Cosa deve fare l'Hellas Verona sul mercato?
Il mercato gialloblù è, come al solito in tempi recenti, molto movimentato
L'Hellas Verona è un cantiere aperto. A far specie, è che lo è da gennaio. Dopo un mercato invernale surreale e una salvezza miracolosa guidata da Noslin, Suslov e Baroni, l’Hellas deve fare i conti con la realtà: l’unico modo che il club di Maurizio Setti ha per sostentarsi e rimanere competitiva è vendere i pezzi pregiati per fare cassa e comprare giocatori semi-sconosciuti in cerca di future plusvalenze.
Troppo poco spesso si parla delle capacità del DS Sean Sogliano, che raramente ha sbagliato recenti acquisti. Emblematica è stata la gestione di Noslin: venduto Ngonge a gennaio per 18 milioni, l'Hellas Verona ha prelevato l’olandese dal Fortuna Sittard per 3 milioni; dopo soli 6 mesi, la Lazio si è fatta avanti con un'offerta da €17 mln totali (15 la parte fissa, 2 i bonus raggiungibili nel 2024/25). Fondamentale in tal senso è stato Baroni, che dopo un inizio di Serie A difficile è riuscito a compattare l’ambiente e a ottenere una salvezza tanto meritata quanto incredibile.
Proprio le doti da motivatore sono state il movente che ha spinto Lotito a scegliere il tecnico toscano come sostituto di Tudor alla Lazio. Ma questa, come direbbe qualcuno, è un’altra storia.
Il tifo biancoceleste non è ancora entusiasta.
Fare previsioni su quello che sarà il Verona 2024/25 è impresa ardua: se arrivassero offerte importanti per giocatori chiave - Suslov, Montipò e Tchatchoua - la forma dell’organico a disposizione di Zanetti muterebbe nuovamente. Prendiamo dunque la rosa così com’è, tenendo conto di chi ha vissuto il ritiro a Folgaria.
L’allenatore scelto da Setti e Sogliano per salvare nuovamente l’Hellas è Paolo Zanetti: sebbene sia un allenatore giovane che vanta già due esperienze nella massima serie (Venezia ed Empoli), va sottolineato come le stesse non siano state entusiasmanti e si siano entrambe concluse con un esonero. La chiamata che Zanetti ha ricevuto dall’Hellas è importante: difficilmente potrà concedersi ulteriori errori.
Solitamente il tecnico vicentino predilige il 4-2-3-1 o il 4-3-2-1 come moduli base di riferimento; nel precampionato scaligero ha testato maggiormente il primo modulo, motivo per cui partirà da quello l'analisi della rosa.
In porta, qualora non dovessero esserci stravolgimenti, non vi è necessità di rinforzi: Montipò è un ottimo portiere, Perilli e Chiesa completano il reparto. Passando ai centrali, è da capire come i dirigenti si muoveranno: Coppola interessa a Torino e Udinese per sostituire Buongiorno (accasatosi al Napoli) ed eventualmente Bijol; Dawidowicz sembra sul punto di salutare Verona dopo svariate stagioni, il destino di Ceccherini è ancora da definire dopo l’esperienza al Fatih Karagümrük. L’unico sicuro di rimanere è Magnani, ma al momento è difficile proporre nuovi giocatori in questa zona di campo: numericamente è più che coperta, e nessuna trattativa in uscita è in fase avanzata.
Terzino destro e mediana sono ben forniti. In attesa di sapere se l’Everton rilancerà per Tchatchoua dopo il primo abbozzo di trattativa col Rennes, il titolare è proprio il belga, con Faraoni pronto a subentrare. Davanti alla difesa i titolari saranno Duda e Serdar, con Dani Silva prima riserva e Harroui jolly tra l'interno di centrocampo e la trequarti.
Le chiavi del gioco gialloblù saranno affidate inevitabilmente a Suslov, leader tecnico dell'Hellas Verona già in alcuni frangenti della scorsa stagione. La salvezza passerà dai suoi piedi: è il talento più spiccato sul quale Zanetti può contare, e se dovesse essere venduto (e non rimpiazzato a dovere) l'Hellas Verona farà estrema fatica a confermarsi in Serie A. Qualora dovesse non giocare alcune gare, Cissè e Harroui saranno disponibili a farlo rifiatare.
In attacco, invece, il Verona ha deciso di puntare su due scommesse: Mosquera e Livramento. Nessuno dei due ha mai giocato in uno dei top 5 campionati europei, difficile prevedere il loro rendimento. Attualmente il titolare sembra Mosquera, ma all’inizio è prevedibile un'alternanza per decretare chi dovrà partire dal 1'. Sarà interessante capire se il colombiano e il capoverdiano avranno la stoffa per fare il grande salto.
Cosa manca, dunque, a questo Hellas Verona? La risposta è - alla luce di come stanno le cose al momento in cui l'articolo è stato editato - un terzino di sinistra di riserva e due ali offensive, una per fascia.
Terzino sinistro
In questa sessione estiva è già stato acquistato il sostituto di Cabal, accasatosi alla Juventus dopo la sfida di mercato con l’Inter. Ad occupare la corsia sarà Martin Frese: l’esterno danese è un nome intrigante che peserà poco sul bilancio gialloblù, essendo stato prelevato a parametro zero dal Nordsjaelland. Per il momento è lui il titolare, ma non si può non ignorare il fatto che potrebbe necessitare di un periodo di ambientamento prima di rendere al meglio. Da sottolineare come Centonze non sia stato riscattato: un'alternativa a Frese manca anche solo a livello numerico. Avrebbe senso acquistare un giocatore che ha già militato in Serie A? Crediamo di sì.
Nicola Murru - svincolato
Il profilo con più esperienza e che costa meno di tutti. Svincolatosi dalla Sampdoria, l’ex capitano blucerchiato vanta più di 200 presenze in A: il giocatore perfetto per integrare gradualmente Frese. Usato sicuro, ottimo rapporto qualità/prezzo, non ancora troppo in là con l’età (30 anni a dicembre), può garantire una quindicina di prestazioni di qualità a stagione: sarebbe un acquisto intelligente, considerando l'assenza di esborso per il cartellino.
Nell'ultima Serie B è stato molto solido in quanto ha fermato il 72,2% dei dribblatori che lo hanno puntato (via FBref). Un fattore che potrebbe tornare utile a una squadra che lotterà per non retrocedere. Una pecca è però la fragilità fisica: attualmente Murru sta smaltendo l’ultimo infortunio muscolare, e nel corso della passata stagione ne ha rimediati altri tre. Quando un giocatore ha l’infortunio muscolare facile non è mai un buon segno e la dirigenza dell'Hellas Verona non può non tenere conto di tale fattore.
Liberato Cacace - Empoli
Giocatore non titolarissimo di una concorrente alla salvezza (Empoli), sarebbe un’ottima occasione per indebolirla. Rientra perfettamente nei parametri della filosofia gialloblù sui giocatori giovani, e il contratto in scadenza nel 2025 abbasserebbe ulteriormente la cifra che i toscani chiederebbero. Il neozelanese è in Serie A da tre anni, conosce il nostro campionato e, come Murru, potrebbe agevolare Frese nel suo ambientamento in Italia.
Sarebbe un’operazione interessante: le prime partite le giocherebbe il terzino attualmente all’Empoli e, col passare del tempo, Zanetti andrebbe a scegliere chi schierare da titolare. Cacace è terzino affidabile nell’uno contro uno (contrasta il 62,2% dei dribblatori), potrebbe rappresentare per l'Hellas Verona l’ennesimo colpo dal quale trarre, in futuro, una plusvalenza.
Esterno destro
Al momento, l’unico esterno destro di ruolo attualmente presente in rosa è Tavsan. Con Noslin che è partito direzione Lazio, Kallon rientrato dal prestito ma nuovamente in uscita e il solo Tavsan arruolabile, questa zona di campo va necessariamente rinforzata. Essere più coperti ed aggiungere imprevedibilità è una prerogativa se l’obiettivo è salvarsi. Che nomi può monitorare il Verona per rinforzare il proprio reparto offensivo?
Issiaka Kamate - Inter
Giocatore suggestivo ma meno pronto per lottare nelle zone basse della classifica. L’esterno dell’Inter ha fatto un percorso interessante: partito come mezz’ala, ha ampliato il raggio d’azione spostandosi sull’esterno per sfruttare maggiormente le sue caratteristiche principali: la creatività e il dribbling.
Il suo ruolo è ormai l’esterno nel 4-2-3-1, ma all'occorrenza è schierabile come trequartista e come interno di centrocampo nel 4-3-2-1, con quest’ultima opzione percorribile in situazioni di svantaggio. Rapido ed esplosivo nel dribbling, da quando è stato dirottato sull’esterno ha raccolto un ottimo bottino. In 33 partite con la Primavera nerazzurra ha segnato 12 gol e messo a referto 6 assist: un giocatore da far crescere con calma e senza pressione, ma - qualora le alternative scarseggiassero - va tenuto in considerazione. Intanto, Sogliano lo monitora.
Interessante.
Junior Messias - Genoa
Il giocatore che meno ha bisogno di presentazioni. L’esterno del Genoa ha segnato 1 solo gol nel 2023/24: andando in scadenza, il suo prezzo è molto al ribasso. Non rientra tra i parametri che cerca Sogliano, ma un giocatore d’esperienza in una rosa che ha bisogno di certezze lì davanti tornerebbe senz’altro utile. Messias darebbe all'Hellas Verona qualità in fase di possesso e quantità quando c’è da difendere, risultando un calciatore importante sul quale fare affidamento.
L’Hellas Verona è una delle squadre più giovani della Serie A (5° per età media più bassa, 24,3 anni): un giocatore che conosce il campionato italiano e d’esperienza come lui fa comodo. Unico nodo: il Genoa lo ha riscattato a gennaio, non è scontato che i rossoblù siano disposti a cederlo già adesso. Con la giusta offerta, e la scadenza del contratto incombente, si potrebbero convincere i rossoblù.
Esterno sinistro
L’emergenza è meno grave rispetto all’altra fascia. Qui ci sono già in rosa Lazovic e Braaf: il primo, il capitano, è reduce da una stagione incostante sul piano fisico, mentre il secondo è appena rientrato da un prestito al Fortuna Sittard dove ha giocato solo 6 partite. Anche Mitrovic, impiegabile in quella zona di campo, non ha dimostrato la necessaria affidabilità nel lungo periodo. Questi fattori fanno pensare che un acquisto tornerebbe utile, per non affidarsi solamente alla fragilità fisica di Lazovic e a Braaf e Mitrovic, non ancora pronti per essere titolari in Serie A.
Emil Ceide - Sassuolo
L’esterno del Sassuolo è un’occasione interessante. I neroverdi, nonostante la retrocessione, dispongono di un organico di tutto rispetto, con giocatori intriganti che possono fare al caso del Verona. Emil Ceide è uno di questi: in linea con la filosofia societaria per quanto riguarda l’età, i gialloblù possono rappresentare per il norvegese un’ottima vetrina.
L'esperienza in Emilia è stata più di bassi che di alti, ragion per cui il suo prezzo non è alle stelle. Giocatore veloce, dinamico e capace nel dribbling, fornirebbe a Zanetti delle caratteristiche che scarseggiano nel Verona attuale. L’unico capace di creare la superiorità numerica è Suslov: per non rendere la manovra troppo leggibile e/o trasformarla in una sorta di palla a Tomas e s’abbracciamo, è fondamentale acquistare un giocatore come Ceide. Il 30 maggio proprio l’esterno neroverde ha espresso a chiare lettere il proprio malcontento tra le fila degli emiliani: perché non accontentarlo?
Ceide, al Verona, potrebbe rilanciarsi.
Yann Karamoh - Torino
L’ex Inter è un giocatore simile ad Emil Ceide. Esterno destro che punta gli avversari rientrando sul destro, non si è mai imposto da quando è in Italia, nemmeno nell'ultima esperienza al Torino. Acquistato dai nerazzurri di Milano nel 2017 come un talento di prospettiva per la rosa di Spalletti - da inserire per far rifiatare Perisic -, Karamoh ha segnato 1 solo gol in nerazzurro (molto bello, contro il Bologna). Passato al Parma e successivamente al Torino, Karamoh ha 26 anni e raramente dimostrato ciò che poteva diventare. Non si tratta di un talento generazionale, ma qualche colpo ce lo aveva.
Perché l'Hellas Verona, maestro nel lanciare (e nel rilanciare) giocatori, non può pensare di strappare a una cifra molto contenuta l’ivoriano, che va in scadenza nel 2025? La sua velocità e i suoi dribbling potrebbero infiammare l'Hellas Verona nella corsa alla salvezza: Zanetti stesso è consapevole del fatto che le ali che ha al momento il Verona non possono bastare.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.