Dejan Kulusevski sarebbe fondamentale in questa Juventus
E se Dejan Kulusevski fosse rimasto in bianconero e oggi lavorasse con Thiago Motta?
Si tratta di fortuna o di adattabilità, ma nel viaggio che intraprenderemo grazie a questo articolo forse ha più senso parlare della prima. Nel calcio, così come nella vita, ci si può trovare al posto giusto nel momento giusto, ma anche nel posto giusto nell’attimo più sbagliato che ci sia. È così che mi piace descrivere la parabola di Dejan Kulusevski alla Juventus. Lo svedese si trovava nell’ambiente perfetto per lui e per le sue capacità e qualità tecniche, semplicemente è capitato in maglia bianconera nel periodo calcistico meno adatto per lui. È lecito pensare che se l’attuale giocatore del Tottenham fosse ancora sotto la Mole Antonelliana, attualmente sarebbe uno dei punti fissi dello scacchiere di Thiago Motta.
Facciamo un rapido salto indietro di circa quattro anni. Kulusevski sta disputando una stagione meravigliosa con il Parma allenato da Roberto D’Aversa, forma un tridente da sogno insieme a Gervinho e Cornelius e, nel dicembre del 2019, è conteso dalla Juventus allenata da Maurizio Sarri e dall’Inter guidata invece da Antonio Conte. I bianconeri stanno trattando parallelamente anche un giovanissimo attaccante coetaneo di Dejan che gioca al Red Bull Salisburgo: un certo Erling Haaland, ma la trattativa non andrà mai in porto perché la Juventus voleva fargli fare le ossa con l’attuale Next Gen e non aggregarli sin da subito in prima squadra, sul giocatore si muoverà prontamente il Borussia Dortmund, ed il resto è storia che conoscete bene.
L’allora DS bianconero Fabio Paratici anticipa il suo ex collega Giuseppe Marotta e chiude la trattativa con l’Atalanta (Kulusevski era in prestito al Parma dalla società orobica) nei primi giorni di gennaio. Lo svedese rimarrà in terra emiliana fino a fine stagione e dopo di che si aggregherà alla Juventus per una cifra che si aggira intorno ai 35 milioni di euro più 9 di bonus. Fondamentale nella scelta del giocatore era Maurizio Sarri considerato che secondo alcune voci Kulusevski scelse i bianconeri proprio perché più adatti al suo stile di gioco.
A fine stagione Dejan si unisce finalmente alla Vecchia Signora che, però, nel frattempo aveva esonerato l’ex allenatore di Napoli e Chelsea a causa di un rapporto non idilliaco e mai sbocciato con l’ambiente Juventus nonostante lo scudetto appena vinto. La Juventus fa una mossa a sorpresa e sceglie di scommettere su Andrea Pirlo, che si sarebbe trovato a tutti gli effetti alla sua prima esperienza in assoluto sulla panchina di una squadra. Il mercato inizialmente non porta una prima punta di ruolo e Kulusevski viene utilizzato come attaccante al fianco di Cristiano Ronaldo in una sorta di 3-5-2. Lo svedese segna all’esordio ufficiale con la Juventus nella vittoria interna contro la Sampdoria siglando proprio la rete che apre il via alle danze. La sua prima stagione in bianconero si chiude con 7 gol e 7 assist in poco più di 40 presenze, vince la Supercoppa Italiana ed anche la Coppa Italia segnando nell’atto conclusivo contro l’Atalanta.
Con il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera il suo minutaggio cala e così anche la produzione offensiva, sia della squadra che individuale. Nel gennaio del 2022 la Juventus sceglie di puntare forte su Dusan Vlahović e Denis Zakaria, in questo modo serve anche fare cassa e vengono sacrificati Rodrigo Bentancur e proprio Dejan Kulusevski, entrambi in direzione Tottenham Hotspur. L’impatto con la Premier League per lo svedese è da subito un successo, tanto che nei primi sei mesi nel campionato inglese disputa 18 partite mettendo a referto 5 reti ed 8 assist. È l’inizio di una nuova parte di carriera per il ragazzo di nativo di Stoccolma, è un nuovo inizio per il “vecchio” Dejan Kulusevski.
Lo svedese dalla scorsa stagione ha migliorato tantissimi aspetti del suo gioco grazie all’arrivo sulla panchina di Ange Postecoglou, abile a valorizzare al meglio le grandi doti tecniche e fisiche dell’ex Parma. Qui è doveroso quindi porci una domanda molto importante: e se fosse ancora alla Juventus? Immaginiamoci un mondo parallelo o un universo alternativo nel quale Kulusevski veste ancora la maglia bianconera e può dunque beneficiare della guida tecnica di Thiago Motta. Come sarebbe la sua esperienza?
Provo a dare una risposta netta: se fosse ancora alla Juventus Dejan sarebbe uno dei giocatori migliori della squadra, una delle pedine insostituibili per il tecnico italo-brasiliano. Thiago sviluppa molto del suo gioco sugli esterni, adora le ali che giocano a piede invertito e che sappiano venire dentro al campo. Kulusevski è un giocatore molto tecnico, che gioca bene le due fasi e verticalizza bene. Inoltre un altro aspetto fondamentale è che se lo svedese fosse stato in questo periodo storico alla Juventus avrebbe potuto anche giocare come punta per far rifiatare Dusan Vlahovic, o sostituirlo in queste tre partite che era indisponibile.
Kulusevski, secondo Fbref che lo paragona alle ali dei migliori cinque campionati europei, è nel miglior 20% per passaggi progressivi, nel miglior 14% per passaggi chiave e nel novantanovesimo percentile per passaggi verso l’area avversaria. Non è finita qui, perché come abbiamo detto sopra, lo svedese è forte in entrambe le fasi: è nell’ottantaseiesimo percentile per contrasti, nell’ottantesimo per quelli vinti e nel novantanovesimo per quelli effettuati nel terzo di campo offensivo. È inoltre nel miglior 8% per quanto riguarda i dribbling contrastati, nel 10% per quelli sfidati ed infine si trova anche nel miglior 10% per tackles sommati agli intercetti. Kulusevski è quello che in NBA definirebbero un ottimo two way player.
La cessione di Dejan è il simbolo di una dirigenza che non ha avuto lungimiranza e che ha sempre affrontato le varie sessioni di calciomercato in modo confusionario ed indeciso. Un esempio limpido era fornito nell’indecisione tra Milik e Depay, due archetipi di attaccanti radicalmente diversi. Se ci fosse stata la dirigenza attuale probabilmente Kulusevski sarebbe rimasto e sarebbe con Thiago Motta uno dei punti fermi del futuro della Juventus. Purtroppo, però, questo è solo un universo alternativo, oggi Dejan incanta con la maglia del Tottenham e alla Vecchia Signora manca tremendamente un esterno con la sua eleganza e duttilità.
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