Dani Olmo a Barcellona, già ai titoli di coda?
Il Barcellona non riesce a registrare Dani Olmo e il tempo stringe: arriverà il divorzio dopo soli 6 mesi dal suo arrivo?
Era il grande acquisto estivo del Barcellona. Era il figliol prodigo che tornava dopo un lungo pellegrinaggio durato 10 anni divisi tra le coste croate e i castelli tedeschi. Dani Olmo era tornato a casa, in Catalunya, con quella camiseta che indossò per la prima volta a soli 9 anni. Questa storia non sembra voler avere un lieto fine: 6 mesi dopo, il trequartista spagnolo potrebbe già dire addio al Barça, a parametro zero.
Sarebbe una botta emotiva tremenda per i catalani, che perderebbero la punta di diamante della loro sessione estiva in un momento tutt’altro che roseo. Dalla stupenda vittoria nel Clasíco al Bernabeu per 4-0 i blaugrana hanno vinto solamente 2 partite delle ultime 8 in Liga, cadendo in casa contro Las Palmas e Leganes. Lo scorso week end hanno perso all’ultimo secondo contro l’Atlético Madrid per una rete di Sorloth e ora si trovano terzi a -2 dal Madrid e -3 dai Colchoneros, con entrambe le squadre della Capitale che hanno una partita disputata in meno. I ragazzi di Hansi Flick hanno perso tutto il grande vantaggio che avevano guadagnato: aggiungere anche Dani Olmo tra le perdite rischia di essere un disastro non solo sportivo, ma soprattutto di immagine.
Perché il Barça si è potuto permettere Dani Olmo fino a oggi?
Dani Olmo arriva dal RB Lipsia per una cifra vicina ai €55 milioni: nonostante venga ufficializzato il 9 agosto, riesce a scendere in campo con la maglia blaugrana solamente il 27 dello stesso mese. Questo esordio è così tardivo non a causa di un problema fisico o di una scelta tecnica di Flick, bensì a causa dei problemi del Barcellona nel tesserarlo.
Da anni in Liga è presente il salary cap (un meccanismo complesso, analizzato da Sportellate già qui): una delle società più in difficoltà economica è proprio quella catalana. Non è semplice spiegare le motivazioni di questa crisi, ma possiamo riassumerle brevemente nella presidenza Josep Bartomeu. Furono anni bui per il Barcellona, non tanto per una questione di trofei (che sono comunque arrivati), ma perché si è distaccato dal cuore della filosofia blaugrana: la crescita dei prodotti della Masía. La scriteriata gestione Bartomeu, nella quale il Barça ha strapagato giocatori che non hanno rispettato in alcun modo le aspettative e l’investimento fatto, ha contribuito a portare i blaugrana in questa spirale negativa. I quasi €400 milioni spesi tra Dembele, Griezmann e Coutinho gridano ancora vendetta.
Di nuovo al 2024. Già ad agosto il Barcellona non riuscì a tesserare Dani Olmo. Già allora intraprese un’azione legale per tesserare il giocatore dopo che la Liga si rifiutò di farlo. La motivazione? I blaugrana avevano superato la cifra che potevano spendere in salari in relazione alle entrate. Alla fine la società catalana riuscì a tesserare Dani Olmo “grazie” ad Andreas Christensen. Il danese non fu a tutti gli effetti un benefattore: solo il suo infortunio a tendine d’Achille permise la registrazione del trequartista nativo di Terrassa. È arrivato in aiuto del Barça l’Articolo 77 del regolamento di Liga: in caso di infortunio a lungo termine, la società può destinare l’80% dello stipendio dell’infortunato ad un altro giocatore che lo sostituisce. Il problema qual è ora? Andreas Christensen è tornato ad allenarsi.
Quali sono i possibili scenari?
In questi giorni è definitivamente scoppiato il caso Dani Olmo. Il giudice Ignacio Fernández de Senespleda del Tribunale di Commercio n.10 della città di Barcellona ha respinto la richiesta del club catalano di tesserare lo spagnolo per il resto della stagione. La stessa Liga ha accolto con favore questa decisione sostenendo che l’ipotetica registrazione di Olmo poteva alterare gravemente la parità delle condizioni delle regole di concorrenza. E ora?
Se Dani Olmo non viene registrato entro il 31 dicembre potrà liberarsi a zero. Questa è una clausola che è stata inserita all’interno del suo contratto in estate che ora spaventa terribilmente tutti i tifosi blaugrana. Il Barcellona dovrebbe presentare un nuovo ricorso presso un Tribunale di Prima Istanza contro la Liga: i blaugrana affermeranno che tutte le regole per il tesseramento sono state cambiate, e allo stesso tempo sono regolate da un organismo ritenuto non competente.
Cos’è cambiato secondo il Barça? Il 22 settembre, contro il Villarreal nel 3° turno di Liga, il portiere Marc-André ter Stegen ha riportato la rottura del tendine rotuleo: il tedesco ha concluso anzitempo la sua stagione. I blaugrana hanno fatto affidamento all’articolo 77 di cui già avevano beneficiato per l’infortunio di Christensen e hanno firmato lo svincolato Wojciech Szczesny. Il Barcellona, però, non ha utilizzato l’80% dello stipendio di ter Stegen per mettere sotto contratto il portiere polacco, e ora vorrebbe usare la parte rimanente per firmare Dani Olmo fino a fine stagione. La Liga, fin qui, non lo ha permesso. Da qui la diatriba ed il giro dei tribunali.
Perdere Dani Olmo a zero è un rischio concreto, che il Barcellona può scongiurare. La prima opzione è che il Tribunale di Prima Istanza accolga il ricorso blaugrana e che in questo modo si possa mettere sotto contratto l’ex Zagabria e Lipsia con quanto rimane dell’80% dello stipendio di ter Stegen. Altrimenti Dani Olmo il 31 dicembre si libererà a zero e potrà firmare per un altro club non avendo la possibilità di poter vestire nuovamente la maglia blaugrana in questa stagione. Non è contemplata, infatti, la possibilità che Olmo rimanga inizialmente senza squadra i primi giorni di gennaio e firmi nel momento in cui il Barcellona riesca ad effettuare la prima cessione di un giocatore.
È impossibile fare previsioni, ma oltre queste tre alterative non si può scappare. Da una parte i tifosi blaugrana attendono con le dita incrociate, dall’altra i sostenitori di altri club attendono impazienti e sperano magari di vedere indebolita una delle squadre più amate e odiate del mondo. E poi ci sono i romantici: coloro che vogliono "solo" vedere Dani Olmo con indosso la maglia del club che ha sempre amato e giocare nella terra in cui è nato e cresciuto.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.