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Europa Conference League
, , 24 Settembre 2024

Guida alle italiane in Europa e Conference League


Quale sarà il percorso delle due romane e della viola nelle nuove Europa League e Conference League?

La nuova stagione di calcio europeo è già iniziata col primo turno di Champions League. Tuttavia, per i tifosi di Roma, Lazio e Fiorentina e per tutti quelli che la vera Europa gioca al giovedì sera, i giochi devono ancora cominciare. Come per la sorella maggiore delle tre, quest'anno ci saranno parecchie novità molto simili (o identiche) a quelle dell'ex Coppa dei Campioni: l'allargamento del numero di squadre - da 32 a 36 - e di conseguenza, una riforma radicale e inedita della struttura. Ecco un breve recap per chi non avesse seguito, fosse ancora confuso dalla stranezza di un sistema unico nel suo genere o semplicemente volesse fare un ultimo ripasso prima del fischio di inizio.

Secondo il nuovo formato, anziché avere i classici 8 gironi da 4, ogni squadra giocherà 8 (non più 6) partite nel caso dell'Europa League e 6 partite nel caso della Conference - metà in casa e metà in trasferta - contro avversarie sorteggiate col criterio delle quattro fasce del ranking UEFA. Ogni squadra giocherà contro 2 squadre appartenenti a ogni fascia. Non giocheranno più andata e ritorno, quindi, ma affronteranno ogni avversario sorteggiato una volta soltanto. I risultati di ogni partita decideranno un'unica grande classifica generale in cui sono inserite tutte le 36 squadre. Alla fine di questa fase, le prime otto si qualificheranno automaticamente agli ottavi di finale, mentre le squadre classificate dal 9° al 24° posto si sfideranno in spareggi con gare d'andata e ritorno per riempire la griglia degli ottavi. Le squadre che si classificano dal 25° posto in giù saranno eliminate senza possibilità di accedere alla UEFA Europa League.

Roma (Lorenza Suriano)

Nelle ultime tre edizioni di Europa League disputate la Roma è sempre arrivata almeno in semifinale. Lo ha fatto con tre tecnici diversi – Fonseca, Mourinho e De Rossi – e con un gruppo di calciatori mutevole, seppur ancorato dallo stesso nucleo. Pellegrini, Cristante e Mancini sono molto criticati, soprattutto i primi due, ma evidentemente sono leader avvezzi alle pressioni di un cammino europeo.

Aspettative

Difficile quindi nascondersi, anche in considerazione del nuovo regolamento che non prevede retrocessioni dalla Champions. I giallorossi puntano a un risultato importante e rientrano a pieno titolo nel novero delle possibili favorite di Europa League. In questo senso, la dirigenza ha fatto tesoro degli errori passati e ha lavorato per allestire una rosa abbastanza profonda da gestire il doppio impegno. In un calciomercato non poco caotico sono arrivati calciatori di grande esperienza come Dovbyk, Hummels e Hermoso, di freschezza e talento come Soulè e Konè, e versatili come Le Fée e Saelemakers.

Il terremoto che ha però scosso il club nelle ultime settimane, con il clamoroso esonero di De Rossi, sostituito da Ivan Juric, e le dimissioni della CEO Souloukou, rimescola leggermente le carte in tavola. Nonostante un esordio in campionato convincente, sono legittimi i dubbi sull’adattabilità della rosa alle idee del tecnico croato, così come sulla sua mancanza di esperienza europea.

Calendario

  • Athletic Bilbao (casa) - giovedì 26 settembre, ore 21
  • Elsfborg (trasferta) - giovedì 3 ottobre, ore 21
  • Dinamo Kiev (casa) - giovedì 24 ottobre, ore 18:45
  • Union SG (trasferta) - giovedì 7 novembre, ore 18:45
  • Tottenham (trasferta) - giovedì 28 novembre, ore 21
  • Braga (casa) - giovedì 12 dicembre, ore 18:45
  • AZ (trasferta) - giovedì 23 gennaio, ore 18:45
  • Eintracht Francoforte (casa) - giovedì 30 gennaio, ore 21

Gli avversari

Nel calendario romanista, Tottenham e Athletic rappresentano gli scogli più alti da superare. I baschi, cui spetterà l’onore di battezzare l’annata europea dell’Olimpico, sono reduci dalla miglior stagione dell'ultimo decennio. La possibile finale in casa, poi, appare come una grande opportunità di vendicare la cocente sconfitta del 2012. Valverde può contare su meccanismi collaudati, una buona spina dorsale (Simòn, Iñaki, Sancet, Vivian) e un talento purissimo come Nico Williams, che ha giurato fedeltà ai colori biancorossi.

Gli Spurs, invece, sono insieme al Manchester United la squadra da battere: per tradizione, una responsabilità che non gli si addice necessariamente. Postecoglou ha però le idee chiare e una rosa di qualità superiore alle concorrenti. Per la Roma, poi, la trasferta londinese si colloca in mezzo a una sequenza piuttosto proibitiva: Bologna e Napoli prima e Atalanta poi.

Mina vagante è l’Eintracht Francoforte del quarantatreenne Toppmöller, da affrontare in casa quando molti verdetti saranno già definiti. Della squadra che a sorpresa alzò la coppa nel 2022 è rimasto poco o nulla, ma i tedeschi hanno grande qualità tecnica e molti giovani interessanti. Una curiosità: l’Olimpico ritroverà il mai amato Rasmus Kristensen, mentre Evan N'Dicka il club che lo ha lanciato.

La squadra cuscinetto in teoria è l’Elfsborg, posizione numero 309 del ranking UEFA, che però da quando è allenato da quell'Oscar Hiljemark ha perso soltanto una partita. L’effetto Bodo/Glimt, con tanto di campo sintetico, è dietro l’angolo. Non imbattibile nemmeno la Dinamo Kiev, comunque ancora imbattuta in campionato e dotata di alcuni talenti interessanti come Shaparenko, Brazhko e Vanat. L’incastro nel calendario è complesso: il match con gli ucraini si gioca tra le sfide con Inter e Fiorentina.

Braga e USG (beffato all’ultimo, di nuovo, in campionato lo scorso anno) sono progetti interessanti che hanno però perso tasselli chiave: Banza e Ruiz da una parte, Nilssen Puertas e Amoura dall’altra. In parte ridimensionato anche l’AZ, che però custodisce gelosamente il ricordo dello scherzetto giocato a un’altra romana, la Lazio, qualche anno fa. La trasferta di gennaio nei Paesi Bassi non è tra le più comode.

Il pronostico

La previsione più ottimistica può essere di 19 punti: 6 vittorie contro le compagini alla portata, un pareggio tra Tottenham e Athletic. Non è da escludere, però, che tra turnover e qualche calo di tensione qualcosa si possa lasciare per strada, assestandosi così in un range tra i 12 e i 15. La Roma non dovrebbe avere problemi a raggiungere almeno i playoff, ma c’è il potenziale per strappare la qualificazione diretta.

La trasferta da non perdere

Con il sogno di Bilbao, Francoforte o il particolarissimo stadio di Braga interrotto dalla realtà del sorteggio, perché non concedersi un improbabile viaggetto in direzione Borås? Cittadina nel sud della Svezia attraversata dal fiume Viskan, lontanissima del fermento metropolitano di Londra e Bruxelles, non presenta grandissime attrazioni (a parte lo zoo), ma dista una sessantina di km da Göteborg e il suo arcipelago. La Borås Arena, casa dell’Elfsborg dalla vaga somiglianza col Ferraris di Genova, si trova nella zona nord della città.

Europa League Boras
La ridente Borås, che un sito svedese di viaggi in camper definisce "centro artistico e tessile"

* * *

Lazio (Simone Renza)

L'inizio stagione della Lazio è stato turbolento fin dalle prima battute del mercato per via di scelte societarie che, con un eufemismo, possiamo definire poco comprensibili. La volontà di ridimensionamento, più che di rivoluzione, è stata palese. La comunicazione di Lotito, come al solito fallace e provocatoria, ha generato contestazione e malumore tra i tifosi e non solo (come dimostrano le dimissioni di Igor Tudor dopo poche settimane di lavoro) minando nuovamente quel senso di compattezza creatosi, tra mille difficoltà, nelle stagioni precedenti. Tutto intorno alla squadra. l'ambiente ribolle.

Le aspettative

La squadra è stata quasi completamente rinnovata a cominciare dalla scelta dell'allenatore, arrivata - come già accennato - in seguito alle dimissioni di Tudor, a sua volta subentrato a Sarri nel marzo 2024. L'arrivo di Marco Baroni sulla panchina biancoceleste, al di là di quelle che possono essere i valori dell'allenatore e dell'uomo, è stato percepito come una risposta aziendalista e al ribasso rispetto a Sarri e Tudor, la conferma del voler tenere basse ambizioni e obiettivi. Inoltre, molti tra i punti fermi del ciclo precedente hanno lasciato la squadra in estate: Luis Alberto, Immobile Felipe Anderson e Cataldi su tutti. Sono stati inseriti giocatori giovani e potenzialmente di qualità ma che devono ancora amalgamarsi per divenire una squadra coesa. Per ora indicazioni positive vengono da Dia, Tavares e Dele-Bashiru.

Calendario

  • Dinamo Kyiv (trasferta) - mercoledì 25 settembre, ore 21
  • Nizza (casa) - giovedì 3 ottobre, ore 18.45
  • Twente (trasferta) - giovedì 24 ottobre, ore 21
  • Porto (casa) - giovedì 7 novembre, ore 21
  • Ludogorets (casa) - giovedì 28 novembre, ore 18.45
  • Ajax (trasferta) - giovedì 12 dicembre, ore 21
  • Real Sociedad (casa) - giovedì 23 gennaio, ore 21
  • Braga (trasferta) - giovedì 30 gennaio, ore 21

Gli avversari

Una delle avversarie sarà l'Ajax dell'ex Nizza Farioli

L'Ajax, il Porto e la Real Sociedad sono tutte avversarie di altissimo livello che competono per i massimi vertici dei rispettivi campionati, con rose molto competitive e abituate ai palcoscenici importanti e saranno banchi di prova molto importanti e affascinanti. Le altre non sono comunque squadre da sottovalutare, benché comunque più abbordabili almeno sulla carta: i bulgari del Ludogorets in passato hanno dato filo da torcere, così come i campi olandesi e il loro tifo di fuoco. Dinamo Kiev, Braga e Nizza sono squadre a corrente alternata che le rendono mine vaganti specie se fuori casa come la formazione ucraina.

Il pronostico

Considerando ogni possibile aspetto alla data odierna una buona previsione di classifica alla fine di questo rush di partite può essere tra i 12 e i 16 punti ma, come noto, le incognite della rosa corta e il calendario fitto sono fattori imponderabili che potrebbero far oscillare foucaultianamente il pendolo della classifica.

La trasferta da non perdere

La trasferta più affascinante per stadio e città è sicuramente Amsterdam vista la qualità dei due elementi. Tuttavia, siccome ad Amsterdam una volta nella vita ci siamo già stati tutti "a vedere il museo di Van Gogh" e che la partita contro la Dinamo non si giocherà a Kyiv, vi proponiamo una tappa differente, sempre nei Paesi Bassi: Enschede, capitale della regione di Twente e sede dell'omonima società calcistica. Enschede si trova nell'estremità orientale del paese - è più vicina a Dortmund che ad Amsterdam - ed è molto diversa dalle città più famose dell'Olanda. Sebbene non sia una città artisticamente notevole anche a causa di vari saccheggi e incendi che l'hanno colpita nei secoli, ospita un'importante università e nell'Oude Markt, la piazza principale, si può godere una bella vita notturna basata su ottima birra e musica dal vivo. Immancabile una visita al locale Rijksmuseum, che ospita opere di Bruegel e Monet.

Eschede Europa

* * *

Fiorentina (Federico Castiglioni)

Terza partecipazione consecutiva dei viola alla Conference League, la seconda in cui la Fiorentina si presenta al via col titolo, poco ambito, di finalista uscente. Dopo le due cavalcate europee con Vincenzo Italiano, il vestito con cui i toscani si affacciano alla competizione è del tutto nuovo, e necessita ancora di numerose finiture. La rivoluzione tecnica estiva - in testa l'arrivo in panchina di Raffaele Palladino (all'esordio sul palcoscenico europeo) - deve essere ancora digerita e assimilata da una squadra profondamente cambiata per uomini e principi di gioco. L'avvio stentato, compreso lo spavento negli spareggi di Conference contro la Puskas Akademia superata solo ai rigori, lo conferma, ma l'arrivo della prima vittoria stagionale contro la Lazio e l'esordio di Gudmundsson può rinfrancare gli animi per il futuro.

Le aspettative

La Fiorentina, complice il cambio di format che ha eliminato le retrocessioni dall'UEL, si presenta ai nastri di ancor di più tra le favorite d'ufficio, laddove e qualificate dai cosiddetti campionati Top5, il Lens è già stato eliminato per mano del Panathīnaïkos, mentre i tedeschi dell'Heidenheim e gli spagnoli del Betis sulla carta si presentano come avversari sì pericolosi, ma alla portata dei viola. Resta uno spettro ad aggirarsi sulle ambizioni gigliate, chiamate anche a scacciare l'idea che la Conference sia ormai diventata una sorta di spauracchio: il Chelsea, candidato in pectore alla vittoria finale, dove tra mille tribolazioni Enzo Maresca sta provando (non senza segnali positivi) a dare ordine al caos.

Il calendario

  • The New Saints (casa) - giovedì 3 ottobre, ore 21:00
  • San Gallo (trasferta) - giovedì 24 ottobre, ore 18:45
  • APOEL (trasferta) - giovedì 7 novembre, ore 21:00
  • Pafos (casa) - giovedì 28 novembre, ore 21:00
  • LASK (casa) - giovedì 12 dicembre, ore 18:45
  • Vitória Guimarães (trasferta) - giovedì 19 dicembre, ore 21:00

Gli avversari

L'urna ha disegnato per la Fiorentina un calendario all'insegna dell'isola di Cipro: oltre ai più blasonati campioni ciprioti dell'APOEL (miglior piazzamento europeo: i quarti di finale di Champions League della stagione 2011-2012), ammessi alla fase campionato dopo aver eliminato una vecchia conoscenza dei viola, il RFS Riga, per la squadra di Palladino ci sarà anche il Pafos, detentore della coppa nazionale (1° trofeo della sua giovane storia) e all'esordio assoluto nelle competizioni internazionali. Se sulla carta non dovrebbe esserci confronto con questi ultimi, la trasferta contro l'APOEL (al centro dell'attacco c'è El Arabi, comparsa tra le file dell'Olympiacos nella finale dello scorso anno vinta proprio contro i gigliati) potrebbe essere una delle gare potenzialmente più insidiose.

Spicca per fascino esotico l'arrivo al Franchi alla 1° del The New Saints, prima squadra gallese ad accedere a una fase a gironi europea, mentre gli austriaci del LASK - reduci da un brutto avvio di campionato - e gli svizzeri del San Gallo, dove gioca il giovane atalantino Cissé, non si presentano come avversari insuperabili. Potenzialmente, l'ultima giornata contro il Vitória Guimarães (dove gioca un forse dimenticabile ex, Bruno Gaspar) potrebbe essere per blasone e caratura tecnica la partita più complicata per i viola, soprattutto se per entrambe la classifica non fosse ancora definita.

Il pronostico

Forse mettere 18 punti come soglia minima accettabile è eccessivo, considerando non solo l'attuale ritardo di condizione dei viola, ma anche uno storico che ha visto la Fiorentina nelle ultime edizioni farsi talvolta sorprendere durante fase a gironi. Ma, considerata l'aleatorietà del nuovo format campionato e che il primo obiettivo resta guadagnare la qualificazione diretta evitando la fase playoff, 15-16 punti sono un risultato ragionevolmente alla portata per gli uomini di Palladino.

La trasferta da non perdere

Persa l'occasione di una folcloristica trasferta in terra gallese (o quasi, visto che a ospitare le gare di casa del The New Saints è la cittadina di Oswestry, circa 8 km al di là del confine tra Galles e Inghilterra), Nicosia si propone come meta suggestiva ma anche pericolosa, non solo per il potenziale degli ultras greco-ciprioti (simili per organizzazione e presenza ai confratelli del continente), ma soprattutto per la sua più tristemente nota peculiarità: l'esser ultima capitale europea divisa in due.

Nicosia è infatti tagliata dalla Green Line, l'area smilitarizzata che separa la Repubblica di Cipro (a prevalenza greca) dalla secessionista Repubblica turca di Cipro del Nord, presidiata da ormai cinquant'anni dalle forze di pace ONU. Una vera e propria terra di nessuno abbandonata che divide in due la città, congelata dal tempo della guerra e frastagliata di edifici in rovina, strade chiuse da muri e filo spinato, tuttora punto di frizione - persino guerreggiata - tra le fazioni turco-cipriote e greco-cipriote. Piuttosto che avventurarsi nell'esplorazione della zona cuscinetto, meglio visitare le antiche mura veneziane o la suggestiva Via Ledra. Nella parte greca della città, da non sottovalutare un'occhiata tra l'antica chiesa di Panagia Chrysaliniotissa e la Moschea Omeriye, il più importante luogo di culto islamico fuori dalla zona non musulmana dell'isola, vestigia secolari di difficili ma prolungate convivenze.

Nicosia Europa
Uno scorcio del centro storico di Nicosia

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