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Como-Verona
, 29 Settembre 2024

Como-Verona 3-2, Considerazioni Sparse


I lariani trovano il secondo successo consecutivo viaggiando sulle ali dell'entusiasmo.

Ancora tre punti, ancora 3-2. Il Como, dopo il derby di Bergamo, trova anche la prima vittoria casalinga al Sinigaglia dominando l’Hellas Verona. È un risultato che sta quasi stretto ai lariani che potevano addirittura segnare più reti, ma errori sotto porta ed un ottimo Montipò hanno reso meno pesante il risultato finale. I ragazzi di Fabregas vincono e convincono grazie ad un Cutrone strepitoso ed un brillantissimo Nico Paz che continua a sembrare quasi immarcabile. Terza sconfitta consecutiva, invece, per l’Hellas Verona che non conferma il buon inizio di stagione ed oggi è apparso totalmente passivo facendo fatica a rispondere al piano partita del Como salvo per dieci minuti dopo il pari arrivato su calcio di rigore.

Si respira entusiasmo sin dai primi minuti a Como. I lariani volano sulle ali della felicità sin dalle prime battute della gara: palleggiano, pressano alto e non lasciano minimamente respirare l’Hellas Verona. Il 4-2-3-1 è una disposizione che Fabregas ha scelto solo sulla carta ed in parte in fase di non possesso. Quando il Como ha il controllo della sfera si posiziona in campo in modo molto diverso: sia Van der Brempt che Moreno si alzano molto, ma se il belga si sovrappone a Strefezza che gli crea spazio a sua volta accentrandosi, il lavoro svolto dal terzino spagnolo è molto diverso. Spesso Moreno si accentra sulla linea dei centrocampisti per aiutare la manovra e permette a Fadera di agire molto largo per poi accentrarsi o provare il cross dalla sinistra. La squadra di Zanetti non riesce a reagire al piano di partita dei padroni di casa e si protegge dietro nel tentativo di colpire in ripartenza. Il Como domina la gara in ogni sua sfaccettatura e sfiora la rete a più riprese prima con Nico Paz che di testa non riesce a trovare per due volte il vantaggio a causa di due ottime risposte di Montipò e poi con Sergi Roberto che da distanza ravvicinata spara largo. Il coraggio e l’insistenza premiano i ragazzi di Fabregas che a pochi istanti dall’intervallo trovano il tanto atteso e meritato gol con il solito Cutrone che riceve da Fadera sulla sinistra ed approfitta di una deviazione per battere un incolpevole Montipò.

L’avvio della ripresa è una doccia fredda per il Como. Non solo Nico Paz va ancora ad un passo dalla rete e viene fermato dal palo, ma l’Hellas Verona si vede anche assegnare un calcio di rigore grazie al Var per un contatto tra Sergi Roberto e Lazovic. Dal dischetto si presenta lo stesso giocatore serbo che calcia centrale e riporta il match in parità. Per poco meno di un quarto d’ora la gara cambia a causa di questo episodio. Gli scaligeri acquistano progressivamente coraggio e, di contro, i lariani ne perdono e cominciano ad essere più disuniti, i loro reparti più distanti ed il pressing risulta meno efficace, ma soprattutto più lento. Intorno al 63’, però, il doppio giallo rimediato da Suslov per un fallo su Fadera cambia nuovamente la trama della seconda frazione di gioco ed il Como ritrova il controllo della partita. Poco meno di dieci giri d’orologio più tardi un superbo Nico Paz è bravissimo nel servire Cutrone centralmente anziché lateralmente ed il numero 10 dei lariani raccoglie il suggerimento dell’argentino infilando Montipò con il destro. I ragazzi di Fabregas non si chiudono dietro e con personalità accettano anche di palleggiare con l’obiettivo di cercare un varco per calare il tris, ma negli ultimi minuti della partita Audero è chiamato anche ad un super intervento su una punizione tenuta bassa ed insidiosa di Lazovic. Il tecnico spagnolo decide allora di cambiare e prima inserisce nuove forze fresche come Belotti e Da Cunha al posto di Cutrone e Strefezza, poi sceglie anche di cambiare modulo e di rafforzare il centrocampo togliendo Fadera per Mazzitelli. Il tris dei lariani è firmato tutto dai tre subentrati: l’ex Frosinone calcia da fuori e trova una respinta imprecisa di Montipò sulla quale si avventa Da Cunha che crossa in mezzo per lo stesso Mazzitelli, il quale è molto altruista e tocca di testa per Belotti che da due passi firma la sua prima rete con la maglia del Como. Nel finale c’è ancora spazio per il gol dell’Hellas con un destro firmato Lambourde.

Hombre del partido forse scontato, ma non si può farne a meno: Patrick Cutrone. Quanto è romantico che la prima vittoria nella massima serie al Sinigaglia sia firmata da un ragazzo che è nato è cresciuto proprio sul lago? La sua prestazione non si ferma con la doppietta, è bravo a pressare e giocare di sponda. È anche la sua quarta rete in questo grande avvio stagionale. Menzione d’onore, ancora una volta, per Nico Paz. L’argentino si è già ambientato benissimo in Serie A ed anche oggi ha mostrato le sue qualità. È mancata solo la rete, prima ha detto di no per due volte Montipò e poi la sua conclusione si è stampata sul palo. È arrivato, però, l’assist per il 2-1 di Cutrone, ma se le prestazioni son queste sarà solo questione di tempo il suo primo timbro stagionale.

C’è ancora un problema per il Como: i finali di partita. I lariani dimostrano anche oggi che negli ultimi istanti sono più vulnerabili e regalano all’Hellas Verona una rete che ha rischiato di compromettere una gara ai limiti della perfezione. I ragazzi di Fabregas alla fine ottengono comunque meritatamente i tre punti e volano a 8 punti in classifica dando continuità all’ottima prova di Bergamo. Gli scaligeri incappano in un’altra sconfitta e stanno fermi a quota 6 lunghezze. Il Como sembra essersi sbloccato grazie alla fantasia del suo reparto offensivo, ma grazie anche all’ottimo lavoro di Perrone e Sergi Roberto a centrocampo oltre che alla grande solidità che la retroguardia riesce a dare. Van der Brempt è ormai diventato il padrone della corsia di destra e Kempf è già entrato molto bene negli schemi costruendo già una buona alchimia con Dossena. Buone notizie per Fabregas che ora potrà preparare la trasferta di Napoli con grande entusiasmo e serenità forte di due vittorie consecutive.

  • Nato nel nuovo millennio in provincia di Torino. Appassionato di sport, romanticismo, scrittura e di tutto ciò che è argentino. Juventino, con passione per la Madrid dei Colchoneros.

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