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Italvolley
, 26 Luglio 2024

Italvolley e il tabù Olimpiadi


Parigi promette un percorso esaltante per l'Italia del volley, sia femminile che maschile

Parigi 2024 sarà la prima Olimpiade in cui il numero di partecipanti di sesso femminile rappresenterà il 50% del totale. A Barcellona 1992 le atlete erano il 28% del totale; nel 1900, proprio nella capitale francese, erano addirittura un minuscolo, 2,2%. Se esiste uno sport praticato e seguito nel mondo con percentuali simili a quelle che si vedranno rappresentate in Francia, è proprio il volley.

L'appeal della pallavolo, in Italia come nel mondo, stia crescendo a dismisura: è una disciplina in cui le differenze di genere non solo non vengono negate, ma anzi vengono riconosciute dal regolamento stesso (es. differenza di altezza della rete), e di conseguenza valorizzate, facendo sì che sia aperta a tutt* per inclinazioni atletiche e fisiche. Il boom del volley si deve proprio a questa vocazione unisex: è molto raro vedere uno sport di squadra seguito in egual misura nella sua versione maschile e femminile (basket e calcio, per riferirsi ai due principali riferimenti in ambito italiano, sono lontanissimi).

Nell'edizione XXIII delle Olimpiadi, il volley è pronto a soddisfare sul taraflex tutto questo hype: all’Arena Sud dell’Expo di Versailles si sfideranno le migliori 12 squadre al mondo, e alcune nazionali possono presentare ambizioni di medaglia in entrambi i tornei. La maggior parte delle favorite, difatti, lo è sia al maschile sia al femminile, tranne rare eccezioni.

La location del torneo olimpico

Una di queste è proprio la Francia: se al maschile presenta i campioni in carica di Tokyo, ha molte meno chances di giocarsi la medaglia con le sue atlete. Al contrario, Cina e Turchia sono tanto competitive al femminile da sognare il podio, mentre non risultano nemmeno tra le qualificate al maschile.

Tolte queste situazioni particolari, si mostra in tutta la sua evidenza che, dove la tradizione del volley è forte, entrambe le compagini rientrano tra le favorite alla medaglia: Serbia, Brasile, USA, Giappone, Polonia e... non lo diciamo, tenendo le dita incrociate. Anche la formula è uguale per entrambi i generi: 12 squadre divise in 3 gironi da 4, accesso ai quarti di finale per le prime due di ogni gruppo e le due migliori terze. Da lì, vinca il migliore.

Dove vedere le Olimpiadi di Volley:

  • Eurosport 1 e 2 (canali 210 e 211);
  • Sky: gli abbonati avranno accesso a 7 canali tematici (dal 251 al 257);
  • Streaming per abbonati: Dazn, Discovery +, Now TV;
  • Streaming gratuito: Rai Play, Rai Play Sport 1, 2, 3 (palinsesti da definire)

Volley maschile

La favorita assoluta, senza se e senza ma, è la Polonia: il movimento pallavolistico polacco ha numeri mostruosi, il volley è primo sport nazionale, investimenti e seguito sono enormi. La nazionale, con la superstar Leon e altri campionissimi come Semeniuk e Kurek, è il traino perfetto: i polacchi sono campioni europei in carica, dove in finale hanno sconfitto gli Azzurri.

L'Italia di Fefè De Giorgi, da campione del mondo in carica, non può certo sfuggire dalle aspettative. Nelle ultime competizioni è sempre arrivata in fondo, ma ora incontrerà la Polonia già nel girone. E non è tutto: il sorteggio ha estratto, nello stesso raggruppamento, anche il Brasile, una banda di veterani (Lucarelli e Leal su tutti) temibilissima guidata da Bruninho, che all’ultima Olimpiade non si accontenterà di fare la comparsa e, se in giornata, può battere chiunque.

Un gruppo estremamente ostico, al contrario di quelli che la Dea Bendata ha riservato a Usa e Francia, le altre due favorite per titolo e medaglie: al di fuori di queste, si candidano come outsider Serbia, Argentina e Slovenia, ma sembrano molto lontane dal podio.

I potenziali protagonisti individuali sono chiari: già detto di Bruno, tra i migliori registi ci sono anche il nostro Simone Giannelli, Luciano De Cecco (ARG) e Micah Christenson (USA). Tra gli attaccanti sarà l’ultima occasione per Matt Anderson (USA) e per Monsieur Magique Earvin Ngapeth (FRA), oltre che per le vecchie volpi verdeoro.

A proposito di talento, segnaliamo il nostro Michieletto ed il funambolico giapponese Ishikawa, i polacchi Bednorz e Śliwka, la promessa slovena Možič: la sensazione è che il livello tecnico si sia di nuovo innalzato, dopo anni di strapotere esclusivamente fisico, e questo non potrà che render i giochi più divertenti.

Gironi

GIRONE A: Francia, Slovenia, Canada, Serbia;

GIRONE B: Polonia, Italia, Brasile, Egitto;

GIRONE C: Giappone, USA, Argentina, Germania;

Date

Fase a gironi: dal 27 luglio al 3 agosto

Quarti di finale: 5 agosto

Semifinali: 7 agosto

Finale per il bronzo: 9 agosto (ore 17.15)

Finale: 10 agosto (ore 13)

A Tokyo era finita così

Volley femminile

L’avvertimento principale è non ascoltate i bookmakers: l'Italia, secondo gli scommettitori, è la meno quotata per la medaglia più pregiata.

Al di là delle scaramanzie, il pronostico non tiene conto di alcuni fattori; l'Italia è una nazionale che fino a pochi mesi fa versava in condizioni disastrose, senza un CT e con seri problemi ad acciuffare il pass olimpico: con l’arrivo di Julio Velasco, l’appianamento dei conflitti interni, la vittoria in VNL e una consapevolezza ritrovata, non possiamo negare che la nazionale abbia talento, ma dobbiamo anche essere realisti. La corsa alla medaglia, al di là del metallo, sarà ricca di insidie, prima di tutto per le peripezie con cui a questa Olimpiade siamo arrivati.

Molte sono le nazionali che possono giocarsi chances importanti di medaglia: nel girone troviamo subito la Turchia di Daniele Santarelli, cannibale di titoli nell’estate 2023, col fenomeno Vargas - oltre a Güneş, Karakurt e tante altre - a piena disposizione.

Negli altri due raggruppamenti troviamo almeno 6 pretendenti al titolo, 3 per ciascuno. Nel girone A ci sono gli USA campioni in carica, sempre in forma quando vedono i 5 cerchi, e la Cina di Jenny Lang Ping (col ritorno di Zhu), con una argenteria meno lucida rispetto alle ultime edizioni ma comunque temibile. In aggiunta, la Serbia della star Boskovic (ma anche di Stevanovic e della divina Ognjenovic).

Nel girone B troviamo invece il Brasile, unica compagine in grado di sconfiggere l'Italia in VNL (con Carol, Gabi, Gattaz), ma anche il Giappone, finalista nella stessa competizione e sorpresa della manifestazione.

Tornando alle Azzurre, non ci nascondiamo nel dire che il passaggio del turno non dovrebbe costituire un problema: al di là delle turche, Paesi Bassi e Dominicana sono avversari con una buona tradizione e da affrontare con attenzione, ma che non dovrebbero impensierirci. D’altro canto, l'Italia può contare su un quoziente di talento importante: oltre a Paola Egonu, su cui il CT ha scacciato ogni nube, c'è i muri di Danesi, la tecnica di Bosetti, l’agonismo di Sylla, l’esperienza di Moky De Gennaro, e tantissime altre armi nel nostro arsenale, anche in panchina (Antropova su tutte).

Quando Julio Velasco ha accettato il ruolo di CT, a tutti gli addetti ai lavori è spuntata una nuvoletta: vuoi vedere che, da uomo intelligente qual è, ha capito che potrebbe chiudere la carriera con l’unica manifestazione che non ha mai vinto? La scommessa è stata già vinta dal guru di La Plata, ottenendo una qualificazione tutt’altro che scontata: ora si giocherà le sue carte, con l’esperienza di chi, a 72 anni, ha già vissuto tutto di questo sport, cambiandolo radicalmente e diventandone storia. Quella a cui, a Parigi, sogna di aggiungere una meravigliosa postilla: se i sogni non costano nulla, le contendenti non mancano e l’impresa sarà da titani.

Gironi

GIRONE A: Francia, USA, Cina, Serbia;

GIRONE B: Brasile, Polonia, Giappone, Kenya

GIRONE C: Turchia, Italia, Paesi Bassi, Rep. Dominicana

Date

Fase a gironi: dal 28 luglio al 4 agosto

Quarti di finale: 6 agosto

Semifinali: 8 agosto

Finale per il bronzo: 10 agosto (ore 17,15)

Finale: 11 agosto (ore 13)

  • Torinese e granata dal 1984, dopo una laurea in Filosofia, opto per diventare allenatore professionista di pallavolo, giusto per assicurarmi una condizione di permanente precarietà emotiva e sociale. Questa scelta, influenzata non poco dalla Generazione di Fenomeni che vinse tutto a cavallo degli anni 90', mi porta da anni a girovagare per l'Europa inseguendo sogni e palloni, ma anche a rinunciare spesso a tutto il resto di cose che amo fare nella vita: nei momenti di sconforto per fortuna esistono i libri, il mare, il cioccolato fondente e le storie di sport in cui la classe operaia va in paradiso.

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