Logo sportellate
Inter Parma
, , 6 Dicembre 2024

Inter-Parma 3-1, Considerazioni Sparse


L'Inter riprende a marciare in campionato e ne rifila tre al Parma per mettere pressione alle rivali.

Era dall'aprile del 2013 che l'Inter non riusciva nell'evidentemente ardua impresa di battere il sempre fiero Parma a San Siro, quella volta grazie ad una rete di Tommaso Rocchi. Tanto basta per raccontare quanto per i nerazzurri i ducali siano un avversario sempre più ostico e difficile del mero dato tecnico: quell'Inter di un decennio fa era allenata da Andrea Stramaccioni che, come nella chiusura di un grande cerchio, stasera era la voce del commento tecnico nella telecronaca di DAZN. Per fortuna dei tifosi di casa, ad ogni modo, non ci sono più Kuzmanovic, Schelotto e Alvaro Pereira. La differenza appare netta soprattutto nell'ottima fattura della prestazione e della vittoria dell'Inter, accompagnata da tre reti, in particolare le prime due, che si candidano già ad essere tra le più belle dell'intera stagione. Il 3-1 finale, macchiato solo dall'autogol fantozziano del povero Darmian, testimonia l'andamento di una gara in cui i nerazzurri hanno saputo imporre i propri ritmi e trovare il modo per domare gli istinti più pericolosi di un Parma che si spegne nel secondo tempo ma che ha dato comunque parecchi spunti interessanti.

Dopo l'incubo del Franchi, con un occhio alla squadra di Pecchia e uno all'impegno campale contro il Bayer Leverkusen di martedì, Inzaghi e i suoi partono premendo fin da subito sull'acceleratore per cercare di indirizzare al meglio la gara, non riuscendoci per colpa della solita imprecisione in fase realizzativa, della quale oramai Lautaro si fa portavoce e massimo esponente in una serata di (dis)grazia che non manca di lati quasi tragicomici. La squadra d'Inzaghi è brava a sfruttare lo spazio che si viene a creare alle spalle della trequarti emiliana e a superare agevolmente la prima linea di pressione per aggredire le praterie che la mediana del Parma, poco aiutata dagli attaccanti e con un Keita protagonista di una prestazione terribile, lascia a disposizione di Barella e Mkhitaryan. Col passare del tempo e delle occasioni sprecate, però, l'Inter è costretta a tirare il fiato mentre il Parma sale d'intensità e sembra quasi riuscire ad imporre il proprio gioco, anche grazie all'ottimo primo tempo di Sohm, fondamentale sia in fase d'interdizione che nel regalare alla sua squadra progressioni e verticalità improvvise che mettono in crisi la difesa dell'Inter che fa fatica a reggere l'urto delle ondate a pieno organico dei ducali.

La meravigliosa rete sul finire di tempo di Dimarco indirizza la gara su binari che il Parma non riesce più a dirottare. Dopo aver cercato una sterile e timida reazione ad inizio ripresa, Man e compagni cedono il passo ai padroni di casa che hanno il merito di mettere la parola fine alla partita grazie alle due reti di Barella e di Thuram, che mettono i milanesi al riparo da finali al cardiopalma come quelli visti contro Udinese e Torino. Il secondo tempo se ne va con l'Inter che conduce, fa turnover e cerca disperatamente di far segnare il suo capitano che, un po' come Peter Griffin che aveva dimenticato in che modo ci si sedesse, sembra aver perso la via del gol, almeno di quello valido. Nel finale si vedono anche sprazzi di un ottimo Correa che conferma la sua capacità di offrire palleggio e imprevedibilità all'attacco dell'Inter ma che, ancora una volta, aveva di fronte a sé un avversario al tappeto.

La squadra di Inzaghi si conferma dunque in forma e decisamente più solida dei primi mesi della stagione. Oltre ad un rendimento generalmente più alto di tutti i componenti della linea difensiva, il segreto di questa maggior stabilità potrebbe essere il ritorno a pieno regime di Henrik Mkhitaryan, oggi a secco ma comunque il migliore in campo. L'armeno è fondamentale nel mantenere l'equilibrio sulla corsia di sinistra e a permettere ad Bastoni e Dimarco di proporsi in avanti senza sacrificare il contenimento di Man e Mihaila. Il fatto che l'ex Roma sia tornato sui suoi livelli dopo l'avvio di stagione complicato è la causa e non l'effetto del cambio di marcia avuto dalla sua squadra nel mese di novembre. Buona anche la prestazione di Dumfries e Bisseck, bravi a mantenere il più possibile bassa la linea di pressione del Parma sulla destra, anche se il tedesco ha mostrato ancora qualche imprecisione nella difesa all'indietro che poteva ancora costare caro.

Il Parma è propositivo e pericoloso e riesce nel primo tempo a mettere in difficoltà l'Inter grazie a break tumultuosi e attacchi a pieno organico che sono il marchio di fabbrica della squadra di Pecchia, oltre a un discreto palleggio che riesce ad incidere soprattutto quando i nerazzurri calano d'intensità. Ma la fase difensiva, come spesso è accaduto fino a questo momento, si conferma un tallone d'Achille troppo importante per una squadra che ha subito le sortite offensive dell'Inter come un coltello nel burro. Condizionata dall'infortunio precoce di Balogh e da un Leoni che non riesce a ripetere l'ottima prestazione di settimana scorsa, la difesa crociata non pone mai una vera resistenza, non aiutata neanche dalle mancanze di Suzuki nel posizionamento e che viene salvato solo dal palo o dalla miopia di Lautaro. Mancò la difesa, non il valore.

  • Classe '99, pugliese come il panzerotto, studia a Bologna e soffre per l'Inter. Ama farneticare di calcio e cinema. Ha sul comodino la foto con Barbero e l'autografo di Mcdonald Mariga.

Ti potrebbe interessare

Inter: Frattesì o Fratteno?

Fate presto, la Supercoppa sta morendo

Come Inter e Milan hanno giocato la Supercoppa

Sergio Conceiçao ha ribaltato il Milan in 7 giorni

Dallo stesso autore

Venezia-Inter 0-1, Considerazioni Sparse

Fate presto, la Supercoppa sta morendo

L'oscurità di Nosferatu ci ha stregato

Inter-Atalanta 2-0, Considerazioni Sparse

Cagliari-Inter 0-3, Considerazioni Sparse

Inter-Udinese 2-0, Considerazioni Sparse

Bayer Leverkusen-Inter 1-0, Considerazioni Sparse

Inter-RB Lipsia 1-0, Considerazioni Sparse

Hellas Verona-Inter 0-5, Considerazioni Sparse

Inter-Arsenal 1-0, Considerazioni Sparse

Newsletter

pencilcrossmenu