio come successo in occasione del rigore che ha guadagnato contro lo United. Costruire lungo le catene laterali permette a Iraola di sfruttare al massimo la creatività dei suoi esterni e la corsa dei terzini, ma porta dei vantaggi anche in fase di transizione. Giocando prevalentemente sulle corsie, i due mediani hanno meno responsabilità con la palla e possono concentrarsi sulle marcature preventive.

Non solo, perdere palla sulle fasce è meno pericoloso e, sfruttando la linea laterale, è più facile far scattare il contro pressing con successo. L'efficacia di questa strategia e del pressing delle cherries è confermata dalle statistiche. Il Bournemouth è primo per recuperi nel terzo di campo offensivo, ed è quinto per PPDA. Una volta recuperato il pallone i giocatori di Iraola cercano di colpire immediatamente, molte volte cercando direttamente il lancio per Evanilson.

Il Bournemouth ha appena recuperato il possesso, quando la palla arriva a Zabarnyi, che decide di andare lungo verso Ouattara in zona centrale.

L’esterno burkinabé riesce ad addomesticare il pallone e ad appoggiarsi a un compagno.

Il Bournemouth perde palla per un attimo, ma i giocatori di Iraola sono bravi a recuperare il pallone istantaneamente. Il solito Kerkez allarga verso Kluivert e si sovrappone centralmente.

La fase difensiva

Senza palla l'approccio del Bournemouth è molto aggressivo. Gli uomini di Iraola pressano sin dalla rimessa dal fondo, orientandosi sull'uomo. In questo modo gli avversari, se vogliono risalire il campo palla a terra, sono costretti a dover vincere una serie di duelli individuali. Contro squadre che utilizzano molto il portiere in costruzione, o contro le quali Iraola preferisce avere un uomo in più in difesa, il Bournemouth si trova a dover pressare in inferiorità numerica. In questi casi i giocatori del Bournemouth aspettano dei trigger (di solito retropassaggi o passaggi al portiere), per fare dei movimenti ad uncino. In questo modo i giocatori di Iraola riescono a pressare il portatore della palla e, contemporaneamente, a schermare la linea di passaggio verso il giocatore che ha appena passato il pallone. La squadra in possesso avrebbe ancora la superiorità numerica, ma il pressing uomo su uomo del Bournemouth è molto intenso e diventa difficile trovare l'uomo libero attraverso il terzo uomo.

Il Bournemouth si predispone per pressare la costruzione 4+2 dello United. Evanilson e Semenyo si spartiscono i centrali, mentre Kluivert e Christie prendono rispettivamente Maguire e Ugarte. Onana è l’unico uomo libero e decide di appoggiarsi a Mazraoui, su cui scatta Evanilson.

Mazraoui non ha molte opzioni e preferisce tornare su Onana, mentre Evanilson curva la sua corsa per andare a pressare il portiere. Mazraoui sarebbe smarcato, ma Evanilson copre la linea di passaggio verso l’ex-Ajax, così Onana deve lanciare lungo.

In situazioni di inferiorità numerica, quando la palla si muove verso le fasce, si attiva un sistema di marcature ibride. I giocatori del Bournemouth lasciano deliberatamente l'uomo libero sulla fascia opposta a quella in cui si trova la palla, marcando tutti i riferimenti in zona palla. Far progredire l'azione diventa difficile e, spesso, gli avversari devono retrocedere, o provare rischiosi cambi gioco. Quando il pressing viene superato il Bournemouth si chiude nella propria trequarti, ma non rinuncia all'aggressività. Anche in questo caso, ad ogni retropassaggio, le cherries scattano sul proprio uomo e la linea difensiva si alza, cercando di spingere gli avversari nella propria metà campo.

Contro il City Iraola non vuole concedere l’uno contro uno in difesa a Haaland e pressa in inferiorità numerica. Quando Walker riceve sulla destra Adams stringe su di lui, Senesi (fuori dall’immagine) si dirige verso Bernardo Silva, Kluivert prende Kovacic, Semenyo Gvardiol, mentre Evanilson lascia lo spazio solo per il retropassaggio verso Akanji. Akè è l’unico uomo libero, ma è quasi irraggiungibile.

Walker si appoggia ad Akanji, che a questo punto viene pressato da Evanilson.

Akanji passa ad Ederson e, infine, il pallone arriva ad Aké, ma il City è dovuto tornare indietro fino alla sua area.

Il City si affaccia nella metà campo del Bournemouth, Gundogan porta palla senza ricevere pressioni e si appoggia su Gvardiol. Il croato però viene pressato da Tavernier e preferisce tornare dal regista tedesco. Non appena parte il retropassaggio, Tavernier scatta su Gundogan e tutto il Bournemouth si alza.

Dove può arrivare il Bournemouth?

Il Bournemouth è una squadra molto organizzata, ma, se vorrà ambire ad un posto nelle coppe europee, dovrà salire ulteriormente di livello. Come accade molte volte a questo tipo di squadre, le cherries devono ancora imparare a gestire le partite con avversarie più piccole. Quest'anno gli uomini di Iraola hanno vinto contro squadre più forti, come City e Tottenham, che lasciavano molti spazi in ripartenza, ma hanno faticato contro compagini più arroccate, come Leicester, Nottingham e Crystal Palace. A tal proposito le cherries stanno migliorando nell’esecuzione dei calci da fermo, che di questi tempi in Premier League sono diventati sempre più importanti per sbloccare partite chiuse.

Questo però non è l’unico problema del Bournemouth. Giocare 90' minuti a questi ritmi, soprattutto se si è in vantaggio, può essere controproducente. Per chiudere le partite sarà necessario imparare a rallentare i ritmi e controllare di più il gioco, per evitare ribaltoni nei minuti finali. Proprio per questo Iraola sarà contento del buon impatto di Huijsen nell'ultimo mese. L'olandese, come ha fatto vedere a Old Trafford, è un centrale abile in conduzione e nei passaggi taglia linee. Se queste qualità verranno sfruttate in modo sistematico, il Bournemouth potrà contare su un giocatore abile nel gestire il possesso e su una nuova soluzione contro avversari più chiusi.

Se si guarda i numeri la situazione è più incoraggiante di quanto si potrebbe pensare. Il Bournemouth è terzo in Premier League per xG e quarto per npxG (gol attesi e gol attesi escludendo i rigori), mentre si trova al settimo posto per axG (gol subiti attesi). Insomma i giocatori di Iraola non stanno overperformando, anzi, per ora gli attaccanti del Bournemouth hanno segnato meno di quanto ci si aspettasse, 29 reti da 37 xG. Se, come è lecito aspettarsi, Evanilson e compagni saranno più precisi nei pressi della porta avversaria e sapranno produrre occasioni da gol con questo ritmo, i tifosi del Vitality Stadium potranno togliersi delle soddisfazioni a fine campionato.

*Dati FBref.com e Understat.com


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