Lazio-Verona 2-1, Considerazioni Sparse
Buona prova di continuità per la Lazio contro un Verona poco brillante
Una partita giocata a ritmi alti e con buon piglio consente alla squadra di Baroni di portare a casa i tre punti contro un Verona scialbo e con poche idee. In ampiezza e coprendo bene ogni zona del campo la squadra di Baroni offre agli affezionati tifosi presenti all'Olimpico in questo fresco lunedì sera di metà settembre un buono spettacolo. Zanetti, dal canto suo, non riesce a far quadrare i suoi undici, non riesce a farli entrare nel ritmo partita generando caoticità dovuta a idee poco chiare.
Il ritorno di Gila nel pacchetto arretrato fornisce maggiore velocità a una difesa che nelle giornate scorse era parsa lenta e anche un po' ingolfata. Il giocatore spagnolo sta mostrando sempre più familiarità anche in questo nuovo impianto di gioco facendo vedere come sia elemento essenziale per i quattro difensori. A ciò si aggiunga che lui e Romagnoli sono spesso lasciati soli per via delle sgroppate dei due terzini molto alti come Lazzari e Tavares, questo fa ballare le vene dei tifosi biancocelesti e tutta la fase difensiva che appare ancora arrugginita e non ancora perfettamente oliata come quella offensiva.
Hombre del partido: Nuno Tavares. Il portoghese ara letteralmente la propria fascia di competenza mostrando padronanza in entrambe le fasi. Come contro il Milan, lanciarlo palla la piede sulla fascia o vederlo rubare palloni e ripartire a spron battuto saltando l'uomo arricchisce l'occhio del tifoso laziale di un essere che pareva ormai estinto e che risponde al nome di "terzino sinistro".
Si diceva degli scaligeri. Beh, la strada appare essere completamente diversa rispetta rispetto a quella che si era palesata durante e dopo il roboante tre a zero con il nuovo Napoli di Conte. La squadra è parsa impacciata anche se, va detto, in alcune fasi del primo tempo lampi di lucidità che hanno seriamente messo in difficoltà la Lazio allungandola e sfilacciandola nei suoi reparti. Zanetti deve ancora lavorare per trovare la giusta amalgama perché ha in mano un buon materiale tecnico e tattico. Strada in salita, ma non troppo.
Spesso le telecamere hanno indugiato sul presidente Lotito. Rimane oggetto di contestazione che deve continuare per lungo tempo finché non deciderà di vendere questa società che sta sfibrando come l'ambiente che si trova attorno. I tifosi rimangono unico faro in questo buio pesto che circonda la squadra e la società, si pensi solo che il soprannominato avesse fatto un acquisto di nome e spessore probabilmente il numero di abbonati sarebbe salito e l'affezione si sarebbe consolidata. Invece, come sempre, il patron ha intrapreso la via dello scontro inasprendo l'aria in un momento di rinnovamento che ha fatto passare per ridimensionamento avvilendo un'intera tifoseria.
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