Gli Oasis si sono riuniti – Considerazioni Sparse
Cinque domande (e risposte) su ciò che possiamo aspettarci dalla reunion dei fratelli Gallagher.
È venuto giù tutto: Liam e Noel Gallagher torneranno a cantare insieme con gli Oasis. L'appuntamento è fissato per la prossima estate fra luglio e agosto 2025, a trent'anni esatti da (What's The Story?) Morning Glory, apice irripetibile di una band che ha dominato gli anni Novanta e mantenuto su di sé l'ossessione dei propri fan fino ad oggi. Nonostante siano passati ormai quindici anni dalla loro separazione non c'è mai stato un singolo momento in cui i fan degli Oasis non desiderassero la loro reunion, e malgrado le due carriere soliste dei fratelli Gallagher avessero regalato prodotti godibili e live show riusciti, tutti coloro che sono cresciuti con gli Oasis non desideravano altro che questo annuncio. Ma rimane ancora qualche dubbio da sciogliere riguardo l'evento più atteso del decennio: era tutto quanto preparato? Gli Oasis sono tornati insieme soltanto per soldi? Chi ci sarà oltre Liam e Noel? Rimettiamo in ordine le carte e analizziamo ciò che sappiamo di questa reunion fino ad ora.
Prima di ogni cosa, come siamo arrivati a una reunion degli Oasis? Il cammino vissuto fino all'annuncio ufficiale del 27 agosto 2024 è stato turbolento, enigmatico, a tratti impossibile. Gli Oasis si sciolgono a Parigi nell'agosto del 2009 a seguito di una lite fortissima fra i due Gallagher, con Liam accusato di aver rovesciato una chitarra elettrica addosso suo fratello Noel. The Chief decide quindi di recidere ogni tipo di rapporto con suo fratello, ormai giunto oltre ogni limite della sopportazione, ma soprattutto ogni tipo di coinvolgimento con il progetto che ha costruito per una vita. È la fine di un'epoca e di un fenomeno di massa che ha ridefinito lo stile di una generazione.
A denti stretti va detto che vi è un altro motivo per cui Noel Gallagher abbia maturato questa scelta, ed è la progressiva decadenza della voce di Liam. Gli ultimi attimi degli Oasis nel 2009 sono ancora oggi una visione dolorosa per chiunque, essendo ormai così dilaniati e sfigurati dalla prova del tempo. Pensiamo all'outro di Slide Away cantata all'iTunes Festival nel 2009: fra simbolismi e performance, quella è stata probabilmente la prima vera fine della band inglese. Liam abdica da frontman degli Oasis nello stesso momento in cui cede l'unico microfono a suo fratello Noel, ancora in grado di cantare alla perfezione le canzoni della band. Lo sguardo di Liam trasuda tutta la consapevolezza di vivere la fine di quel sogno vivido che sono stati gli Oasis, ma soprattutto la dura realtà di aver consumato ogni fibra del proprio corpo da rockstar. Con gli occhi del presente appare chiaro come fosse la scelta migliore fermarsi in quel momento.
Se Noel ha trovato successo immediato da solista con i suoi High Flying Birds, per Liam il cammino verso il successo è stato molto complicato. Dopo la rottura nel 2009, il primo tentativo è di continuare il proprio percorso con i Beady Eye, band composta sostanzialmente da tutti i membri degli Oasis senza Noel Gallagher. Un progetto che non decolla mai del tutto: i Beady Eye sono una risposta fin troppo prematura rispetto allo scioglimento degli Oasis ma soprattutto priva del tocco di Noel, sia dal punto di vista tecnico che da quello della scrittura. Il progetto si ferma nel 2014 e nessuno a questo punto pensava più di poter rivedere Liam Gallagher a livelli vagamente simili di quelli vissuti nei vent'anni precedenti, a maggior ragione con lo stato di salute della sua voce così precario e il fatto che sia soltanto un ottimo performer, incapace di poter scrivere delle ottime canzoni senza suo fratello.
Tre anni dopo la chiusura dei Beady Eye, Liam Gallagher tenta l'ultimo all-in: debuttare con la carriera da solista. È il 2017 e Liam torna nelle scene con As You Were in una forma ritrovata e da un sound che strizza l'occhio agli Oasis. In appena cinque anni pubblica altri due dischi, supera suo fratello Noel nelle vendite e riempie per due volte Knebworth Park nell'estate del 2022 con 200.000 persone totali – gli stessi Oasis nel 1996 ne raccolsero 250.000 a Knebworth, per intenderci. Questo successo immediato è stato possibile soltanto perché Liam Gallagher ha continuato a cantare sempre le canzoni degli Oasis trascinando la loro legacy anche alle generazioni più giovani del presente. Ed è con questo contesto che possiamo ragionare sulle possibili motivazioni di questa reunion, ma soprattutto da un concetto specifico: l'unica persona a separare il mondo da un ritorno degli Oasis è sempre stata solo ed esclusivamente Noel Gallagher. Per orgoglio, ma anche per una semplice evoluzione artistica della sua carriera, Noel ha sempre considerato gli Oasis una parentesi chiusa, al contrario di Liam. Soltanto con un cedimento di Noel sarebbe stato possibile rivedere gli Oasis su un palco, e così in effetti è stato.
Cosa può esser stato a far cambiare idea a Noel? La risposta più comune sembra essere quella in cui Noel Gallagher avrebbe bisogno di soldi in vista della spesa legale per il divorzio in corso con la sua ex moglie, ma non c’è nulla di più lontano dalla verità. Fra tour da solisti andati a gonfie vele e le royalties per i pezzi degli Oasis, supporre che i fratelli Gallagher abbiano mancanze di denaro è leggermente fuori dalla realtà. Se rimaniamo su temi ipotetici, la sensazione è che questa reunion sia invece stata programmata da molto tempo, a tal punto da non curarsi troppo se i fratelli Gallagher avessero ricucito o meno il proprio rapporto. L’annuncio del ritorno degli Oasis è avvenuto in uno stile non tanto improvviso quanto freddo, meno spettacolare di quanto ci si potesse aspettare e ricamare. Perfino il photoshoot di Liam e Noel appare quasi finto talmente è spiazzante la visione di loro due insieme – ma su questo possiamo attendere i futuri teaser e documentari riguardante la loro riconciliazione per farci l'abitudine. Se c’è un altro elemento che può rafforzare la tesi di una reunion programmata esso si trova in One Of Us, singolo di Liam Gallagher pubblicato nel 2019: con un videoclip dedicato interamente a suo fratello Noel e alla separazione degli Oasis, il testo della canzone inizia esattamente con queste parole: «Hey kid, did you know? Today sixteen years ago, it was you and I for the last time». Coincidenza vuole che il tour degli Oasis si terrà proprio nell’estate del 2025, sedici anni dopo l’ultima volta in cui Liam e Noel hanno condiviso il palco insieme. E il verso scioglie il proprio enigma con l'assunzione di un senso commovente e profetico.
Ovviamente nessuno all'interno dell'universo Oasis ha ragionato su questa reunion ignorando le ingenti entrate economiche che promette l'evento, ma le circostanze conosciute fino a questo momento ci concedono di eliminare qualsiasi movente puramente economico. È più probabile che entrambi i Gallagher si siano semplicemente resi conto che non sia rimasto molto tempo per far riunire degli Oasis in buona salute, rendendo la questione incentrata sull'ora o mai più.
Liam e Noel Gallagher possono reggere il confronto con le loro versioni di vent'anni fa? Questa è la domanda più corretta che ci si può porre di fronte questa reunion. Nessun uomo è tanto ricco da potersi permettere di ricomprare il passato e questo lo sanno perfino i fratelli Gallagher. Noel ha fatto i conti con la sua età e ha trovato uno stile più congeniale alla sua voce, ormai raffinata e sensibile e sempre più lontana dallo stile grezzo e giovanile dei tempi Oasis. Liam, invece, ha trovato una forma a dir poco smagliante e i tour degli ultimi due anni lo dimostrano a pieno: nonostante non sia più in grado di toccare alcune note acute come in Live Forever e Morning Glory, Liam ha ancora una forza impareggiabile nelle canzoni degli Oasis. Con Noel a mettere una pezza dove deve (e come ha sempre fatto) ci si può aspettare un live vero, autentico e soprattutto ancora di alto livello. La reunion è arrivata al momento giusto, con entrambi i Gallagher all’ultimo apice tecnico delle loro carriere. Non ci resta che aspettare Acquiesce per verificarlo.
Chi ci sarà insieme ai fratelli Gallagher sul palco? Quasi certa la presenza di Bonehead, bassista storico della band dei primi tre dischi e spesso sul palco assieme a Liam durante i suoi tour da solista. Sugli altri ex membri aleggia ancora un grande punto di domanda: alcuni nomi possibili possono essere quello di Andy Bell, fra i membri più influenti della band dal 2000 in poi, oppure Chris Shamrock, già interpellato da Noel con i suoi High Flying Birds. Difficile rivedere Gem Archer assieme a Bonehead dal momento che il primo ha sostituito proprio quest’ultimo nel 1999. Per McCarroll, White e McGuigan invece sembra davvero impossibile pensare di rivederli assieme a Liam e Noel. Potrebbero esserci però alcune piacevoli sorprese come Johnny Marr (che di recente ha rifiutato una reunion con Morrissey) che è molto stretto nel rapporto con Noel Gallagher. Per quanto riguarda le possibili band a supporto il primo nome è ovviamente quello dei Kasabian, storica supporter degli Oasis prima del 2009 e negli ultimi anni con Liam Gallagher, ma se vogliamo sfociare nell'assurdo potremmo pronosticare la presenza dei Blur, o dei Gorillaz – insomma, di Damon Albarn. Sarebbe molto divertente. Quello che è certo è che gli Oasis non presenzieranno come headline del festival di Glastonbury, meglio così: la reunion degli Oasis è qualcosa di troppo grande ma soprattutto troppo pesante da poter distillare in un festival in cui è giusto celebrare anche le altre band e gli altri artisti. Più saggio lasciare ai Gallagher e ai loro fan tutto lo spazio e attenzione necessaria soltanto per loro stessi.
Torneranno in Italia? Quasi certamente torneranno in Europa, ma non adesso. Per il momento il tour del 2025 prevede le date soltanto nel Regno Unito e in Irlanda, mentre per le Americhe e l’Europa si tratta di aspettare almeno fino al 2026. Il terrorismo per acquistare il biglietto è già cominciato e si temono morti e feriti già a partire dai primi down dei server di ticketmaster e gli altri siti – ma chiunque riuscirà a ottenere un biglietto fra il 30 e il 31 agosto 2024 avrà in mano un appuntamento irripetibile con la storia della musica.
Semplice tour o ci sarà qualche nuovo prodotto a firma Oasis? Noel Gallagher è stato visto in alcuni studi musicali di Londra esattamente qualche giorno dopo l’annuncio della reunion con suo fratello. Considerata la portata economica di un prodotto del genere, è stata senz’altro un’idea discussa fra tutte le parti coinvolte nel progetto. Tutto quello che possiamo chiederci è se ne valga davvero la pena sperare in un nuovo disco degli Oasis: oggi le traiettorie artistiche di Liam e Noel non sembrano poter convergere in alcun punto d’interesse e il rischio più concreto è quello di ritrovarsi un disco già obsoleto, vecchio nelle idee e vecchio negli interpreti, in grado solo di suscitare tenerezza più che ogni altra cosa. La reunion dovrebbe proporsi come una celebrazione di ciò che sono stati, non minacciare il mondo di riprendere un percorso discografico già finito degnamente con I'm Outta Time: gli Oasis sono un pezzo di un mondo che non c'è più e qualsiasi pretesa di porsi come nuovo fenomeno di massa risulterebbe fin troppo forzato e macchiettistico. Meglio rimanere nel dare soltanto la possibilità di recuperare quel concerto di Milano 2009 a chi aveva il biglietto ma si è visto gli Oasis separarsi davanti a lui, e per far godere un pezzo di quello che sono stati gli anni ’90 a chi non era ancora nemmeno nato. Se vi par poco...
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.