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Premier League Boxing Day
, 28 Dicembre 2024

Premier League, Boxing Day 2024, Considerazioni Sparse


Lo scatto del Liverpool in testa alla Premier League, i disastri di City e United nel Boxing Day.

Anche quest'anno per scartare il regalo più bello abbiamo dovuto aspettare il giorno di Santo Stefano. La classica scorpacciata di calcio inglese del giorno successivo al Natale, il Boxing Day di Premier League, è stata ancora una volta un evento memorabile e, visto quello che è successo, anche una giornata chiave nella storia di questo campionato. Nel gelido pomeriggio dell'ovest di Londra, il Chelsea, avanti fino all'80' grazie alla solita perla di Cole Palmer, si è infatti fatto riprendere e poi battere dal Fulham di Marco Silva, compromettendo forse definitivamente la sua rincorsa al primo posto. Senza tre titolarissimi come Berge, Smith-Rowe e Kenny Tete, e schierati in emergenza con un'insolita difesa a 3, i Cottagers hanno invece colto un successo che a Stamford Bridge mancava da ben 45 anni, grazie alle reti dei due super-sub Wilson e Muniz. Nessuno adesso disturberà più Maresca sulle possibili chances da titolo della sua squadra, un teatrino che ha caratterizzato le ultime conferenze del tecnico italiano e che sinceramente aveva anche finito per annoiarci abbastanza. Ora magari potremo passare ad argomenti più interessanti. Ad esempio, come mai anche contro il Fulham zero minuti per Joao Felix e Madueke?

Il Liverpool non giocava la partita serale del Boxing Day dalla stagione 2019-2020, l'anno dell'ultimo e unico titolo dell'era Klopp. Anche quella volta i Reds affrontavano il Leicester, e anche in quella occasione arrivò una vittoria netta. Se poi la stagione finirà allo stesso modo lo scopriremo solo più avanti, anche se la strada imboccata sembra davvero quella giusta. Le Foxes comunque ci hanno provato, nonostante il periodo complicato e l'assenza di Jamie Vardy. La squadra di Ruud Van Nisterlooy è anche riuscita a trovare il vantaggio, dopo pochi minuti, grazie all’eterno Jordan Ayew, ma da lì in poi è stato dominio assoluto reds. Il 3-1 finale è frutto delle reti di Gakpo, Curtis Jones e Salah e il culmine dell'ennesima impressionante dimostrazione di forza, talento e determinazione di una squadra che non può e non deve porsi limiti, sia a livello nazionale che a livello europeo. Proviamo però a trovare il pelo nell'uovo, anche perché per celebrare il lavoro di Slot o la stagione di Salah abbiamo terminato gli aggettivi. Darwin Núñez può essere l'attaccante titolare di una squadra che punta così in alto? Con un Diogo Jota sempre così fragile e le tante partite all'orizzonte, il Liverpool ha più che mai bisogno del suo centravanti uruguaiano. Ma finora Slot non ha avuto ciò che chiedeva.

Sono anni ormai che i tifosi del Manchester United sono condannati a trascorrere le feste all'insegna della tristezza e della rassegnazione, ma questa volta, se possibile, per loro il Natale è stato ancora più malinconico. Al Molineux giovedì sera è andato in scena l'ennesimo mesto capitolo di una stagione tragicomica. Il nuovo Wolverhampton di Vitor Pereira è stato capace di superare i Red Devils grazie alle reti di Cunha e Hwang, complice anche un secondo tempo giocato in superiorità numerica a causa della terza espulsione stagionale di Bruno Fernandes. Secondo successo consecutivo per i lupi, che dopo aver cambiato guida tecnica non sbagliano più un colpo e che adesso sembrano poter guardare al futuro con maggiore serenità. Ma, a proposito di allenatori, ricordate i sorrisoni della presentazione ufficiale di Amorim, solo poche settimane fa? Ecco, ora ci sono solo sguardi corrucciati e gesti nervosi. Il portoghese ha perso ben 5 partite in un solo mese, il suo tanto agognato nuovo progetto tecnico stenta a decollare e la questione Rashford sembra essergli sfuggita di mano. Amorim continua a chiedere tempo, ma intanto il Manchester United, il club più titolato d'Inghilterra, occupa la quattordicesima posizione in classifica dopo aver collezionato la miseria di 22 punti in 18 partite.

Le cose non vanno di certo meglio nell'altra sponda di Manchester. I campioni in carica non sanno più vincere, anche se contro l'Everton ad Etihad ci si è messa di mezzo anche un po' di sfortuna. Dopo la rete iniziale di Bernardo Silva, e un primo tempo giocato su ritmi comunque apprezzabili, il City si è fatto beffare nell'unica ripartenza subita da un bel destro di Iliman Ndiaye e poi, come spesso accade quando le cose vanno male, le cose sono andate ancora peggio quando Erling Haaland ha calciato uno dei rigori più brutti della stagione tra le braccia di Jordan Pickford, sprecando la chance di ritrovare quella vittoria che manca da ormai quasi un mese. Guardiola ci riproverà domani al King Power Stadium in una sfida quanto mai fondamentale. Il quarto posto sta scappando, fallire anche l'obiettivo minimo sarebbe una mazzata difficile da superare per un club già impegnato severamente su altri fronti non necessariamente sportivi. L'Everton e Sean Dyche continuano invece nel loro peculiare e bizzarro percorso intrapreso ormai due stagioni e mezzo fa. Da un lato i tre pareggi recenti contro le big di Premier League Arsenal, Chelsea e City, e una salvezza che anche stavolta non faticherà ad arrivare, dall'altro lo scettro di squadra meno interessante e divertente di tutto il campionato, con una proposta tecnica e tattica vecchia di almeno vent'anni che fatica tremendamente nella valorizzazione dei tanti buoni giocatori in rosa e che ha portato la tifoseria al limite della sopportazione. Gli ultimi anni del glorioso Goodison Park forse avrebbero meritato qualcosa di meglio.

In chiusura un po' di cose successe altrove. Un gol di Havertz tiene l'Arsenal a -6 (ma con una partita in più) dal Liverpool capolista e la Premier League in toto ringrazia sentitamente. Che sofferenza però per i gunners, contro un Ipswich capace di rimanere nel match fino alla fine e che anche ad Emirates ha dimostrato di essere la squadra neopromossa più intrigante. Il Newcastle è in una forma scintillante, i Magpies adesso sono 5° in Premier League e vanno ad un ritmo infernale trascinati da due fuoriclasse - Isak e Bruno Guimaraes - che oggi siedono sul podio dei migliori a livello mondiale nei loro rispettivi ruoli. E poi c'è Tonali, che finalmente ha trovato continuità nel nuovo ruolo da play che Eddie Howe è riuscito a cucirgli addosso. Brighton-Brentford è finita 0-0 per puro caso, e soprattutto nel primo tempo ci siamo divertiti tantissimo. Fa male pensare a due allenatori così bravi - Huerzeler e Frank - “costretti” su panchine di club con ambizioni (ancora) non da big. Di Postecoglu e del Tottenham francamente non sappiamo più cosa dire, mentre il nuovo Southampton di Juric è partito maluccio, sconfitto in casa da un West Ham che invece sembra aver trovato una quadra dopo l'inizio molto negativo. Neanche il tempo di riordinare le idee e domani torna la Premier League. Chissà quante altre storie avremo da raccontare.

  • Milano. Iscritto all’albo dei Match Analyst LongoMatch. Diplomato al Liceo Scientifico, nonostante l’orale della maturità sostenuto il giorno dopo la finale di Berlino. Laureato in Scienze Politiche. Malato di calcio. Al primo appuntamento ho portato la mia ragazza a vedere il derby della Mole, quello dell’eurogol di Bruno Peres. Stiamo ancora insieme.

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