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Inter Atalanta
, 30 Agosto 2024

Inter-Atalanta 4-0, Considerazioni Sparse


L'Inter domina l'Atalanta grazie a una perla di Barella e a un Thuram incontenibile.

Sei mesi dopo la vittoria che aveva di fatto messo il ghiaccio alla corsa scudetto, l'Inter travolge di nuovo in casa e di nuovo con lo stesso risultato l'Atalanta, che riesce nella difficile impresa di peggiorare la già brutta prestazione dello scorso febbraio. In una partita giocata su livelli altissimi da tutta la squadra, ad impressionare è Marcus Thuram, che si conferma come il miglior giocatore di questo piccolo tratto iniziale di campionato. Per Gasperini, invece, arrivano due settimane fondamentali per raccogliere e mettere insieme i pezzi di una squadra che deve essere costruita e ricostruita.

I primi quindici minuti della gara sono un assolo dei nerazzurri di Milano che sembrano aver ritrovato, nel giro di pochissimi giorni, i ritmi e l'intensità della migliore Inter della scorsa stagione e la splendida volée di Nico Barella semplicemente suggella il miglior inizio possibile per la squadra d'Inzaghi. I padroni di casa sono bravi ad abbassare i ritmi e il baricentro dopo il doppio vantaggio e a concedere più terreno e possesso all'Atalanta senza però mai perdere il controllo della partita per tutto il corso del primo tempo. A fare la differenza è il modo in cui l'Inter riesce a superare la pressione dell'Atalanta in maniera a tratti fin troppo facile: la gestione veloce ed estremamente precisa del fraseggio e delle triangolazioni da parte dei padroni di casa è in grado di portare costanti grattacapi alla porta difesa da Carnesecchi mentre è da segnalare il continuo dinamismo e le proiezioni offensive dei difensori, in particolar modo di Acerbi, che rendono incontenibili le sortite offensive interiste.

L'Inter è brava a aggredire il secondo tempo e a chiudere la pratica con due gol simili dello stesso marcatore, Marcus Thuram. Alla quarta rete stagionale (e alla seconda doppietta in tre partite) il francese è semplicemente il miglior giocatore del campionato in questo momento, non tanto per la fattezza delle due marcature quanto per il modo in cui Tikus riesce a farsi carico della fase offensiva dell'Inter, ad alternare il gioco di sponda al lavoro in copertura, le progressioni irresistibili ai compiti più tradizionali da centravanti in area di rigore. Con Lautaro ancora in evidente ritardo di condizione, un Taremi bisognoso di tempo e di spazio per ingranare e un Arnautovic ancora non pervenuto, Thuram è semplicemente l'uomo giusto al momento giusto per trascinare l'Inter in queste prime giornate.

L'Atalanta vista questa sera a San Siro è francamente troppo brutta per essere vera. Con tutte le attenuanti del caso e considerando in particolare le esigenze di una squadra rivoluzionata e tutta da reinventare, la fase difensiva colabrodo che ha permesso all'Inter di fare il bello e il cattivo tempo è un'importante spia dello stato di una squadra che, per stessa ammissione di Gasperini, ha bisogno di tempo e lavoro. Eppure le due reti subite nel secondo tempo forniscono delle indicazioni importanti su quali elementi non dovrà ripartire la difesa bergamasca, nella speranza che l'inserimento di Kossounou possa avvenire il prima possibile e in modo proficuo.

Se la difesa balla, l'attracco non brilla. Nella fase centrale del primo tempo capitano tra i piedi di Retegui e compagni almeno un paio di grosse occasioni da rete che, se concretizzate, avrebbero potuto radicalmente cambiare il corso della partita. Un'altra importante lezione che l'Atalanta si porta via da San Siro è quella relativa alla necessità di migliorare nella concretizzazione delle azioni offensive, un lavoro che dovrà ricadere in particolare sulle spalle del centravanti della nazionale. Un limite che era già costato caro nella sconfitta contro il Torino e che non fa altro che acquisire ulteriore e fatale importanza alla fine del primo scontro diretto stagionale perso in modo così netto.

  • Classe '99, pugliese come il panzerotto, studia a Bologna e soffre per l'Inter. Ama farneticare di calcio, cinema e musica. Ha sul comodino la foto con Barbero e l'autografo di Mcdonald Mariga.

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