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God Save the Premier
, 29 Ottobre 2024

God Save the Premier #6 - Arsenal e infortuni


La squadra di Arteta non affonda, i continui gol di Mbuemo e Wood e il nuovo padrone di Stamford Bridge

Buongiorno appassionati di calcio inglese (e non),

sono Paolo Bellini e questa è God Save the Premier, una rubrica che vi terrà compagnia fino a fine stagione per raccontarvi con cadenza settimanale tutto quello che succede nel massimo campionato inglese di calcio. Uscirà ogni martedì, per darvi il tempo di recuperare dal solito weekend impegnativo a base di calcio e divano.

La rubrica sarà strutturata in questo modo: un tema centrale (nell'uscita di oggi: L’Arsenal, nonostante gli infortuni, due o tre avvenimenti che hanno attirato l'attenzione, spesso situazioni di partite, descritte in poche righe ma nella maniera più esaustiva possibile (oggi: Mbuemo il goleador, Chris Wood sta continuando a segnare e Il leader a Stamford Bridge).

Spiegazione terminata, cominciamo!

L'Arsenal, nonostante gli infortuni

È un periodo complicato della stagione per l'Arsenal dal punto di vista fisico. Per quanto la prestazione mostrata domenica contro il Liverpool sia stata più che incoraggiante, tanto che i Gunners avrebbero meritato di uscire dall'Emirates con i tre punti, la nota negativa è stata certamente data dagli infortuni. Le assenze di Saliba e Calafiori avevano portato Arteta a schierare una difesa composta da Thomas terzino destro, Timber a sinistra e White a far coppia con Gabriel al centro. Una situazione non idilliaca per il tecnico basco, che ha dovuto adattare l'ex Atletico Madrid nei quattro dietro e spostare White al centro, un ruolo che ha interpretato praticamente solo a Brighton, visto che di solito la coppia Saliba-Gabriel si poggiava su un equilibrio di marcatore-passatore, per semplificarla molto, per far emergere le migliori qualità di entrambi. Fast forward a fine partita, l'Arsenal ha chiuso il match con il quartetto Thomas, White, Kiwior e il diciottenne Lewis-Skelly alla sua prima "vera" presenza in Premier, perché prima Gabriel e poi Timber hanno dovuto abbandonare la contesa per relativi problemi fisici.


"La situazione che stiamo attraversando in questo momento probabilmente non potete neanche immaginarla", ha detto Arteta nel post-partita. “È quello che è. Abbiamo avuto cinque infortuni nella retroguardia. Dobbiamo adattarci e continueremo ad adattarci”. Arteta ha anche aggiunto di essere orgoglioso della sua squadra. Sono certamente in grado di distinguersi nelle partite tra i cosiddetti "Big Six": delle ultime quattordici partite contro Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United o Tottenham non ne hanno persa nemmeno una. L'ultima sconfitta risale a City - Arsenal 4-1, partita di ritorno della Premier League 2022/2023.

L'Arsenal si è trovata in situazione di vantaggio per ben due volte, la prima grazie al gol di Bukayo Saka e poi a quello di Mikel Merino ma un gol di Van Dij e soprattutto, a soli nove minuti dalla fine, un contropiede di Salah di hanno permesso al Livepool pareggiare per due volte la partita. Con quello segnato contro i Reds, Saka è ora il giocatore più giovane nella storia dell'Arsenal a raggiungere i 50 gol in Premier League e il settimo più giovane in assoluto nella storia della Premier League, dietro a Robbie Fowler, Wayne Rooney, Michael Owen, Romelu Lukaku, Cristiano Ronaldo e Harry Kane

Il gol del primo vantaggio dell'Arsenal è nato da un lancio sulla fascia destra di White per Saka, che supera in velocità Robertson, rientra sul suo mancino, manda per le terre Robertson e batte sul primo palo Kelleher. Dopo il pareggio da calcio d'angolo di Van Djik, che ha sfruttato la sponda di Diaz sul calcio d'angolo di Alexander-Arnold, sempre da calcio piazzato è nato il gol del nuovo vantaggio dei Gunners, con la battuta di Rice che ha trovato sul secondo palo Merino, sfuggito alla marcatura di Konate, che ha battuto il portiere del Liverpool per la seconda volta nel primo tempo. Quando il risultato sembrava ormai dato per assodato, un contropiede del Liverpool ha permesso a Salah di battere Raya per il 2-2 finale.

Non è la prima volta che l'Arsenal spreca una situazione di vantaggio in questo campionato, tanto che Roy Keane, commentatore di Sky Sport UK, ha dei dubbi sulla mentalità - da squadra che può ambire al titolo - dei Gunners "Quando hanno segnato il 2-1 e sono andati in vantaggio per la seconda volta, al posto di cercare il terzo gol e chiudere la partita hanno preferito abbassarsi e difendere il risultato. Il Liverpool non sembrava in grado di opporre resistenza nel caso in cui la squadra di Arteta avesse continuato ad attaccare in quel modo." Le parole di Keane sono confermate anche dai soli 0.05 xG creati dai Gunners tra il 2-1 e il 2-2 rispetto agli 0,91 xG totali.

L'Arsenal è riuscito ad uscire pressoché indenne da quella che alla vigilia pareva un montagna troppo alta da scalare: adesso però Arteta dovrà cercare ancora più in profondità nella propria valigia dei trucchi e presentare nelle prossime giornate una retroguardia difensiva sostenibile e, cosa più importante, non sana fisicamente.

Mbuemo il goleador

Nella vittoria nei minuti di recupero del Brentford contro l'Ipswich Town di sabato pomeriggio, un giocatore, come spesso sta accadendo durante tutto l'arco della stagione, è stato decisivo per il successo delle Bees. Quel giocatore è Bryan Mbuemo, attaccante camerunense venticinquenne, autore di una doppietta fondamentale per regalare i 3 punti ai suoi e mantenerli nella parte alta della classifica.

Se due anni fa il centravanti della squadra era Ivan Toney, da quando l'attaccante inglese ha ceduto alle lusinghe dell'Al-Ahli (è andato a guadagnare €6 milioni netti all'anno, giocando nella squadra di Mendy, ex portiere del Chelsea, Kessié, Mahrez e Firmino) il punto di riferimento offensivo è diventato Mbuemo, vero goleador in questo quarto di campionato con 8 gol segnati a fronte di 3.8 expected goals. Silenziosamente ma con costanza, le sue prestazioni e le sue reti stanno consentendo al Brentford di macinare punti in campionato: sono 13 infatti i quelli guadagnati dopo nove partite di campionato, nonostante avversarie di valore quali Liverpool, Manchester City, Tottenham, West Ham e Manchester United, e questo bottino vale alla squadra di Frank - il quale ha ricevuto anche i complimenti di Guardiola per come prepara le partite e schiera in campo i giocatori, ne avevo già parlato qualche settimana - la nona piazza in Premier League.

Jason Cundy, ex difensore di Chelsea e Tottenham e attualmente broadcaster per Talksport, ritiene che le aspirazioni del camerunense per una grande squadra si possano concretizzare in breve tempo:
"I tifosi del Brentford non mi ringrazieranno per questo, ma lui è migliore di loro, è migliore di metà classifica, dovrebbe giocare anche nelle coppe europee a questo punto. E questa valutazione non è basata solo sul match di oggi, ma anche sulle ultime due stagioni."

La squalifica di Toney per buona parte dello scorso anno dovuta al calcio scommesse ha lasciato le Bees con un vuoto nel ruolo di prima punta, che puntualmente Mbuemo si è andato a prendere. La percentuale di vittorie del Brentford la scorsa stagione è scesa dal 36,4% al 12,5% quando Mbeumo non ha giocato. Hanno segnato meno gol a partita (1,19, in calo da 1,68) e ne hanno subiti di più (2,13, in aumento da 1,41) quando il nazionale camerunese non ha giocato dall'inizio. Il calo di metà stagione del Brentford nel 2023-24, infatti, ha coinciso con il lungo periodo senza Mbeumo. La scorsa stagione è stato limitato a 22 partite da titolare in Premier a causa di un infortunio alla caviglia subìto contro il Brighton a dicembre che ha richiesto un intervento chirurgico e lo ha escluso per tre mesi. Delle 13 partite di campionato saltate da Mbeumo, il Brentford ne ha vinte due, una delle quali è stata la vittoria per 3-2 sul Nottingham Forest che ha segnato il ritorno di Ivan Toney da una squalifica. Quest'anno, con lui e Wissa padroni del reparto offensivo, la squadra di Frank può puntare ad un piazzamento nella parte alta della classifica, prima che in estate si inizino ad affrontare i discorsi relativi ai pezzi pregiati del club, Mbeumo e Frank su tutti.

Chris Wood sta continuando a segnare

Quando Wood è arrivato dal Newcastle a gennaio 2023, inizialmente in prestito, è stato accolto quasi con un'alzata di spalle collettiva intorno a Nottingham. Quando è emerso che addirittura c'era una clausola nell'accordo che avrebbe reso definitivo il suo trasferimento una volta che avesse collezionato solo tre presenze – per una cifra di 15 milioni di sterline, per un allora trentunenne – ci sono state molte sopracciglia alzate oltre le East Midlands.

Da quando Nuno Espirito Santo è diventato l'allenatore del Forest, solo Haaland e Palmer hanno segnato di più in Premier di Wood e questo inizio di campionato ne è la riprova. I 7 gol segnati dal neozelandese rappresentano il 64% degli 11 gol che la squadra ha raccolto in questa stagione: nessun giocatore ha fornito una percentuale maggiore dei gol della propria squadra, nemmeno Haaland, che è secondo con il 53% (10 dei 19 del Manchester City). Il suo tasso di conversione del 36,8% su 13 tiri è il migliore del campionato tra i giocatori che hanno effettuato cinque o più conclusioni. Gli 11 gol di Haaland, in confronto, sono arrivati da 35 tiri con un tasso di conversione del 28,6%. e solo il norvegese e Salah hanno calciato di più verso la porta avversaria.

Chris Wood è rinato sotto Espirito Santo e la sua fiducia è dimostrata dal modo in cui ha segnato il suo primo gol venerdì contro il Leicester: all'interno dell'area, ha controllato con il mancino il passaggio fornito da Anderson, prima di girarsi e d'istinto calciare di destro all'angolino basso alla sinistra di Hermansen, migliore in campo fino a quel momento, il tutto con un movimento fluido e aggraziato che mal si dovrebbe sposare con i 191cm e gli svariati chili che si porta addosso. Il suo secondo gol, invece, è stato più diretto, derivato da un lancio lungo del portiere Sels che non è stato affrontato nel migliore dei modi (per usare un eufemismo) dal difensore del Leicester Faes, il cui debole colpo di testa ha permesso a Wood di inserirsi nella linea di passaggio tra il difensore e il portiere delle Foxes e segnare con un pallonetto di testa.

Il punto massimo di questo inizio del campionato del Forest è stato raggiunto nella vittoria contro il Liverpool, ne avevo già parlato qualche settimana fa. A dimostrazione che sono una squadra in fiducia, quadrata, che sa quello che deve fare sul campo. Il settimo piazzamento attuale in campionato è generato in particolare dalla difesa, che con solo 7 reti subite in nove partite è la seconda migliore della Premier proprio dietro al Liverpool. Non sarà facile mantenere questo stato di forma, ma sicuramente il Forest affronterà ogni incontro con lo stesso spirito con cui ha giocato il primo quarto di stagione, perché questa è l'impostazione tattica data da Nuno Espirito Santo: non sempre bella, ma spesso efficace.

Il leader a Stamford Bridge

La preoccupazione di Enzo Maresca espressa in settimana per la mancanza di leader all'interno dello spogliatoio del Chelsea può essere fondata, ma uno dei suoi giocatori sta costantemente elevando il suo gioco e quello di tutti i suoi compagni. Questo giocatore è ovviamente Cole Palmer, autore di un'altra prestazione incantevole enfatizzata dal gol del 2-1 e dall'apertura panoramica per Pedro Neto che ha aperto l'azione del vantaggio del Chelsea.

Liam Twomey su The Athletic si chiede se questo passaggio sia il migliore visto finora in campionato.
Non so se è il migliore della stagione fino ad oggi e onestamente non so nemmeno se è il passaggio più bello che abbia mai fatto nella sua carriera, ma che questa abilità, assieme a tutte le altre, le metta in mostra ogni momento che calpesta un campo di calcio, spiega il perché, come dice Maresca, la gente paga il biglietto per vederlo giocare.

Degli enormi valori che Palmer porta al Chelsea e al calcio in generale ne avevo già parlato qualche settimana fa, quando il numero 20 dei Blues aveva fatto a fette la difesa del Brighton. Maresca ha definito le qualità di Palmer "simili a quelle di Gianfranco Zola", leggenda dei Blues che era in tribuna a Stamford Bridge per vedere la vittoria della sua ex squadra - nonostante Palmer conosca Zola solo per essere una carta icona su FIFA. Lo perdoniamo un po' come fa il suo allenatore, con il sorriso sulle labbra a coprire un'espressione a metà tra l'esterrefatto e il "lo perdono solo perché è un fenomeno".

Long Story Short

Dopo tanti tentennamenti, alla fine il Manchester United ha esonerato Ten Hag. L'allenatore ad interim sarà Ruud Van Nistelroy.


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