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Beaver Creek
, 11 Dicembre 2024

FIS WC, Beaver Creek 2024, Considerazioni Sparse


Beaver Creek è dominata dagli elvetici! Odermatt gioisce a metà, Murisier e Tumler outsider.

Discesa Libera - La stagione della velocità riparte dalle nevi del Colorado. La Birds of Prey di Beaver Creek è pronta ad accogliere gli ''uomini jet''. Ad aprire la stagione della velocità con una vittoria, la prima in carriera, è ''Robocop'' Justin Murisier! Lo svizzero, che non va a braccetto con la prudenza, ha subito una sequela interminabile di infortuni nella sua carriera ma per vincere sulle nevi di Beaver Creek la sua avventatezza era proprio quello che serviva. Rimane beffato proprio il campione uscente di Discesa Libera: Marco Odermatt (2° +0.20''). Per il campionissimo svizzero un buon duello con il compagno di squadra, ma senza il controllo tipico a cui ci ha abituati anche ad alte velocità. Completa il trio Miha Hrobat (3° +0.35'') che sale sul podio per la prima volta in carriera! La neve americana premia sicuramente un approccio più aggressivo rispetto a quella delle Alpi. Le temperature più rigide e il clima meno umido permettono alla neve di compattarsi molto risultando meno suscettibile a rovinarsi. Questa neve ha molto più grip, ma se non si fanno correre bene gli sci sulle solette può accadere che la lamina faccia presa e ti porti fuori asse. Ne sanno qualcosa i nostri atleti che proprio non sono riusciti a trovare la quadra, tranne uno. Il piazzamento ''migliore'' per l'Italia è di Dominik Paris (19° +1.69'') che con la Birds of Prey non è mai andato molto d'accordo. Più in basso Florian Schieder (23° +1.81'') nemmeno lui a suo agio nella gara odierna. Seguono Mattia Casse (26° +2.04'') e Giovanni Franzoni (27° +2.11''), il migliore per l'attitudine alla gara nonostante il pettorale alto. Chiudono la cordata fuori dai primi 30: Alliod (31°), Innerhofer (49°) e Zazzi (55°).

SuperG - Clash of Titans! Era mancato il giorno prima in Discesa il duello tra Marco Odermatt e Cyprien Sarrazin (2° +0.18''). Nel SuperG invece rieccoli a sfidarsi in singolar tenzone con le lamine al posto delle sciabole. A spuntarla è però lo svizzero di pochissimo che gareggia alla pari del francese che perde quei due decimi scarsi all'inizio quando ha toccato per terra con gli attacchi dello scarpone che per poco non lo proiettano verso le reti. Incredibile prova di Giovanni Franzoni (4° +0.60'')! Il gardesano classe 2001 scende come una furia segnando anche il miglior parziale nel tratto del salto Golden Eagle, soltanto un'altrettanto incredibile Lukas Feurstein (3° +0.47'') hanno negato il primo podio all'azzurro. I segnali sono comunque ottimi visto che appena un anno fa la carriera di questo ragazzo è stata messa a repentaglio da uno schianto tremendo a Wengen. Gli altri azzurri si piazzano leggermente meglio rispetto alla Discesa: Dominik Paris precede Mattia Casse di un solo centesimo, fuori dalla zona punti Zazzi, Innerhofer e Alliod. Fuori proprio invece Florian Schieder e Nicolò Molteni. Graditissimo ritorno in pista per Alexis Pinturault (10° +1.05'') che era reduce da un infortunio terribile al ginocchio lo scorso anno durante il SuperG di Wengen. Il fuoriclasse francese nonostante gli anni e gli acciacchi ha ancora parecchi assi nella manica da giocarsi in tutte le discipline. Tante cadute oggi sulla Birds of Prey di Beaver Creek, ben 18! Nessuna con esiti gravi per fortuna, l'ecatombe dello scorso anno è ancora vivida nella memoria degli atleti.

Slalom Gigante, I manche - Chiude la tre giorni di Beaver Creek il lunghissimo Slalom Gigante, oltre 70" di manche! La Birds of Prey non ha le difficoltà tecniche di una Gran Risa quindi meno adatta per un gigante. L'escamotage è stato tracciare in maniera diciamo particolare, molto discontinua. Tracciatura che ha messo in difficoltà campionissimi come Marco Odermatt e Henrik Kristoffersen. Si prende la testa della classifica un vero e proprio ''cigno nero''. Thomas Tumler sorprende tutti con quella potrebbe essere la manche della sua vita. Il 36enne svizzero interpreta la pista meglio di tutti, molti hanno disquisito sul setup degli sci ma la sua esperienza deve aver giocato un ruolo ancor più determinante. Ottima prova anche di Zan Kranjec (2° +0.56'') che soprattutto nella seconda parte riesce a tenere il passo di Tumler laddove altri hanno perso oltre un secondo netto. Atle Lie McGrath (3° +1.01'') continua il suo periodo di forma inseguendo il terzo podio della sua stagione. Dietro al norvegese un altro norvegese con una predilezione per la lambada. Lucas Pinheiro Braathen (4° +1.07'') si trova lì lì dall'ex-compagno nonostante sia partito col pettorale N.29. Il brasiliano di adozione è il rivale che mancava a Marco Odermatt (8° +1.42'') in Gigante e in futuro, forse, anche per la Generale. A proposito di Odermatt, non sarà stato guizzante come nel Super G vinto il giorno precedente ma se il suo nome compare nella start list della seconda manche rimane il favorito. Bene l'Italia in questa manche che dopo l'exploit di Giovanni Franzoni nel Super G porta al rush finale Filippo della Vite (15° +2.01''), Luca de Aliprandini (19° +2.33'') e Alex Vinatzer (27° +2.90''). Nulla da fare per Giovanni Franzoni e Hannes Zingerle non qualificati mentre Giovanni Borsotti incespica sul muro di Beaver Creek.

Slalom Gigante, II Manche - Spettacolare Thomas Tumler! Alla soglia dei 36 anni conquista la prima vittoria in Coppa del Mondo grazie ad una prova di leggerezza e grazia che già ci aveva mostrato nelle Finali di Saalbach a marzo. Alle spalle dello svizzero il nuovo leader provvisorio della classifica di Slalom Gigante che concede al Brasile il suo primo podio in CdM. Lucas Pinheiro Braathen (2° +0.12'') concede un'altra manifestazione di pura classe e talento. Se non fosse partito con un pettorale così alto avrebbe quasi certamente vinto la gara, forse anche senza l'ennesima, clamorosa uscita di Marco Odermatt in GS. Un'ultima doverosa parentesi sul ''brasiliano'' che sta disegno delle traiettorie con gli sci che ricordano la rotondità e l'armonia dei cross che faceva Rivelino, come quello che ha mandato i porta Pelè contro l'Italia in finale a Messico '70. Semplicemente straordinario! Scende un gradino più in basso Zan Kranjec (3° 0.58'') che tecnicamente è impareggiabile ma che oggi si deve arrendere a due alieni che han deciso di atterrare a Beaver Creek. Fuori dal podio Henrik Kristoffersen (5° +1.05'') che continua ad alternare manche da libro stampato ad altre imprecise, si può consolare con la testa della Classifica Generale a 45 punti dal francese Clément Noël. Italia croce e delizia, Luca de Aliprandini (8° +1.72'') compie qualcosa al limite del fantascientifico recuperando 11 posizioni riportando indietro le lancette a quando arrivò secondo ai Mondiali di Cortina. Per l'atleta della Val di Non secondo miglior tempo di manche dietro Braathen. Peccato invece per l'uscita di Pippo della Vite che sembrava aver trovato la quadra dopo una bellissima prima manche. Alex Vinatzer (23° +3.94'') chiude fuori dai 20 molto contratto arriva lontano dai primi.

https://youtu.be/pd8Djvk-YuI

  • Rimini, 5/8/1996. Ama il calcio romanzato e gli sport del circo bianco. Pare abbia imparato prima a sciare che a camminare e nel tempo libero è un professore di Educazione Fisica. Il suo sogno? Esordire con la nazionale di San Marino per dichiarare il suo amore al 'Loco' Bielsa nella futura amichevole con l'Argentina.

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