Ganna è il traino azzurro di Parigi 2024
Non solo il talento di Verbania: il ciclismo italiano può regalarsi le migliori Olimpiadi di sempre
Le Olimpiadi di Parigi chiamano tanti atleti alla gloria e nel programma della manifestazione a Cinque Cerchi farà la voce grossa anche il ciclismo.
Nelle sue varie sfaccettature e specialità, il ciclismo ha una particolarità che poche altri sport riescono ad avere: da sabato 27 luglio al domenica 11 agosto, ogni giorno ci sarà l'assegnazione di almeno un alloro olimpico. Un viaggio lunghissimo che caratterizzerà l'intera competizione tra grandi favoriti, sorprese e diverse speranze azzurre.
I "big delle classiche" si riprendono la scena
Gli appuntamenti più attesi del calendario del ciclismo, inevitabilmente, sono fissati per 3 e 4 agosto, le giornate in cui si terrà la corsa in linea maschile e poi quella femminile. Dopo aver "saltato" il consueto arrivo del Tour de France, i grandi delle due ruote si risfideranno sulle strade di Parigi lungo un percorso che lascia spazio a tanti possibili colpi di scena.
Il tracciato della corsa in linea degli uomini ricalca quello di una Liegi-Bastogne-Liegi "più morbida", che chiama in causa i grandi protagonisti delle sfide del Nord. Fra gli uomini, preso atto dell'assenza comunicata quasi all'ultimo di Tadej Pogacar - rimasto a casa principalmente per smaltire le fatiche della storica doppietta Giro-Tour e anche perché, legittimamente, avvelenato con la sua Slovenia per non aver convocato la compagna Urska Zigart - il favorito d'obbligo è il neerlandese Mathieu van der Poel.
VdP ha corso il Tour per affinare la preparazione in vista dell'appuntamento olimpico, quasi rinunciando agli obiettivi personali e mettendosi a disposizione del compagno di squadra alla Alpecin-Deceunick Jasper Philipsen. Il percorso sembra tagliato su misura: c'è lo spazio per tentare un assolo ma pure la possibilità di imporsi in una volata ristretta.
Lo contrasteranno, inevitabilmente, gli altri uomini che lo sfidano ogni primavera: il danese Pedersen, il belga Van Aert, l'australiano Matthews, il francese Laporte. Non si possono dimenticare un paio di uomini usciti con una gran gamba dal Tour come l'eritreo Biniam Grimay e, perché no, il belga Evenepoel.
Ma le Olimpiadi, vista anche la ristrettezza dei partenti e le difficoltà di tenere la corsa chiusa, sono una gara sempre particolarissima, che lascia spazio a inattesi colpi di scena. L'Italia affiderà tutte le sue speranze su Alberto Bettiol, capitano designato ma reduce da una marcia d'avvicinamento alla gara del 3 agosto non semplice, visto il ritiro dal Tour a causa di alcuni malanni. Gli altri due azzurri convocati dal CT Daniele Bennati, Luca Mozzato ed Elia Viviani, sembrano destinati a far soltanto da comparse.
Ben diverse, invece, sono le speranze azzurre per la corsa in linea donne. La favorita assoluta è la belga Lotte Kopecky: su questo tipo di percorsi è davvero devastante, ed è uscita dal recente Giro d'Italia con un'ottima condizione. Dovrà fare i conti, però, con il Dream Team oranje: Demi Vollering, Marianne Vos e Lorena Wiebes hanno tutte le qualità per imporsi e mettere in difficoltà la rivale, puntando proprio sul gioco di squadra - ammesso che superino, almeno in corsa, alcuni screzi personali.
Con i Paesi Bassi ci proverà sicuramente l'Italia, incarnata in Elisa Longo Borghini: già medaglia di bronzo a Tokyo e trionfatrice della recente corsa rosa, è nel pieno della maturità. Ha una condizione eccellente e potrà contare anche sull'apporto di un jolly come Elisa Balsamo (allo start anche Elena Cecchini e Silvia Persico) che, nonostante le recenti vicissitudini tra cadute e tonsillite, ha il talento per trovare una giornata buona e regalare la gloria.
Crono, spazio agli specialisti
Il programma del ciclismo alle Olimpiadi inizierà col botto. Nel primo giorno di gare, sabato 27 luglio, sono previste le due prove a cronometro.
Fra gli uomini, l'Italia potrà giocarsi una carta di superlusso: Filippo Ganna parte con i galloni del favorito. Il percorso sembra fatto apposta per uno specialista che ha puntato gran parte della stagione proprio sull'appuntamento olimpico, mostrando una condizione in crescita nelle ultime settimane con la vittoria in una tappa del recente Giro d'Austria.
Non sarà affatto semplice: altri due sembrano partire alla pari con Ganna. In primis, il britannico Joshua Tarling: il giovanissimo (2004) fenomeno delle corse contro il tempo, compagno di squadra di SuperPippo nella Ineos, che ha qualità e potenza per prendersi l'alloro olimpico. Inevitabilmente, bisognerà fare attenzione anche a Remco Evenepoel: il belga, in particolare nella prima parte del Tour, ha dimostrato di non temere nessuno sul passo. Se avrà smaltito le fatiche della Grand Boucle chiusa al terzo posto, siamo certi che sarà lì a battersi per la medaglia più preziosa.
Il podio sembra fatto ma le sorprese sono sempre dietro l'angolo: gli svizzeri Küng e Bissegger, lo statunitense McNulty e Van Aert non possono essere certo non considerati.
Il pronostico, invece, è ben più definito fra le donne. La statunitense Chloe Dygert, vista l'assenza della svizzera Reusser, parte come favorita assoluta: campionessa del mondo in carica, negli ultimi mesi è tornata infallibile contro il tempo dopo aver rischiato di veder finire la sua carriera in seguito a una bruttissima caduta ai Mondiali di ciclismo disputati a Imola nel 2020.
La lotta per le medaglie vede davanti a tutte l'australiana Brown e la neerlandese van Dijk (non al meglio della condizione). Possibili sorprese l'altra oranje Vollering, l'austriaca Schweinberger e, perché no, ancora Elisa Longo Borghini.
Lo show della Bmx
Non chiamatela disciplina cenerentola, anche se sarà - tra quelle del ciclismo - col minor numero di partecipanti a Parigi 2024. Gli atleti della Bmx, nelle sue due "sfaccettature", sono destinati a dare spettacolo. Il programma scatterà il 30 luglio (con finali fissate il giorno successivo) con il Freestyle: 12 uomini e 12 donne si sfideranno in due run di un 1' per eseguire i "tric" più belli e avvincenti, venendo giudicati da una commissione di giudici che valuterà le evoluzioni con un punteggio che ricorda in parte quello dei tuffi.
Uno show assicurato, dunque, in cui i padroni di casa vorranno fare la voce grossa: fra gli uomini, uno dei favoriti è Antony Jeanjean, pluricampione europeo. Dovrà vedersela con l'australiano Logan Martin - trionfatore nella precedente edizione di Tokyo - e il giapponese Rimu Nakamura.
Fra le donne, invece, la protagonista più attesa è la statunitense Hannah Roberts, argento alle Olimpiadi 2021, che se la giocherà con la compagna di squadra Perris Benegas, l'elvetica Nikita Ducarroz (bronzo a Tokyo) e la detentrice del titolo, l'inglese Charlotte Worthington.
Nelle due giornate successive (1 agosto qualificazioni, 2 agosto semifinali e finali) toccherà invece agli atleti (uomini e donne) della Bmx Racing: gli atleti (24 ai nastri di partenza) si lanciano da un cancelletto di partenza alto 8 mt su una pista di 400 mt per raggiungere velocità pazzesche (60 km/h!).
Fra gli uomini (al via l'unico azzurro è Pietro Bertagnoli) il favorito #1 è il padrone di casa Joris Daudet, alla ricerca del trionfo olimpico dopo aver conquistato ogni trofeo nella sua gloriosa carriera, che dovrà fare i conti con il connazionale Romain Mahieu, i colombiani Diego Arboleda e Carlos Ramirez, l'australiano Izaac Kennedy.
Fra le donne, invece, due atlete partono davanti a tutte: Alise Willoyghby, statunitense già argento a Rio, e l'australiana Saya Sakakibara, trionfatrice agli ultimi due mondiali. Da non sottovalutare neanche la campionessa uscente di Tokyo, la britannica Bethany Shriever, e l'elvetica Zoe Claessens.
Lo spettacolo del ciclismo su terra
Già tra sabato 28 e domenica 29 saranno assegnate le medaglie della Mountain Bike (o Cross Country, come dir si voglia).
Inizieranno le donne (36 atlete in gara), che affronteranno il selettivo percorso creato sulla collina d'Elancourt. Il faro della corsa sarà la padrona di casa Pauline Ferrand-Prévot, alla ricerca di quell'alloro olimpico che ancora manca nel suo ricchissimo palmares. La sfida è apertissima: l'olandese Puck Pieterse cercherà gloria, da non sottovalutare neanche l'altra francese Loana Lecomte e la svizzera Jolanda Neff, vincitrice della medaglia più preziosa nella precedente manifestazione a Cinque Cerchi. L'Italia sarà al via con Martina Berta e Chiara Teocchi.
Fra gli uomini, invece, il più atteso è Tom Pidcock: reduce da un Tour de France che non l'ha visto protagonista - si è ritirato prima della partenza della 14esima tappa dopo aver accusato dei sintomi riconducibili al Covid -, il britannico ha puntato gran parte delle sue fiches per la stagione 2024 su quest'appuntamento dove proverà a bissare il trionfo già ottenuto a Tokyo. Il miglior discesista del peloton di strada dovrà vedersela con una concorrenza di tutto rispetto: dal francese Victor Koretzky all'elvetico Mathias Fluckiger, in tanti ci proveranno.
Non si può non menzionare l'eterno Nino Schurter: terzo a Pechino 2008, secondo a Londra 2012, vincitore a Rio e quarto a Tokyo, lo svizzero - portabandiera dei rossocrociati nella cerimonia d'apertura - vorrà togliersi l'ennesimo sfizio di una delle carriere più gloriose della storia del ciclismo, che l'ha visto per ben 11 volte campione del mondo della specialità. Simone Avondetto e Luca Braidot rappresenteranno l'Italia: in particolare per quest'ultimo, le chances per un buon piazzamento ci sono.
La pista chiama una grande Italia
Dal 5 agosto fino al giorno della cerimonia di chiusura, sarà la pista a prendersi la scena del ciclismo. L'anello di Saint-Quentin-en-Yvelines chiama gli atleti azzurri a nuove, grandi imprese. Il ciclismo su pista, infatti, è una delle discipline che potrebbe regalare l'Italia le maggiori soddisfazioni di Parigi 2024.
La data cerchiata con il rosso sul calendario è il 7 agosto, giornata in cui si assegneranno le medaglie dell'inseguimento a squadre maschile e femminile (start per le qualificazioni il 5 mentre il 6 ci saranno i turni decisivi per aprire la strada verso le sfide per le medaglie). I maschi Azzurri si presentano da campioni in carica dopo lo scintillante oro di Tokyo ma confermarsi non sarà affatto facile: Lamon-Milan-Consonni-Ganna (senza dimenticare la riserva Moro) dovranno essere praticamente perfetti per avere la meglio delle solite Danimarca e Gran Bretagna, che nell'ultimo triennio hanno lavorato sodo per colmare il gap.
Anche nel femminile, ora, l'Italia potrà però ambire a un posto sul podio: le campionesse d'Europa in carica (4 tra Elisa Balsamo, Letizia Paternoster, Vittoria Guazzini, Martina Fidanza e Chiara Consonni con Martina Alzini sicura riserva) contano di inserirsi nella lotta con la crema del ciclismo su pista mondiale: Gran Bretagna, Nuova Zelanda e Usa.
Per l'Italia, grandi ambizioni anche nella Madison maschile del 10 agosto (due fra Elia Viviani, Simone Consonni e Filippo Ganna) in cui gli azzurri potranno inserirsi nella lotta per il podio con Paesi Bassi, Gran Bretagna, Francia e Belgio. Senza dimenticare l'Omnium maschile (8 agosto) dove il tricolore - salvo sorprese, l'alternativa è Consonni - sarà difeso ancora una volta da Elia Viviani, già trionfatore nella specialità a Rio e bronzo a Tokyo: è il grande obiettivo dello sprinter veronese, in una delle gare più spettacolari del programma che vedrà altri "stradisti" in lotta per l'oro come il francese Thomas e il britannico Hayter.
Fra le donne, invece, più complicato raggiungere una medaglia per la coppia azzurra dell'Americana (in pista il 9 agosto, con ogni probabilità, Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini) mentre Balsamo tenterà il tutto per tutto nell'Omnium (11 agosto). Nel Keirin e nella velocità individuale (rispettivamente in programma l'8 e il 5 agosto), invece, Miriam Vece e Sara Fiorin vanno a caccia di un piazzamento fra le prime 10, comunque storico per il ciclismo su pista azzurro.
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