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Rico Lewis
, 2 Settembre 2024

Rico Lewis e la continua evoluzione di Pep


Da terzino invertito a trequartista incursore, il prodotto dell'Academy è l'ennesima scoperta di Guardiola.

"La scorsa stagione, quando non poteva giocare molte partite, ho detto: 'Perché non faccio giocare questo giocatore?!' Quante volte è arrivato nell’ultimo terzo di campo, come terzino, nel corridoio centrale? Tra le linee, ne ho visto pochi muoversi come lui in tutta la mia vita. Rico è un top, top player”. L’elogio di Guardiola a Rico Lewis è arrivato al termine della prima partita di campionato vinta 2-0 dal Manchester City a Stamford Bridge contro il Chelsea dell'allievo Maresca.

Una prestazione imponente quella nel sud di Londra, di un calciatore che già l’anno scorso si era guadagnato la maglia di titolare in parecchie partite, strappandola sulla destra a Kyle Walker: il 19enne inglese è stato (ed è tutt’ora) un complemento importante per la squadra fin dalla sua promozione dalle giovanili dei Citizens.

All'ottima prestazione coi Blues ha fatto seguito, la settimana successiva all’Etihad Stadium, in cui Haaland e compagni hanno fatto un sol boccone del povero Ipswich Town - il cui ritorno in Premier League dopo 22 anni è stato battezzato da due incontri impari contro Liverpool e, appunto, Manchester City - e da 90' di considerevole solidità nella vittoria al London Stadium col West Ham, griffata - nuovamente - da una tripletta del centravanti norvegese.

L’inserimento dal primo minuto di Rico Lewis poteva sembrare una necessità per Guardiola di dare più riposo possibile a Walker, protagonista a Euro 2024 con l’Inghilterra, così come Rodri senza minuti al termine delle prime due sfide di campionato. Eppure, dietro questa scelta, l’allenatore spagnolo aveva in mente un’idea ben precisa: evolversi, di nuovo, come suo solito, cambiando le carte in tavola.

Nelle ultime stagioni, la posizione di Stones come mediano e il conseguente inserimento in campo di quattro difensori centrali, aveva portato il City ad avere il cosiddetto “box” a centrocampo: l’ex difensore dell’Everton si alzava in fase di impostazione sulla stessa linea di Rodri, andando poi a formare un rettangolo, per esempio, con De Bruyne e Gündoğan.

Superato anche l'“inverted fullback”, ovvero il terzino (Cancelo o Zinchenko, rimanendo sempre sulla stessa sponda di Manchester) che entrava nel campo e andava sostanzialmente ad occupare la stessa posizione riempita da Stones, dal laboratorio di Guardiola è uscito un altro coniglio dal cilindro: perché utilizzare un giocatore come Rico Lewis al fianco di Rodri quando posso alzare ancora di più la sua posizione, arrivando a formare dinamicamente un "3-1-6"?

Essendo il calcio un meccanismo ciclico di modifiche e riadattamenti, l'aggiustamento difensivo dell'Ipsich Town è stato quello di difendere con un 4-4-2 in blocco basso, pareggiando numericamente gli uomini a centrocampo e stringendo le ali per limitare gli spazi nella zona centrale.

Limitato il precedente vantaggio, Pep ha deciso di far rompere le linee a Rico Lewis alzandolo sulla linea di De Bruyne, con Bernardo Silva che ha avvicinato la sua posizione a Haaland, liberando sulla fascia Savinho e Doku.

Gli esterni ex Rennes e Girona hanno beneficiato enormemente di questo riassestamento posizionale nelle prime due partite di campionato: i 47 dribbling tentati dal belga e i 5 passaggi chiave del brasiliano tra Chelsea e Ipswich Town sono la diretta conseguenza della marcatura che i giocatori del City attraggono nella parte centrale del campo, lasciando grande libertà per l’isolamento laterale e per le imbeccate in profondità per quella macchina da gol che è Haaland.

Nel caso in cui il centrocampista scendesse in aiuto sul terzino, per raddoppiare sull’ala avversaria, De Bruyne e Lewis avrebbero tanto campo centralmente per agire con meno pressione e più efficacia sulla retroguardia avversaria.

Guardate dove si trova Rico Lewis in occasione del gol dell’1-0 di Haaland, da trequartista, il tutto, come dice il suo allenatore, partendo dalla posizione di terzino.

A differenza del box a centrocampo, l’impressione è che tale mossa sarà difficilmente replicabile dalle altre squadre: assai poche rose hanno a disposizione un giocatore come Rico Lewis, capace in tal modo di coprire il campo, in maniera così produttiva.

Anche contro l’Ipswich, gli 11 palloni toccati in area mostrano l’intelligenza posizionale dell'#82, che sa sempre trovare la posizione ideale per essere utile e pericoloso (vedasi la traversa colpita contro i Tractor Boys).

Rico Lewis, però, di mestiere sarebbe (e farà ancora?) il terzino destro: non è l'elemento migliore in fase difensiva nemmeno della rosa a disposizione di Guardiola ("Walker è fantastico, per me è il miglio terzino del mondo, forse il migliore della storia della Premier. Come dice Pep, siamo giocatori molto diversi, difensivamente e per qualità. Però la squadra gioca sempre con giocatori diversi, in posizioni diverse, con compiti diversi", ha detto Lewis ai canali ufficiali dei Citizens dopo l'1-3 contro gli Hammers), ma basta vedere la performance in marcatura su Nkunku e l'anticipo sul cross basso di Enzo Fernandez diretto a Pedro Neto nell'esordio stagionale in Premier League per sottolineare il suo istinto, anche nella metà campo difensiva, di leggere la partita in modo eccellente.

Si spiega così la sua heatmap nelle prime due partite: un giocatore che avanza molto, fino alla trequarti avversaria, per creare superiorità numerica nell’ultimo terzo di campo, abile anche a ripiegare difensivamente chiudendo gli spazi alle ali avversarie.

Rico Lewis è quindi un’altra delle frecce nella faretra di Pep Guardiola, uno scienziato che si diverte un mondo a far venire il mal di testa agli avversari, cercando di anelare alla perfezione assoluta. Di solito non ci va tanto lontano, e non è detto che Rico Lewis non avrà meriti secondari.

  • Classe '96, cresciuto con la Mamba Mentality e molte aspettative, troppe. Scandisce la giornata tra una partita di NBA e una di NFL.

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