Logo sportellate
fantacalcio stemmi
, 12 Agosto 2024

20 nomi e stemmi in più per le vostre squadre del Fantacalcio


Ebbene sì, l'abbiamo fatto di nuovo.

Siamo di nuovo vicini a Quel Giorno, in cui inciderete a fuoco su un foglio già arricciato dal caldo o sullo schermo di un dispositivo i nomi degli eroi che vi accompagneranno lungo l'agonica e interminabile stagione di Fantacalcio. Sappiamo quanto ci tenete a presentarvi all'asta col vestito migliore, quindi anche quest'anno abbiamo preparato 20 nomi e stemmi in più per le vostre squadre del Fantacalcio. Non tra santi e falsi dei ma in bilico tra il surreale e il delirante, siamo certi vi faranno divertire - no, non siamo certi che vi faranno vincere, non abbiamo poteri magici o profetici.

(Qui trovate il link all'edizione della scorsa estate. Se non bastasse, per gli appassionati di musica&show all'italiana, qui i nostri nomi e stemmi per il FantaSanremo, facilmente riciclabili per il vostro Fantacalcio).

Lugia Varsavia

E se la grotta di Lugia non si trovasse sotto le Isole Vorticose, bensì in qualche angolo nascosto della Polonia? Il Legia Varsavia ricorderà ai più grandicelli le trasferte europee di una volta, quando la Champions League - non Champions Legia - si chiamava ancora Coppa dei Campioni, non c'erano i gironi ma solo una grande fase a eliminazione diretta, si qualificavano solo le vincenti di tutti i campionati europei e i treni arrivavano in orario. Alla carica nostalgica del Legia contrapponiamo il Pokemon leggendario più noto della 2^ generazione, in onore di chi, tornato da scuola, si sedeva davanti alla TV per cantare Oltre i Cieli Dell'Avventura e seguire le avventure di Ash e Pikachu.

Game of Stones

Un salto in avanti, nella nostra dimensione, e uno molto indietro: da Pallet Town al Medioevo fantastico tratteggiato da George R. R. Martin (un bel nome da mediano frangiflutti di Championship) in Game of Thrones. Sul Trono di Spade non siede Jon Snow, come nella locandina originale, bensì un quasi omonimo, che come lui ha compiuto un percorso che l'ha portato a diventare un pretendente credibile al trono e nelle cui vene scorre il medesimo sangue freddo. A vegliare su John Stones c'è la rassicurante ombra di Pep Guardiola, colui che ha trasformato un difensore centrale in un giocatore così totale da sembrare falso, e ora ne osserva commosso l'ascesa.

Borussia Dorgu

Nell'inserirlo, poco meno di un anno fa, tra i calciatori da seguire nella Serie A 2023/24 (non controllate gli altri, vi prego), forse abbiamo corso un po' troppo; ora che nel percorso di crescita il terzino danese - sicuri che sia soltanto un terzino? - ha incontrato il maestro Luca Gotti, sembra però arrivato il momento della definitiva esplosione. Scegliete il Borussia Dorgu se non vi spaventa la concorrenza del pur ottimo Antonino Gallo. Se, come Gotti, credete che Patrick sia "nato per giocare a calcio". Se volete spiazzare i vostri amici con un nome a effetto mentre silenziosamente cancellate il cognome del diciannovenne del Lecce dai loro pizzini del Fantacalcio.

The Life of Pablo (Marì)

Pur dichiaratamente tifoso interista, divenuto tale per colpa/merito della grande passione del figlio, siamo certi che nel cuore di Kanye West ci sia un posto speciale per il difensore del Monza Pablo Marì. Nel volontariamente caotico album The Life of Pablo si mescolano le due (o forse più) anime di Ye, nel nostro omologo stemma ad intersecarsi sono le due realtà vissute dal centrale spagnolo da quando si è trasferito nel nostro paese, ovvero il montuoso Friuli e la Bassa Brianza. Feticcio fantacalcistico di molti grazie alla costanza di rendimento e a qualche fruttuoso stacco di testa, Pablo Marì è il giocatore giusto per diventare il volto del vostro Fantacalcio.

Metal Gear Suning

Probabilmente la squadra con la lore più interessante tra le 20 che vi proponiamo. Che fine ha fatto Steven Zhang? Perché non torna più in Italia? Dov'era nascosto quando, davanti a un anonimo sfondo di camera d'albergo, si univa alle dirette dei calciatori dell'Inter per festeggiare lo scudetto? In questo videogioco, siete chiamati a guidare Solid Steve prima tra i vicoli di Nanchino e poi tra quelli di Milano, nel tentativo di farlo partecipare alla celebrazione della Seconda Stella dei nerazzurri tenutasi al Castello Sforzesco, cercando nel contempo di sfuggire agli scagnozzi di Liquid Oaktree. Nome ideale per i cultori del genere stealth, o per i parenti di Hideo Kojima desiderosi di partecipare a un Fantacalcio occidentale.

Thuram Thuram

I Duran Duran saranno probabilmente più affini ai gusti di papà Lilian che non a quelli dei figli equamente ripartiti tra Torino e Milano, che a Simon Le Bon forse preferiscono (o preferiranno) Salmo Le Bon. Una band storica come quella di Birmingham ben si sposava però con una delle famiglie calcistiche più interessanti del momento. Ah, quello a sinistra con il cappello è Yohann Thuram-Ulien, portiere con una buona carriera snodatasi tra Francia e Belgio, nonché cugino di Lilian. Attualmente è svincolato, ma non ci stupiremmo nel vederlo spuntare a caso in qualche provincia di bassissima Serie A italiana, e conseguentemente nel listone del Fantacalcio.

Chi vuol essere Ridgeciano

Potevamo optare per la canzone di Clementino, invece abbiamo scelto il padre dei telequiz moderni, portato in Italia da Gerry Scotti ben prima che Samuele Longo lo incantasse con le sue magie. Fatta la dovuta premessa, chi non vorrebbe essere Ridgeciano Haps? Una nazionale esotica come il Suriname, luoghi ameni che ne hanno segnato la carriera quali Amsterdam, Alkmaar, Rotterdam, Venezia e Genova, un nome di battesimo indimenticabile, un sorriso smagliante e apparentemente inscalfibile. Se nella vita vorreste solcare la fascia sinistra come lui, al Fantacalcio scegliete Chi Vuol Essere Ridgeciano.

Sesko e Sambia

Metto benzina, Wesley Gasolina
Mi fa impazzire se gioca Masina
Metà slovena, metà transalpina
Illegale come la Cuauhteminha
Principessa della strada
Portami in prestito alla Salernitana
Seh, metti tutto nella Panda
Ti porto via con me insieme a Idrissa Gana

Ah, che follia
Cedere Lallana
Andare via
Via prima di guardar Messi
Non siamo troppo diversi come
Sesko e Sambia, Sesko e Sambia
Come Sesko e Sambia, Sesko e Sambia
Sesko e Sambia, Sesko e Sambia
Non siamo troppo diversi

Harder Bremer Glasner Strömberg

I Daft Punk si sono sciolti tre anni e mezzo fa; un tempo che può sembrarvi infinito o brevissimo, a seconda del vostro gradimento nei confronti del duo elettronico parigino. Su queste pagine abbiamo deciso di rendere omaggio a una delle loro hit, attualissima nonostante abbia abbondantemente superato i vent'anni d'età. Nel nostro stemma trovano posto Gleison Bremer, l'allenatore del Crystal Palace Oliver Glasner e l'indimenticabile bandiera atalantina Glenn Strömberg. Cosa li accomuna? Praticamente nulla, giusto il prefisso Gl- tra nomi e cognomi. Ci sembra sufficiente così.

Panta Leo

Il deus ex machina del Lecce non poteva non avere un personalissimo stemma per il fantacalcio; la lingua latina forse si addice di più a un Lotito qualsiasi che non a un uomo verace come Pantaleo Corvino, ma è comunque utilissima nel restituirne la magnificenza. La mirabolante versione anime è gentilmente offerta dagli amici di Salento Royal, tra gli esponenti di spicco del metaverso calcistico giallorosso che vive sull'Instagram attraverso pagine geniali come la loro. Fate attenzione: una volta addentrati nella tana del Bianconiglio, difficilmente riuscirete a uscirne.

Sesso, Droga e Vagner Love

Già protagonista de "Il Giocatore Random" - associatevi a Sportellate, blink blink, in attesa del prepotente ritorno della rubrica a fine estate -, Vagner Love è il volto perfetto per uno stemma che fa della leggerezza, per non dire dissolutezza, il suo mantra. Appare estremamente naturale il connubio tra una delle espressioni più iconiche del panorama musicale, le cui radici non sono del tutto chiare, e Vagner Silva de Souza, cui è rimasto appiccicato l'appellativo Love dopo esser stato pizzicato con una ragazza in ritiro. Per i fantallenatori più ribelli, ma sempre col sorriso di chi sa di averla fatta grossa e la prende con ironia.

Casa Iemmello

Nel 1990, quando Riccardo Albini dà il via alla febbre del Fantacalcio, creando un gioco basato sul Fantasy Baseball statunitense, Casa Vianello andava già in onda da un paio d'anni. Alle esilaranti gag di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, coppia dall'irripetibile spontaneità, abbiniamo il talento sopraffino di Pietro Iemmello, vera e propria istituzione di B e C. Immaginarlo che litiga con la moglie, mentre cerca di spiegarle l'importanza dei movimenti a svuotare l'area del centravanti nel Catanzaro di Vivarini (lacrimuccia), non è così immediato, ma format televisivi di successo sono nati con basi molto meno solide: perché non provare? Nel frattempo, ci accontentiamo di utilizzarlo come nome per il Fantacalcio.

Tokyo Verdi

L'abbinamento è ovvio, quasi risulta disturbante: perché Simone Verdi s'incastra così naturalmente in mezzo al nuovo stemma del quasi omonimo Tokyo Verdy? Non siamo a conoscenza di partnership tra il Como e il club della capitale giapponese - ci piacerebbe esistessero, non lo neghiamo - ma abbiamo notizie di un fan nipponico che, quando Verdi giocava nel Napoli, arrivò a seguirlo fino in hotel pur di farsi ritrarre in foto assieme a lui. Simone Verdi e Tokyo sono quindi solo all'apparenza lontanissimi, e ci piacciono (e ci fanno comodo) così.

Never Gonna Give You Man

Dennis Man era già a inizio estate tra i più chiacchierati in ottica Fantacalcio; ora che gli amici di Fantacalcio.it hanno deciso di inserirlo tra i centrocampisti, è facile immaginare aste folli per assicurarsene le prestazioni. Non contribuiremo certo noi ad abbassare l'hype per l'esterno rumeno, al quale avevamo già dedicato un approfondimento. Anzi, vi invitiamo a dedicargli il nome della vostra Fantasquadra, la cui chiara ispirazione agli anni '80 fa armoniosamente a pugni con il drip ultramoderno di Man. Al posto di Rick Astley vogliamo immaginare il presidente del Parma Krause, che a gennaio si troverà a respingere offerte plurimilionarie pur di tenere al Tardini la sua (e vostra) stella almeno fino a fine stagione.

Il Grande Legowski

Drugo non è probabilmente il primo soprannome che affibbiereste a Mateusz Legowski. Forse nemmeno il duecentesimo, ma i nostri calembour ci hanno portato fin qui, dobbiamo inventarci qualcosa. Non ci sono casi di omonimia: i Mateusz arrivati nel grande calcio sono pochi, i Legowski ancora meno. Ma i caratteristici occhiali della locandina originale si sposavano troppo bene sia con lo stemma della Salernitana, sia col centrocampista polacco classe 2003. Scegliete questo logo, prima che Legowski lasci l'Italia e i meno romantici si dimentichino di lui.

Ska Macca

Mettiamo subito le mani avanti: lo stemma era pensato e realizzato ben prima che Gianluca, a cui vanno i nostri più sinceri auguri di pronta guarigione, incappasse nella rottura di crociato, menisco e collaterale, dicendo di fatto addio a quasi tutta la stagione 2024/25 prima ancora dell'inizio ufficiale. Quest'anno di certo non lo prenderete al Fantacalcio - o lo farete, fareste bene alla vostra anima e un po' meno alla vostra panchina - ma potete comunque rendergli omaggio dedicandogli il nome della vostra squadra, un nome che unisce l'esuberanza dell'attaccante atalantino alle vibrazioni del genere Ska, sound ideale per uno dei giocatori più elettrizzanti della Serie A.

Dallinga Z

Tanti, tantissimi, ogni anno sempre di più: fantallenatori che vivono il Fantacalcio come farebbero Corvino o Sartori, sempre alla ricerca del talento nascosto, del colpo effetto a prezzo stracciato, del giocatore che parte sottotraccia e pian piano si rivela un campione in grado di orientare le sorti di campionati interi. Proprio a voi, che avete in cuor vostro già deciso di puntare su Thijs Dallinga, è dedicata questa squadra. L'attaccante di Groninga è pronto a scaricare missili nella porta avversaria, un po' come il Grande Mazinga, indimenticato idolo del capolavoro di animazione disegnato dal maestro Go Nagai.

L'Amore ai tempi di Bonera

Quando il Milan era un Piccolo Diavolo è il titolo di un ottimo libro di Sergio Taccone, che racconta la storia rossonera tra il 1980 e il 1987, caratterizzata da due retrocessioni in B e dalla vittoria della Mitropa Cup, "la coppa della vergogna". Il titolo calza a pennello anche per la recente banter era rossonera, dal post scudetto 2010/11 all'arrivo di Stefano Pioli in panchina e il ritorno a Milano di Ibra. In tempi così bui e così poveri di figure di riferimento, Daniele Bonera e la sua fulgida normalità apparivano come un porto sicuro, portatore sano dei valori milanisti; la rassicurante sagoma vi guiderà verso i primi posti in classifica.

Notte prima di Aleesami

Io mi ricordo, Rudi Garcia con la chitarra
E sulla fascia Lameck Banda
Pellegrini alla Roma, Mourinho non lo spezza
Questa coppa è ancora nostra

Ma come fanno le prime punte di 1,90
A farsi trovare libere in area
Le bombe se c'è Frey non fanno male
Però Buongiorno va altrove
Però Buongiorno va altrove

Gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana
Dal Renzo Barbera
Tuo padre sembra Dante e tuo fratello è al Rostov
Stasera al solito posto, la luna sembra Strama
Sarà che non ti cedo, Danjuma in settimana

Maturità, t'avessi preso prima
Non sarei stato al Chievo, durante il fallimento
E il tuo peccato originale come i tuoi terzini americani
Non fermare, ti prego, le mie mani
Sul quel pallone in area
Tanto il Var non ci vede
Siamo in interregionale

Notte prima di Aleesami, notte di Zé Maria
Certo Manenti te lo sei portato via
Notte di Vanja e di Popa con i guantoni in mano
Notte di Genoa alla finestra, ma Duje Cop è ancora nostro
Notte di Gianluca Atzori, di pizze fredde e di Calzona
Notte di Bogni, di coppe e di campioni

Cech Zwolle

Chiudiamo la rassegna col giusto mix di nostalgia, modernità e perfezione geometrica che soddisferà i vostri disturbi ossessivo-compulsivi, propri di ogni appassionato di Fantacalcio. Il caschetto di Petr Cech - ci manca, eccome se ci manca - sembra nato per incastrarsi al centro degli intagli minimali del PEC Zwolle, dove PEC sta per Prins Hendrik Ende Desespereert Nimmer Combinatie e non per Posta Elettronica Certificata. Se invece, come molti, state soffrendo per il destino di Wojciech Szczesny, incrollabile alfiere degli ultimi tribolati anni di Juventus, potete sostituire il portierone ceco con lui, passando agilmente a un Tek Zwolle ugualmente d'impatto.

  • Alex Campanelli, made in Senigallia, insegnante di inglese e di sostegno, scrive e parla di Juventus e di calcio (che spesso son cose diverse) in giro per il web dal 2012. Ha scritto il libro “Espiazione Juve - il quinquennio buio della Signora”.

Ti potrebbe interessare

Le razionali follie dell’Hellas Verona

Adrián Bernabé brilla di luce propria

Quasi gol

La maledizione spezzata

Dallo stesso autore

Juventus-Cagliari 1-1, Considerazioni Sparse

Luna Park Como

Nicolò Rovella è pronto a prendersi la Lazio

Manuale di sopravvivenza al Fantacalcio Mantra

Cinque giocatori da seguire nella Serie A 2024/25

15 gol per innamorarsi della Joya

Quando l'Italia del calcio vinse l'oro alle Olimpiadi

Cosa deve fare la Juventus sul mercato?

Perché agli Europei non si fa la finale 3°/4° posto?

10 dribblatori nella storia dell'Italia

1 2 3 5

Newsletter

pencilcrossmenu