Genoa-Juventus 0-3, Considerazioni Sparse
La Juventus sbanca il Marassi trascinata da una doppietta di Vlahovic e dalla prima rete di Chico Conceiçao
La Juventus torna a vincere in campionato e scaccia i fantasmi e le preoccupazioni di un nuovo stop dopo le ultime gare in Serie A non propriamente brillanti. Lo fa al termine di una partita dominata nel complesso, ma dopo una prima frazione di gioco che ha lasciato intravedere qualche ingranaggio non ancora oliato al meglio. Le buone notizie comunque ci son ed i bianconeri hanno reagito bene alle avversità dilagando totalmente nella ripresa. Dusan Vlahovic si prende la palma di migliore in campo e torna a realizzare una doppietta dopo quella siglata a Verona nella seconda giornata di campionato e dopo qualche prestazione un po’ incolore. Male, invece, il Genoa che subisce da subito il palleggio bianconero e non fa nulla per reagire. La Vecchia Signora torna a vincere e, quantomeno per una sera, si gode la vetta della classifica.
Primo tempo che sembra uno specchio delle ultime tre gare in campionato della Juventus. I bianconeri tengono come sempre il possesso della sfera e provano a costruire, il Genoa dal canto suo attende la manovra bianconera senza disunirsi e proponendo un blocco basso formato da due linee difensive solide. I ragazzi di Thiago Motta hanno già dimostrato di soffrire questo sistema difensivo in quanto faticano a trovare gli spazi necessari per colpire e per far male alla difesa rossoblù. In fase di non possesso i bianconeri si posizionano con un 4-3-3 grazie a Koopmeiners che arretra e va a formare un terzetto assieme a McKennie e Fagioli. È completamente differente la fase offensiva: difesa a 3 con Rouhi che si alza molto e va spesso a sovrapporsi ad Yildiz. La Juventus gioca tanto sulla fascia destra approfittando di un Nico Gonzalez molto attivo e pimpante che spesso riesce a creare qualche pericolo. È meno cercata la corsia di sinistra poiché il giocatore turco nella prima frazione di gioco è sembrato un po’ appannato e poco preciso. Il Genoa crea poco, sacrifica la fase offensiva e cerca rilanci lunghi per le due punte Pinamonti e Vitinha con la speranza di tirare un po’ il fiato. Indicative e significative le richieste di Thiago Motta poco prima dell’intervallo: bisogna velocizzare la manovra ed essere più rapidi a muovere la palla da destra e sinistra, dopo di che è necessario anche aumentare il pressing aggredendo i padroni di casa sin da subito nella loro trequarti in modo da poter creare qualche chance anche approfittando di loro errori forzandoli a commetterne.
Comincia come meglio non può la ripresa per la Juventus. De Winter, nel tentativo di fermare Yildiz, sbaglia a calcolare il rimbalzo e commette un ingenuità toccando palla con la mano. Dal dischetto Vlahovic calcia perfettamente alla sinistra di Gollini e porta avanti i bianconeri. Per forza di cose il Genoa è costretto ad aprirsi ed allungarsi, questo permette inevitabilmente alla Juventus di trovare più spazi e di poter attaccare meglio la profondità. Poco dopo il vantaggio i bianconeri riescono anche a raddoppiare con lo stesso Vlahovic che incrocia benissimo col mancino concretizzando al meglio una grandissima invenzione di Koopmeiners. Nella seconda frazione di gioco i ragazzi di Thiago Motta possono giocare con leggerezza e finalmente fanno vedere anche buone trame potendo approfittare di un Genoa molto meno basso e stretto. La Juventus si diverte e sfiora più volte il tris prima con una traversa di Koopmeiners e poi con un colpo di testa di Vlahovic che finisce alto. I nuovi entrati fanno la differenza e poco prima del recupero arriva il 3-0 firmato da Francisco Conceição che con il mancino batte Gollini su un suggerimento dalla sinistra di Thuram.
Sesta partita senza subire gol: è record. Simpatico quest’inizio di stagione della Juventus nel quale in sei partite ha totalizzato tre pareggi per 0-0 e tre vittorie per 3-0. Il minimo comune denominatore sembra essere proprio il fatto che se i bianconeri riescono a sbloccare la gara poi dilagano in quanto cominciano ad approfittare degli spazi che la squadra avversaria comincia a lasciare. La prima frazione di gioco non è stata comunque sufficiente: il pressing poteva essere più veloce e così anche la manovra di gioco, come è stato espressamente richiesto da Thiago Motta prima dell’intervallo. Hanno aiutato moltissimo i cambi: Douglas Luiz è entrato benissimo, ha gestito bene i palloni a centrocampo ed era sempre nel vivo dell’azione. Se il brasiliano è questo francamente è poco spiegabile come mai veda così raramente il campo, specie se si pensa che contro squadre che propongono un blocco basso le sue verticalizzazioni o le sue imbucate sono una merce rarissima che può tornare utile e fare la differenza. Benissimo dalla panchina anche Conceição che non solo ha puntato in continuazione con successo prima Ahanor e poi Matturro, ma anche bagnato con il primo gol in bianconero il suo ritorno in campo dopo l’infortunio.
Una Juventus promossa a pienissimi voti quindi, ma lo stesso non si può dire del Genoa. Atteggiamento troppo passivo e rinunciatario quello dei rossoblù che sembrano spenti e privi di mordente. Il derby perso mercoledì ha lasciato probabilmente qualche strascico di troppo nella testa dei giocatori che oggi non hanno mostrato la stessa intensità che hanno messo in campo, ad esempio, contro la Roma. La situazione in classifica ora è complicata ed in queste prima sei gare hanno totalizzato solamente 5 punti. Trovano, invece, un po’ di respiro i bianconeri dopo i tre 0-0 consecutivi in campionato, volano a 12 punti e si posizionano momentaneamente in vetta alla classifica in attesa del Napoli di Antonio Conte e del sorprendente Torino. Era fondamentale tornare a vincere e averlo fatto convincendo e segnando tre reti è un plus non indifferente ai semplici tre punti in classifica. Da domani si penserà alla Champions League: la prossima fermata ha come destinazione Lipsia.
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