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Premier League Arsenal
, 2 Gennaio 2025

Premier League, 19ª giornata, Considerazioni Sparse


L'Arsenal prova la rimonta in Premier League: il Liverpool tenta la fuga, il Man United affonda.

Il 2024 del Manchester United si è chiuso lunedì sera con l'ennesima brutta figura di una prima parte di campionato disastrosa. Solo 6 mesi fa, dopo l'FA Cup vinta e la scelta di rinnovare la fiducia a ten Hag, le aspettative per la nuova stagione in Premier League erano alte ed eccitanti. Oggi invece, all'alba del nuovo anno, ci si interroga addirittura su quale potrebbe essere il futuro di uno dei club più prestigiosi al mondo in caso di retrocessione. In mezzo a tutto ciò una società in continua evoluzione che però sembra averci capito ancora poco, un campione e un simbolo - Marcus Rashford - quasi "costretto" ai saluti e un nuovo allenatore che in nemmeno due mesi è riuscito nell'impresa di trascinare la sua squadra ancora più in basso di quanto avesse fatto il suo nefasto predecessore. Anche l'altra sera ad Old Trafford, nel match perso contro il lanciatissimo Newcastle, Amorim infatti ci ha messo del suo, ovviamente in negativo. La scelta di affidarsi al duo Eriksen-Casemiro per fronteggiare una delle linee mediane più forti d'Europa è apparsa una scelta quantomeno bizzarra. Ai vari Tonali, Bruno Guimaraes, Joelinton e Murphy non sembrava vero tutto quello spazio e tutto quel tempo per pensare e trovare soluzioni, e i Magpies hanno dominato il primo tempo - entrando letteralmente in porta col pallone due volte - per poi gestire il vantaggio nella ripresa. Lo 0-2 finale porta le firme di Isak, 12° gol in questa Premier League, e di Joelinton: la squadra di Howe è ora a - 3 dal Chelsea 4° (della sconfitta dei Blues a Portman Road se n'è già scritto).

Al giro di boa del campionato lo United giace invece al 1 posto4° in classifica, con soli 7 punti di vantaggio sull'Ipswich terzultimo e con la spettrale prospettiva della trasferta di Liverpool di domenica prossima, che oggi più che mai sembra un ostacolo insuperabile per la Premier League. Anche al London Stadium la squadra di Slot ha infatti dimostrato di essere in un momento di forma scintillante, battendo 0-5 i padroni di casa e restando sovrana indiscussa di una Premier che sembra ormai già assegnata. E il West Ham? Dopo la pesante sconfitta contro i Reds anche nell'est di Londra si sta ragionando su un possibile cambio di guida tecnica, che probabilmente sarà però inutile per cambiare le sorti di una stagione destinata ad essere dimenticata in fretta. Lopetegui ha avuto la tragica responsabilità di aver cancellato i pregi della gestione precedente, senza essere stato capace di migliorarne i difetti. Il risultato è una squadra che vive di tremendi alti e bassi, che si salverà solo perché migliore di tante altre ma che avrà fallito l'occasione per fare il definitivo salto di livello, dopo la crescita costante del recente passato. In più contro il Liverpool si è rotto Bowen, fermato da una frattura al piede sinistro che potrebbe tenerlo fuori per parecchio tempo: a rischio la permanenza in Premier League?

Se parliamo di squadre deludenti in Premier League non possiamo non citare il Tottenham. Nell'ultima partita dell'anno solare gli Spurs hanno dato un'altra desolante dimostrazione di fragilità mentale, facendosi riprendere nel finale dal nuovo Wolverhampton di Vitor Pereira, gettando al vento una vittoria che poteva riaprire un piccolo spiraglio di speranza. Dopo il gol iniziale di Hwang, la squadra di Postecoglu, trascinata dal sempre più convincente Kulusevski, aveva in realtà dato anche un buon segnale di carattere riuscendo a ribaltare il risultato grazie alle reti di Bentancour e Johnson. Ma poi, come detto, il solito disastro. E delusione, seppur molto diversa, anche per il Brighton, una squadra che meriterebbe di stare ancora più in alto in classifica ma che, nell'ultimo mese in particolare, riesce a raccogliere meno di quanto dovrebbe. Il 2-2 al Villa Park è comunque un risultato positivo, soprattutto per una squadra piena zeppa di talento ancora un po’ acerba però nella gestione dei vari momenti del match. Ma che gioia veder giocare le Seagulls, e Joao Pedro in particolare. E che gran lavoro Fabian Huerzeler.

La notizia di giornata in Premier League arriva dal King Power Stadium: il Manchester City è riuscito finalmente a ritrovare un successo che mancava dalla sfida di inizio mese contro il Forest. Niente di trascendentale, chiariamoci subito, anche perché il Leicester sta attraversando un momentaccio e sembra ancora non aver risolto gli atavici problemi difensivi che ne hanno caratterizzato i primi mesi del ritorno nella massima serie. Una vittoria che però può sbloccare i campioni in carica, in vista di una seconda parte di stagione che dovrà essere necessariamente di rincorsa, sia in Premier che in Europa. In questo senso, anche dopo la sfida contro le Foxes, Guardiola è tornato alla carica chiedendo rinforzi dal mercato di gennaio. Il catalano spera di portare a casa un mediano di spessore - il nome che circola con più insistenza nelle ultime settimane è quello di Zubimendi - e magari anche un ricambio nel reparto difensivo. Staremo a vedere, intanto contro il Leicester si è sbloccato Savinho ed è tornato al gol anche Erling Haaland. Se Guardiola riuscisse a recuperare la forma migliore anche di altri suoi interpreti, primi fra tutti Foden e Grealish, ecco che allora la stagione dei Cityzens potrebbe davvero viaggiare su binari più consoni.

Sembra che il nuovo soprannome affibbiato dai compagni dell'Arsenal a Riccardo Calafiori sia Tarzan, o almeno così pare dal commento di Martinelli sotto l’ultima foto social dell’ex Bologna. L’immagine ritrae proprio i due abbracciati, intenti a festeggiare l’importantissimo successo della loro squadra sul campo del Brentford, passato in vantaggio grazie a Mbeumo ma poi ripreso e travolto dalla rimonta dei Gunners. Calafiori-Tarzan, tornato titolare dopo alcune settimane, e Martinelli, autore del gol del definitivo 1-3, sono stati due dei protagonisti di una vittoria che tiene l’Arsenal ancora aggrappato alle ultime speranze di titolo. Senza Saka e Havertz infortunati e Rice non sappiamo se per riposo o scelta tecnica, Arteta ha avuto risposte confortanti da coloro che finora avevano giocato un po’ meno. Contro le Bees le convincenti prestazioni dei vari Gabriel Jesus, Merino, Nwaneri potrebbero portare in futuro a modificare le gerarchie di Arteta, nonostante il tecnico basco sia storicamente poco propenso ai cambiamenti, ma in generale sono un ottimo segnale in vista dei tanti impegni dei prossimi mesi. I Gunners sono l’unica squadra inglese insieme al Liverpool ancora in corsa su quattro fronti (Premier League, Champions League, FA Cup e Carabao Cup): l’abbondanza potrà solo essere una risorsa, e mai un problema.

  • Milano. Iscritto all’albo dei Match Analyst LongoMatch. Diplomato al Liceo Scientifico, nonostante l’orale della maturità sostenuto il giorno dopo la finale di Berlino. Laureato in Scienze Politiche. Malato di calcio. Al primo appuntamento ho portato la mia ragazza a vedere il derby della Mole, quello dell’eurogol di Bruno Peres. Stiamo ancora insieme.

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