Valentin Atangana Edoa, motore inarrestabile
19 anni, numeri e fiducia degli allenatori dalla sua: Atangana è un predestinato, ma non sembra esserne preoccupato.
A due ore di macchina a Nord-Est di Parigi si trova Reims, famosa per essere la sede delle incoronazioni di quasi tutti i re di Francia e soprattutto per lo champagne. Reims è capitale mondiale, assieme alla vicina Epernay, del costosissimo spumante francese, da sempre sinonimo di ricchezza e opulenza. Oltre che per l'indiscussa bontà, una bottiglia di champagne la si compra per lo status che la accompagna. La si compra per mettersi in mostra, per accecare i commensali con il suo perlage dorato. A Reims però, più precisamente allo stadio Auguste Delaune, in questo momento c'è un giocatore che rappresenta esattamente l'opposto di sfarzi e paillettes: Valentin Atangana Edoa. Senza far rumore, senza avere puntati addosso troppi riflettori, il ragazzo del 2005 si appresta a diventare un big del calcio europeo.
Atangana di ruolo è centrocampista centrale, sulle spalle ha il numero 6, la sua specialità è recuperare palloni. Ne ruba in media 4 a partita, nell'1-1 casalingo di questo settembre contro il PSG ne ha recuperati ben 11. Se la cava alla grande anche nei contrasti: ne vince più della metà (57% di media; 5,6 a partita, 1,2 dei quali aerei nonostante la bassa statura). Riesce a fare ciò grazie a senso della posizione e polmoni da maratoneta, uniti a una grinta che fa emozionare. Ma non è tutto.
Atangana è anche dotato di tecnica sopraffina, che insieme al baricentro relativamente basso gli permette di essere efficace non solo in fase di non possesso, ma anche quando ha il pallone tra i piedi. Nella Ligue 1 2024/25 ha una percentuale di passaggi riusciti del 90%, che si innalza al 95% se consideriamo solo quelli nella propria metà campo.
Ci sono poi dettagli che si possono cogliere solo vedendolo dal vivo. Il ragazzo stupisce per le scelte che fa in campo sotto pressione, sempre a testa alta alla ricerca del compagno libero da servire. Atangana è sì un giovane esplosivo, ma rimane concentrato dal primo all'ultimo minuto, con un atteggiamento da giocatore già fatto e finito. Si potrebbe dire che non sbaglia uno stop o un passaggio, entrambe cose vere, ma ciò che conta veramente è la qualità di questi stop e passaggi, mai scontati o banali.
Queste qualità lo hanno reso una pedina fondamentale per Luka Elsner, allenatore dello Stade de Reims, che lo ha fatto partire titolare in ogni gara di questa stagione di Ligue 1. Questo trend sarebbe probabilmente potuto iniziare già lo scorso anno, se solo non ci fossero stati un paio di problemi fisici a fermare Atangana per diversi mesi. Proprio il mister sloveno ha parlato così del classe 2005: "È un recupera-palloni eccezionale, possiede una conoscenza del posizionamento difensivo e dell'esplosività, quasi senza commettere errori, molto rara per la sua età. Ha un'eleganza e una qualità tecnica che suggeriscono che non ci sono limiti a ciò che può realizzare se continua a lavorare bene".
Devono aver pensato la stessa cosa anche i coach delle giovanili della Francia, dall'U17 all'U21: con la prima si è laureato campione d'Europa nel 2022 in Israele assieme a Zaïre-Emery e Mathys Tel; con l'U19 ha vinto la medaglia d'argento agli Europei 2024 perdendo in finale contro la Spagna, da capitano, segnando due gol nel torneo. Fa ora parte dell'U21 dei Bleus, con la quale ha debuttato il 15 novembre contro l'Italia segnando su assist geniale di Cherki. Un palmares internazionale invidiabile, considerando che non ha ancora debuttato in nazionale maggiore.
Un altro dato che ci permette di capire meglio il calibro di questo calciatore è quello relativo ai giocatori sotto i 19 anni più utilizzati in Europa in questa stagione: Valentin Atangana è 4° con 1925 minuti e 25 gettoni tra club e nazionali, 1° se consideriamo solo i centrocampisti. I colleghi presenti in questa speciale classifica sono fenomeni come Cubarsí, Ben Seghir, Lamine Yamal, e Güler. Da questo dato traspare la fiducia che i vari mister ripongono nel giovane franco-camerunense, che sembra non dimostrare affatto la tenera età.
Valentin è in Francia da una vita, ma nasce a Yaoundé in Camerun come il padre Mvondo Atangana, calciatore dalla carriera trascurabile (una sola presenza con la nazionale camerunese, qualche apparizione in Scozia nel Dundee United). Si forma calcisticamente a Reims, prima in una squadra locale e poi nelle giovanili dei rouges et blancs, mai state grande fucina di talenti prima del centrocampista classe 2005.
Nel corso della lunga e travagliata storia del club, ex colosso finito in rovina negli anni '90, si contano sulle dita di una mano i giocatori noti usciti dal settore giovanile: Robert Jonquet, difensore che ha fatto le fortune del club a metà secolo scorso e che ora ha una tribuna a lui dedicata nello stadio cittadino; Robert Pirès, che ha iniziato la carriera qua solo perché è nato proprio a Reims; Hugo Ekitiké, grande prospetto dell'Eintracht Francoforte; Logan Costa, difensore attualmente al Villarreal. Atangana rappresenta una speranza non solo per la nazionale francese, ma anche per un club che sta cercando di rinascere e di creare una legacy dopo troppi anni di purgatorio e di inferno.
Un ultimo dettaglio sul quale vale la pena soffermarsi è il giocatore che Valentin prende, per sua stessa ammissione, a modello: N'Golo Kanté. I due sono piuttosto simili sia nel modo di giocare, sia nell'atteggiamento in campo. Fiato, corsa, palloni recuperati, voglia di giocare, pochissimi riflettori.
In autunno la Lazio ha già messo gli occhi sul talento dello Stade de Reims per via dell'emergenza a centrocampo: Vecino infortunato, Castrovilli ai margini del progetto, Guendouzi e Rovella che sono chiamati a fare gli straordinari nello schieramento di Baroni. Di tutta risposta, il club francese ha prontamente prolungato fino al 2027 il contratto di Atangana, festeggiando la decisione sui social con una foto e la scritta "Valentin Atangana, le premier d'une longue dynastie" (il primo di una lunga dinastia). Sembra che si voglia creare qualcosa di importante attorno a lui. Atangana lo sa, ma non ha paura di viverlo.
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