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Monza
, 29 Luglio 2024

Cosa deve fare il Monza sul mercato?


Addii da rimpiazzare, giovani su cui investire, vecchi alunni da promuovere e occasioni da Gallianizzare.

"Abbiamo scelto Alessandro Nesta perché dopo attente analisi abbiamo capito che è l'allenatore più simile a Raffaele Palladino": queste le parole di Adriano Galliani nella conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico del Monza. Una scelta di continuità, confermata poco dopo dallo stesso AD: "Penso che se una squadra non vuole cambiare decine di giocatori e ha fatto bene con una struttura e una filosofia chiara, debba proseguire con un allenatore che abbia lo stesso credo calcistico".

Nelle parole di Galliani ritroviamo tutto il progetto Monza, che non vuole rischiare di rompere quell'incantesimo che gli ha permesso di raggiungere un 11° e un 12° posto alle prime due stagioni della storia biancorossa in Serie A.

Senza contare Palladino però - per chi scrive è il vero artefice delle glorie dei brianzoli - il Monza ha perso dalla stagione scorsa Di Gregorio, giocatori in prestito come Zerbin e Valentìn Carboni, e ha da poco salutato anche Andrea Colpani, a mani basse il giocatore dal tasso tecnico più elevato. Per quanto la volontà sia quella di mettere mano il meno possibile alla squadra, un intervento sul mercato è quantomeno necessario per coprire le voragini lasciate dagli addii di lusso che la società non ha potuto evitare.

Prima di fare qualsiasi nome e individuare qualsiasi profilo che il Monza dovrebbe inseguire di qui al 30 agosto, vediamo velocemente su chi potrà già contare Nesta, ammesso che il sistema di gioco utilizzato ricalcherà il 3-4-2-1 di stampo Palladiniano. Il sostituto di Di Gregorio è stato individuato in Keylor Navas, arrivato a sorpresa dopo che il Monza sembrava aver chiuso per Gollini; la linea a tre guidata da Pablo Marí, con al fianco Carboni e Izzo, dà sufficienti garanzie; a galleggiare tra il centrocampo e la trequarti c'è capitan Pessina, insieme a Gagliardini e a un Warren Bondo che negli ultimi mesi della passata stagione è migliorato notevolmente.

In attacco Milan Djuric assicura gol e allo stesso tempo aiuto; non sono da sottovalutare i ritorni di Samuele Vignato, Daniel Maldini - in attesa dell'ufficialità, si tratterebbe di un passaggio stavolta definitivo - e Gianluca Caprari, quest'ultimo assente quasi per tutta la durata della scorsa stagione. C'è poi il jolly Dany Mota, impiegabile sia da punta sia da trequartista. Da valutare il futuro di Andrea Petagna, molto presente nelle amichevoli precampionato ma che non è mai riuscito a lasciare il segno in Brianza.

Chi e cosa serve ancora al Monza di Nesta?

Esterno (sinistro o destro)

La situazione esterni in casa Monza è complicata. A sinistra c'è solo Kyriakopoulos, che nella scorsa Serie A è stato il più utilizzato senza mai convincere a pieno. A destra sarebbero addirittura tre: Birindelli, Pedro Pereira e Patrick Ciurria, che ha saltato l'ultima parte per un infortunio al menisco e che ha vissuto un'annata peggiore rispetto alla precedente (6 gol e 6 assist nel 2022/23). Il sinistro di quest'ultimo ci fa immaginare che Nesta possa spostarlo a sinistra per avere due esterni per fascia, ma a questo punto sarebbe da rinforzare la catena di destra, con un giocatore che possa garantire affidabilità oltre Birindelli.

Se invece il Monza dovesse optare per un esterno sinistro, Ciurria rimarrebbe a destra a giocarsi le sue chance con Birindelli, vista anche la possibile partenza di Pedro Pereira. A Nesta serve un esterno a tutta fascia, senza preoccuparsi troppo di quale sia il suo lato forte.

Francesco Gelli - Frosinone

"Ha trovato il suo io calcistico nella polivalenza; a prescindere dalla posizione, garantisce pulizia nella gestione del possesso e abnegazione senza palla", scriveva di lui Giovanni Fasano. Noi lo proponiamo tra i centrocampisti, ma Gelli potrebbe essere inserito in quasi tutti i ruoli che servono al Monza. A Frosinone ha giocato trequartista, mezzala, ala offensiva e ovviamente anche esterno, portando sempre a casa la prestazione.

Le caratteristiche fisiche non sono quelle di un laterale gasperiniano, ma la struttura organizzata del Monza che abbiamo imparato a conoscere nelle ultime due stagioni potrebbe esaltarne le qualità tattiche e di ordine in campo, rendendolo un jolly iper-funzionale alla causa biancorossa.

Filippo Terracciano - Milan

Capire cosa abbia in mente il Milan con Terracciano è difficile. Dal suo arrivo in rossonero, l'ex capitano dell'Hellas Verona ha giocato solo 75', oscurato da Calabria e Florenzi. L'età è ancora dalla sua, ma l'impressione è che quest'anno le cose rimarranno invariate: Terracciano rischia di passare un'intera stagione a guardare altri giocare.

Il prestito in una medio-piccola di Serie A potrebbe fare contenti tutti: il Milan, che permette a un 2003 di giocare e crescere altrove, senza parcheggiarlo in panchina; ovviamente il Monza, che si assicura un calciatore dalle spiccate doti atletiche e difensive, in grado di giocare sia da terzino che da esterno, giovane ma allo stesso tempo con alle spalle un buon bagaglio di esperienza. A Monza Terracciano avrebbe tutte le carte per fare il titolare a destra, ritrovando anche il vecchio compagno Milan Djuric, andato via dall'Hellas insieme a lui nella scorsa sessione invernale. I rapporti tra Monza e Milan sono ottimi: perché non farsi un altro favore reciproco?

Edoardo Pieragnolo - Sassuolo

E se Nesta spingesse per qualcuno che già conosce? Sotto la sua guida, Pieragnolo ha segnato 4 gol e fornito altrettanti assist, giocando da esterno sinistro nel 3-4-2-1 della Reggiana. Il 2003 è meno pulito tecnicamente rispetto a Kyriakopoulos ma garantisce più spinta offensiva: nella scorsa stagione in Serie B è rientrato nel 98 percentile per xG creati esclusi i rigori rispetto ai pari ruolo di Serie B. Ora è tornato al Sassuolo dal prestito, ma il salto in Serie A, per di più ritrovando il vecchio allenatore della Reggiana, non lo disdegnerebbe.

Centrocampista centrale

Con Pessina che può fungere da trequartista, gli effettivi centrocampisti a disposizione di Nesta sono Gagliardini e Bondo, con Machín più indietro nelle gerarchie. Il Monza necessita quindi uno o più centrocampisti, per avere più soluzioni e poter alternare gli interpreti. Il ritorno quasi certo di Sensi in biancorosso non cambia le carte in tavola: il numero ideale di innesti in quella zona di campo era fin dall'inizio superiore, e l'ex Inter non può garantire continuità per tutto l'arco della stagione, come conferma lo storico di infortuni, anche durante l'annata già vissuta a Monza. Ecco quattro centrocampisti che, per una ragione o per l'altra, potrebbero fare al caso di Nesta.

Tommaso Pobega - Milan

Il primo nome arriva ancora una volta dal Milan, dove difficilmente Pobega riuscirà a trovare spazio nella stagione imminente. Ripetiamo il discorso di Terracciano: un prestito che non scontenta nessuno, col Milan che libera spazio e il Monza che si assicura un giocatore che, tolto Gagliardini, manca.

Rispetto all'ex Atalanta e Inter, il rossonero è meno pulito tecnicamente e può essere meno coinvolto in fase di possesso, ma ha statistiche simili per quanto riguarda la fase difensiva ed è nettamente più pericoloso in area di rigore: nel Torino 2021/22 - non un'era geologica fa - ha chiuso con 4 gol e 3 assist all'attivo.

Il nativo di Trieste potrebbe essere destinato all'Udinese, inserito all'interno dell'affare che regalerebbe Samardzic al Milan, ma in questi mesi abbiamo imparato quanto il serbo sia complicato da trattare. Nel caso la trattativa fallisse allora, le porte della Brianza sono sempre aperte.

Daniel Boloca - Sassuolo

Nella prima parte della scorsa stagione, siamo stati incantati dalla facilità con cui Boloca giocava al suo esordio in Serie A. Il centrocampista del Sassuolo è stato tra i migliori per percentuale di passaggi riusciti (90%) e sopra la media per quanto riguarda i dribbling andati a buon fine (1.25/90'). A stupire di più, però, era la trasmissione di un'esperienza in realtà assente nel bagaglio della carriera del romeno di Chieri.

Lo scorso 8 dicembre Lorenza Suriano ne parlava così: "Boloca è uomo che si nota poco ma è un moto perpetuo: il suo passing game è intelligente e preciso, e anche in fase difensiva è ormai più che affidabile. Il Boloca che vediamo ora è baluardo e direttore d'orchestra in mezzo al campo". Riportarlo in Serie A dopo la retrocessione del Sassuolo sarebbe cosa buona e giusta. E se fosse il Monza a prendersi l'onere (e l'onore) dell'incarico?

Luca Lipani - Sassuolo

Il capitano dell'Italia U19 è un altro dei possibili acquisti provenienti dai neroverdi retrocessi in B. Nella scorsa Serie A lo abbiamo visto a singhiozzo, partito solo in 5 occasioni nell'undici titolare e in un contesto troppo disfunzionale per essere considerato già affidabile nella massima serie. Il ritorno in Serie B del Sassuolo potrebbe essere una buona occasione per il 2005 per ritagliarsi spazio e mettersi in mostra; al contrario, potrebbe essere un'occasione per le squadre di Serie A per strapparlo al suo proprietario.

Lipani è dotato di grande fisicità e ottime qualità balistiche. Nonostante venga impiegato spesso come vertice basso nel centrocampo a tre, sa inserirsi con ottimo tempismo in area di rigore ed è efficace anche in veste di stopper difensivo. Con la partenza di Di Gregorio e Colpani, il Monza dovrebbe puntare su ragazzi giovani per ottenere plusvalenze in futuro, e Lipani è senza dubbio un investimento a basso rischio, visto il talento fuori discussione. L'unico ostacolo è convincere il Sassuolo a privarsene: dopo un investimento da €3 mln + bonus, gli emiliani potrebbero essere convinti da un prestito con diritto/obbligo di riscatto in caso di salvezza di Nesta e soci?

Alessandro Bianco - Fiorentina

L'ultimo nome, come per l'esterno, arriva direttamente dalla Reggiana. Nella passata Serie B, Nesta ha affidato a Bianco le chiavi del centrocampo, schierandolo da titolare 34 volte. Il classe 2002 di proprietà della Fiorentina è un ottimo palleggiatore, con statistiche in fase di possesso che lo proiettano tra i migliori della scorsa Serie B.

Il suo arrivo in Brianza permetterebbe a Nesta di rinunciare più serenamente a Pessina nei due di centrocampo, schierando l'ex Atalanta più avanzato. L'anno scorso, quando Palladino spostava Pessina nei trequartisti, il Monza mancava di fluidità e faticava molto nell'uscita dal pressing. L'arrivo di Sensi ha probabilmente alla base la stessa motivazione, ma un interprete in più come Bianco farebbe al caso del Monza. Nella Fiorentina rischia di non avere spazio: chissà che Palladino non possa concedere uno dei talenti in sovrabbondanza proprio alla sua ex squadra.

La bellissima rete di Bianco contro il Bari

Trequartista

Nesta dovrà gestire il vuoto pesante lasciato da Andrea Colpani, vero trascinatore del Monza nella prima parte della scorsa Serie A e ora alla Fiorentina del padre putativo Palladino. I ritorni di Caprari e Vignato sono sì una boccata d'aria fresca, e il club si è già mosso con gli acquisti a titolo definitivo di Omari Forson e soprattutto Daniel Maldini, che torna a Monza dopo una parentesi in notevole crescendo in prestito: numericamente il reparto sarebbe già a posto, considerando i possibili adattamenti di Pessina e Ciurria, ma se ce ne fosse l'occasione, un trequartista in più non guasterebbe. Tre ipotetici affari, complicati ma allo stesso tempo eccitanti.

Joaquín Correa - Inter

L'argentino ex Lazio è in un periodo buio della carriera. L'esordio all'Inter di tre anni fa contro il Verona aveva fatto sognare tutti, ma col tempo Correa si è sgonfiato, finendo ceduto in prestito al Marsiglia con la speranza che si tramutasse in un passaggio definitivo. Dopo una stagione in Francia da 0 gol in 19 presenze totali, il tanto atteso riscatto non è arrivato.

L'Inter ha bisogno di liberarsene per fare spazio, e Correa ha bisogno di andare via dall'Inter per rilanciarsi. Al Tucu serve una squadra dove giocare senza pressione, con ambizioni contenute e dove esprimersi in serenità. Vederlo in Arabia Saudita sarebbe deprimente, e allora perché non al Monza? In quel ruolo, i biancorossi hanno i numeri e gli interpreti tali da non dipendere dalle prestazioni dell'argentino, potendo permettersi quindi di scommetterci su. Nonostante i dubbi sorti dal punto di vista tecnico siano più che legittimi, l'ostacolo principale per Joaquín Correa è solo e unicamente la testa; una volta sbloccata, le potenzialità per lasciare il segno ci sono tutte.

E se ancora se ne è parlato poco, è perché il Condor è animale che opera in silenzio...

L'ultimo grande Correa

Tommaso Baldanzi - Roma

Vedere Baldanzi vestire la maglia biancorossa è altamente improbabile, ma a nostro avviso un prestito secco potrebbe essere utile sia per la Roma che per il Monza. I giallorossi hanno sostanzialmente chiuso Matias Soulé - non ancora ufficiale al momento della chiusura del pezzo -, che insieme a Paulo Dybala ed Enzo Lé Feé potrebbe togliere spazio e minuti al 2003 arrivato da Empoli. L'intenzione della Roma, a dire il vero, è quella di puntarci già da ora - visto l'impegno in tre competizioni -, ma al Monza una maglia da titolare sarebbe più semplice da raggiungere.

Nello scacchiere di Nesta, Baldanzi andrebbe a occupare il posto libero lasciato da Colpani, godendo di grande libertà e ampio raggio d'azione. Sarebbe poi l'unico mancino in quel ruolo insieme a Omari Forson, che rappresenta un'incognita e dal quale nessuno si aspetta un impiego costante sin dall'inizio. L'assenza di un trequartista mancino con esperienza in A richiede a Nesta di trovare un altro uomo che faccia da ponte tra il centrocampo e l'attacco, e Baldanzi potrebbe essere il profilo ideale - Roma e Daniele De Rossi permettendo.

Antonín Barák - Fiorentina

Alla voce Giocatori da rilanciare, Barak è un nome interessante - ammesso che non sia proprio Palladino a farlo, dandogli nuova linfa in quel di Firenze. Il Monza potrebbe essere una destinazione valida per il ceco, in una città meno ambiziosa rispetto al capoluogo toscano e in un sistema di gioco che dovrebbe esaltarne al massimo le qualità in possesso palla e in inserimento, oltre che l'innata confidenza con il gol. C'è poi la questione piede preferito, che lo renderebbe, come nel caso di Baldanzi, la prima soluzione sulla trequarti di destra.

E se al Monza Barák tornasse quello delle due stagioni all'Hellas Verona, rispettivamente con 7 e 11 gol stagionali?

Attaccante

L'ultimo innesto riguarda l'attaccante. Non perché il Monza abbia bisogno di un titolare: per una squadra che punta alla salvezza, l'esperienza di Djuric è una garanzia. La squadra di Nesta, però, considerando il futuro di Petagna - che con la piazza ha da sempre avuto un rapporto conflittuale - risulta particolarmente corta, con il solo Dany Mota a rappresentare un'alternativa valida. Il rientro dal prestito di Colombo obbliga i biancorossi a intervenire sul mercato per mettere a disposizione dell'allenatore almeno un altro attaccante, sia esso simile a Djuric o completamente diverso, per arricchire ancora di più il ventaglio di soluzioni.

Andrea Pinamonti - Sassuolo

Senza dubbio il più prezioso, contestualmente il più improbabile. In un Sassuolo disastroso, Pinamonti ha chiuso la stagione in doppia cifra (11 gol), diventando l'unico punto di riferimento offensivo in una squadra senza certezze. I progetti neroverdi di risalita rapida nella massima serie lo tratterranno probabilmente al Mapei Stadium, ma ciò che è certo è che il '99 meriterebbe sempre la Serie A.

A Monza arriverebbe per fare il titolare in una squadra ben più strutturata rispetto al Sassuolo 2023/24, dove può mettere a disposizione un potenziale realizzativo superiore a quello di Djuric senza farlo troppo rimpiangere quando si tratta di aiutare i compagni a salire.

Cresciuto nelle giovanili dell'Inter, chissà che il suo futuro non possa essere a pochi chilometri da quello che fu il suo passato. Il prezzo del cartellino e la volontà del Sassuolo sembrano ostacoli complicati da superare, ma Adriano Galliani ci ha abituato a imprese di gran lunga più impegnative del portare l'Arciere di Cles all'U-Power Stadium.

Pietro Pellegri - Torino

La parabola non è stata certamente quella che ci saremmo aspettati nei giorni dell'esordio di Pellegri Serie A. Se non ve lo ricordate, l'ex attaccante del Genoa è ancora oggi il giocatore più giovane ad aver segnato una doppietta nel nostro campionato, superando una leggenda come Silvio Piola. Che ci crediate o no, sono passati 7 anni (7!) da quel Genoa-Lazio: nella stagione appena trascorsa Pellegri ha segnato 1 gol in 24 partite con il Torino, passando, prima di vestire la maglia granata, anche per Monaco e Milan.

Difficilmente il 2001 rientrerà nei piani di Vanoli: per il Monza si prospetta l'occasione di un attaccante low cost da affiancare a quelli già presenti in rosa, senza grosse pretese per un posto da titolare e con tutto da guadagnare, dopo stagioni tutt'altro che esaltanti.

L'attuale attaccante del Torino costituirebbe un valido sostituto di Djuric: le doti in protezione del pallone (96° percentile per calci di punizione guadagnati tra gli attaccanti dell'ultima Serie A, parametrato sui 90') e l'attitudine alla lotta lo rendono una buona soluzione anche a partita in corso. Ultimo motivo per cui sarebbe un acquisto intelligente: nonostante i sette anni dalla sua precocissima doppietta, il ragazzo ha ancora 23 anni.

Il secondo gol di Pellegri in Genoa Lazio 2017/2018

Janis Antiste - Sassuolo

Rispettando il leitmotiv, chiudiamo con un attaccante della Reggiana - che, altrettanto per cambiare, è di proprietà del Sassuolo. La scorsa stagione Nesta ha impiegato Antiste come seconda punta ma anche ala destra: a Monza il francese potrebbe essere schierato anche trequartista di destra, giocando in ampiezza e muovendosi tra le linee, lasciando a Caprari o chi per lui i compiti in fase di possesso.

Con Antiste, il Monza si assicurerebbe un giovane in grado di ricoprire quasi tutti i ruoli del pacchetto offensivo e un'arma molto pericolosa da giocarsi nei finali di partita, sfruttando le qualità tecniche e le doti atletiche.

Un profilo decisamente più simile a quello di Dany Mota, che completerebbe il reparto offensivo permettendo a Nesta di sperimentare e mettere mano alla squadra anche a partita in corso, e aggiungendo ancor più fluidità a una squadra con interpreti già molto versatili.

Un flash dall'esperienza maturata da Antiste in Serie A

  • Classe 2003. Ama i talenti inespressi e i giocatori ipertecnici. Ora studia Comunicazione e Società.

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