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Calcio femminile 2024 Sara Gama
, 3 Gennaio 2025

Il 2024 del calcio femminile italiano


Dall'addio all'azzurro di Gama alla nomina di Giugliano al Pallone d'oro: cosa ci ha lasciato l'ultimo anno solare?

Nel 2024, la Roma vince il suo secondo scudetto

Per cantanti e band si dice che il secondo album è quello più complicato, si parla di second album syndrom. Il caso della Roma però è un'eccezione, come Nevermind dei Nirvana. Per tutto il 2023/24 non è sembrato che le giallorosse soffrissero di una maggiore pressione migliorando sotto tutti i punti di vista rispetto alla cavalcata che ha portato al primo scudetto. 

Si parlava di una squadra che ha dominato il campionato senza mai dare l’impressione che lo potesse perdere. Nonostante ciò, la Roma in questa nuova stagione sta rincorrendo le avversarie e sembra in affanno, come se corresse in salita mentre le altre in piano. Replicare quanto fatto non era facile, e forse proprio alla luce delle difficoltà che la Roma sta avendo nel 2024/25, il secondo scudetto delle giallorosse appare ancora di più come un’impresa non scontata, al contrario di quanto è sembrato durante tutto lo scorso campionato. 

Calcio Femminile 2024
19/05/2024, Foto AS Roma

L'Italia si qualifica agli Europei 

Il 16 luglio l’Italia vincendo 4-0 contro la Finlandia si qualifica direttamente agli Europei di Svizzera 2025. L’Italia vince un girone di qualificazione molto complesso – Paesi Bassi, Norvegia e Finlandia – che, proprio nelle prime due partite giocate dalle azzurre, ha mostrato tutte le insidie presenti sul percorso verso gli Europei. L’Italia è riuscita a evitare i playoff di qualificazione – sappiamo molto bene quanto possano essere pericolosi -, primo grande traguardo della nazionale di Soncin. Così si chiude la prima parte del nuovo percorso delle azzurre dopo la deludente eliminazione ai gironi dei Mondiali del 2023.

Il compito non era facile: il torneo di Australia-Nuova Zelanda aveva prosciugato le energie del gruppo della nazionale e l’esperienza con Bertolini non si era chiusa benissimo. Il secondo torneo deludente di fila sembrava aver definitivamente minato la fiducia della nazionale. Soncin e Schiavi hanno ricostruito un gruppo consapevole dei propri mezzi, restituendo certezze cementificate nel tempo: l’impressione è di vedere una nazionale sempre migliore a ogni raduno del 2024. Chissà se il prossimo Europeo ci regalerà qualche bella soddisfazione.

Calcio Femminile 2024
Foto: Emmanuele Ciancaglini/Getty Images

Sara Gama dice addio alla Nazionale

Il 23 febbraio in qualche modo si è anche chiusa un'era per la Nazionale femminile. Al Viola Park di Bagno a Ripoli, nella sfida amichevole tra le azzurre e l'Irlanda terminata 0-0, Sara Gama per la 140esima e ultima volta è scesa in campo con la maglia dell'Italia. Una storia lunga 18 anni, iniziata nel 2006 con l'esordio contro l'Ucraina nella sfida valida per le qualificazioni mondiali, nello stesso giorno in cui l'Italia (maschile) cominciava la sua vittoriosa cavalcata verso Berlino.

Protagonista e leader tecnica di un gruppo azzurro, quello degli Europei U-19 del 2008, che avrebbe fatto la fortuna dell'Italia e segnato la (ri)scoperta del calcio femminile italiano grazie anche alla qualificazione e ai risultati del Mondiale 2019, Gama nelle vesti di capitano della Nazionale è stata anche il simbolo di un processo (tuttora in corso) di trasformazione e rappresentazione culturale per le donne nel calcio. Capofila di lunga data nella campagna per il professionismo e per l'abolizione del vincolo sportivo, ha contribuito in maniera decisiva alla creazione di un nuovo immaginario, e una nuova prospettiva, per le ragazze che si approcciano a questo sport, dando un volto inconfondibile all'Italia femminile anche a livello internazionale.

Lanciata oramai verso i 36 anni, la storia sportiva di Sara Gama continua da totem della Juventus, squadra oggi rilanciatasi in ottica scudetto dopo un bienno di dominio Roma. Per l'Italia invece, tra gli applausi del Viola Park, si è fissato un punto nella cronologia degli eventi: per quanto annunciata e parte di un fisiologico e necessario rinnovamento del giro della Nazionale, l'ultima in azzurro di Gama chiude simbolicamente un preciso momento storico del calcio femminile italiano.

Manuela Giugliano candidata al Pallone d’Oro

Chi ha avuto un 2024 migliore di Giugliano? Poche, anzi forse per il tipo di crescita che ha vissuto direi quasi nessuna. Abbiamo raccontato della sua evoluzione da regista davanti alla difesa a mezzala imprevedibile e decisiva negli ultimi 30 metri di campo come poche altre. In quest’anno solare, Giugliano ha realizzato 19 gol e ha fatto segnare altrettante volte. Stando a FBref, la 10 della Roma è una delle giocatrici che crea più azioni che portano al tiro – 110 in questa prima parte di stagione tra campionato e Champions League, 6,75 ogni 90’. Giugliano è stata inserita al 6° posto nella lista stilata dall’IFFHS delle migliori playmaker della stagione, condividendo il posto con gente come Geyoro, Putellas e la vincitrice Bonmatí.

Soprattutto, è stata la prima calciatrice italiana a essere candidata al Pallone d’Oro – nonché l’unica rappresentante del nostro paese in questa edizione – arrivando al 27° posto. Il 2024 è un anno che difficilmente Giugliano dimenticherà, e l’augurio è che tutto questo possa continuare fino a quest’estate, dove le azzurre sono attese per l’Europeo e le sue qualità saranno fondamentali per la nazionale.

Calcio Femminile 2024
Foto: AS Roma

Sofia Cantore non smette più di segnare

16 gol in campionato – di cui 12 in questa prima parte di stagione –, 3 in Champions, 3 in nazionale. Queste sono le reti di Cantore – o Cangoals, visto il simpatico errore della grafica durante l’amichevole Germania-Italia – nel 2024 in cui è diventata una goleador, ma prima di tutto una giocatrice matura, intelligente e che sa precisamente cosa fare e come farlo. Cantore sembra inarrestabile, segna in ogni modo e da ogni punto.

Il gol contro il PSG, nell’andata del preliminare di Champions, è forse il più bello. La doppietta realizzata al Viola Park è un mix di precisione ed esplosività che raramente si trova. O i gol contro il Vålerenga: il primo rientrando sul destro, il secondo è quello che vorresti vedere almeno una volta nella vita dal vivo. In campionato ha una media di un gol ogni 99’: considerando che fa 1,8 tiri a partita (di cui 0,9 in porta) si può dire che quando tira fa gol. La speranza è che, dopo i flash del 2024, Cantore possa essere Cangoals anche nell'estate svizzera del 2025.

Calcio Femminile 2024
Foto: Juventus FC

I 33mila dell'Allianz per Juventus-Roma

Il 2024 ha visto anche riaprirsi dopo cinque anni le porte dell'Allianz Stadium alla Serie A femminile. Nel 2019 si andò sul tutto esaurito per Juventus-Fiorentina, sfida che sarebbe stata decisiva per l'assegnazione dello scudetto alle bianconere poche settimane dopo. Lo scorso anno solare non poteva che essere Juventus-Roma, dualismo per eccellenza della lotta al campionato, che si affrontavano nella 6a giornata della stagione corrente.

Partita divertente e dagli alti ritmi - seppur macchiata da sviste arbitrali non all'altezza della cornice - con la quale la Juve ha riaffermò il suo stato di salute mantenendo la testa della classifica, e di contro rimise a nudo certe difficoltà delle campionesse d'Italia nell'avvio di annata, in quel momento scivolate al quinto posto a -9 dalle bianconere. Protagonista, neanche a dirlo, sempre lei, Sofia Cantore.

Al di là del risultato in campo, la gara è stata anche un importante successo di pubblico con oltre 33mila spettatori presenti: una grande risposta in termini di affetto e attenzione da parte del pubblico bianconero (ma anche giallorosso: in 500 presenti da Roma) verso la squadra femminile, ma anche un ottimo risultato a livello organizzativo per la Juventus, in grado di preparare e dare risalto all'evento e mobilitare i suoi tifosi. Un dettaglio non banale questo: le carenze in tal senso del derby Milan-Inter giocato a San Siro hanno portato a un risultato ben diverso.

Foto: FIGC

Giulia Dragoni ha vinto la Women’s Champions League

Un dato più per gli almanacchi, che però merita di essere menzionato. Dragoni, miglior prospetto del calcio italiano, è stata la prima italiana a vincere la Women’s Champions League, ad appena 17 anni. Ha giocato solo una partita – 12' contro il Rosengård, non nel 2024 ma il 13 dicembre 2023 – toccando 10 volte la palla, ma sufficienti per scrivere il suo nome tra le vincitrici.

Non è stata la protagonista di un’edizione in cui il Barcellona ha alzato la coppa in un San Mamés gremito di tifosi blaugrana, ma quando si guarda a Dragoni non si può che farlo con il sorriso di chi guarda al futuro con ottimismo. Magari un giorno sarà l'attrice principale di coppe importanti, il potenziale c’è ed è indiscutibile. Anche in Nazionale?

Calcio Femminile 2024

 
Più di 100 calciatrici firmano una lettera contro la sponsorship di Aramco per i prossimi Mondiali

Aramco sponsorship is a middle finger to women’s football – la sponsorizzazione di Aramco è un dito medio al calcio femminile. Così inizia la lettera indirizzata alla FIFA firmata da più di 100 calciatrici contro il nuovo accordo di sponsorizzazione della casa petrolifera di proprietà dello stato Saudita per i prossimi Mondiali di calcio femminili e maschili. Calciatrici da tutto il mondo hanno detto di meritare di più, mettendo in luce le contraddizioni che si porta dietro questo accordo commerciale, tra ciò che la FIFA dice di voler rappresentare e con quali valori si associa.

Quello del 2024 non è il primo caso in cui le calciatrici alzano la voce per protestare contro gli accordi di sponsorizzazione della FIFA; il più recente risale ai Mondiali del 2023 in Australia e Nuova Zelanda quando è stata impedita la sponsorizzazione di Visit Saudi per il torneo. Le firmatarie di questa lettera pongono un problema non solo alla FIFA ma a tutto il mondo del calcio: fin dove ci si può spingere per ottenere più soldi possibili?

In un passaggio della lettera le calciatrici dicono “Immaginate giocatrici LGBTQ+, molte delle quali sono simboli del nostro sport, promuovere la Saudi Aramco durante la Coppa del Mondo 2027, la compagnia petrolifera nazionale di un regime che criminalizza le loro relazioni e i valori che rappresentano?”. In un mondo dello sport sempre più incancrenito da valanghe di soldi che gli vengono buttati addosso, come il problematico e distopico Six Kings Slam organizzato in Arabia Saudita nell'ottobre 2024, la voce di chi dice “questo è troppo” ci suona stonata, forse perché anche noi come pubblico siamo offuscati da una narrazione che ha totalmente inglobato il mondo dello sport.

Forse questo punto può sembrare fuori tema. Però molte firmatarie sono calciatrici italiane o che giocano o hanno giocato in Italia: Linari, Cinotti, Baldi, Pettenuzzo, Schroffenegger e tante altre, nonché la prima firmataria, Pedersen, giocatrice dell’Inter 2024/25 – nominata calciatrice dell’anno dal Guardian per il suo attivismo. Magari tutto questo non impedirà questa e altre sponsorizzazioni o avvicinamenti della FIFA a un certo tipo di valori, ma rincuora sapere che c’è chi non rimane ad aspettare il cadavere (in questo caso il proprio, non quello del nemico) che passa sul fiume ma che cerca attivamente di mettere in atto un cambiamento.

  • Romano, classe 1999, a tempo perso studia ingegneria e si diletta su Excel, utile difensore mancino per il calciotto

  • Scribacchino sull'ala sinistra. Fiorentina o barbarie dal 1990. Evidenzio le complessità di un gioco molto semplice.

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