La risolve un alieno con la 10
La magia di Bellingham dà il via alla rimonta di Inghilterra-Slovacchia.
Minuto 94:27. Fino a quel momento, i giocatori offensivi dell’Inghilterra nonché stelle del panorama calcistico mondiale sono rimaste ingabbiate e ben contenute dalla compattezza e dai raddoppi slovacchi; Bellingham non fa eccezione. Il talento del Real Madrid, come in tutto il suo Euro2024, non ha inciso anche oggi, con le sue straordinarie capacità arginate dalle difese avversarie senza possibilità di sprigionarle in tutto il loro splendore. L'Inghilterra ha fatto l’ennesima partita incolore ed insapore, con un giro palla lento e prevedibile al cospetto di un’attenta Slovacchia. Manca poco: l’arbitro assegna una rimessa laterale alla nazionale di Southgate nei pressi della bandierina del calcio d’angolo alla sinistra di Dubravka, fin lì mai chiamato in causa. Walker si appresta a batterla, e con una gran rincorsa riesce a trovare il cuore dell’area di rigore. Sulla traiettoria del pallone c’è Guéhi, che ha la meglio sul ben più basso Lobotka, su Hancko e su Bénes, i quali erano arrivati in soccorso del centrocampista del Napoli (senza successo). La palla quindi continua il suo viaggio; Bellingham, intanto, si è staccato dalla marcatura di Vavro per intercettare la sfera; l’alieno con la 10 spicca dunque il volo e con il destro impatta il pallone in sforbiciata, schiacciandolo. Vavro, Dubravka e le migliaia di persone presenti all’interno della Veltins-Arena ammirano il pallone che si insacca, senza alcuna chance di poterlo deviare. Come fanno i grandi campioni, Bellingham ha deciso da solo il destino di una partita.
Il match, prima della magia del fenomeno in forze al Real Madrid, si era svolto sulla falsariga dei precedenti per l’Inghilterra, con gli uomini di Southgate che hanno per la maggior parte del tempo gestito il pallone senza trovare il varco necessario ad abbattere il muro difensivo slovacco. A dire il vero, nel primo tempo proprio la Slovacchia ha avuto tutto quello che l’Inghilterra è mancato nel suo Europeo: il coraggio. Skriniar e compagni, infatti, una volta riconquistata palla, hanno dato l’impressione di giocare molto più a mente libera rispetto agli avversari, trovando ottime verticalizzazioni ed addirittura il vantaggio. I Tre Leoni, invece, sono parsi impacciati e senza idee, senza mai innescare Foden, Saka e Kane. Proprio il numero nove è stato totalmente isolato dal possesso palla inglese, dimostrando però, nell’occasione del gol annullato a Foden, che gli basta ben poco per risultare decisivo. Nel secondo tempo Southgate è addirittura arrivato a schierare Saka terzino per aumentare il peso offensivo della sua squadra, e il pareggio arriva per il rotto della cuffia nell’ultima azione utile, al 95°. Non appena inizia il secondo tempo, infine, in seguito ad un corner, Eze svirgola il pallone in area, Toney fa la sponda verso il secondo palo e Kane si avventa sul pallone. 2-1; all’Inghilterra non resta che gestire la gara e respingere gli ultimi, disperati tentativi slovacchi di portare il match ai calci di rigore.
Nonostante il risultato, la prestazione dell’Inghilterra è stata tutt’altro che convincente. Il canovaccio della gara è stato analogo a quelle disputate nel girone, ma in un modo o nell’altro gli inglesi sono riusciti a sfangarla nuovamente. Il primo tempo è stato a dir poco orribile, senza grinta e nervoso (l’arbitro oggi non è stato timido nel tirar fuori i cartellini). A togliere le castagne dal fuoco stasera è stato Bellingham, ma nonostante il lato del tabellone sia quello in apparenza meno complicato, per proseguire il proprio cammino l’Inghilterra deve assolutamente cambiare marcia.
La Slovacchia ha fatto ciò che poteva. Il gol è stato di pregevole fattura: dopo un’azione manovrata e ragionata, Strelec riceve spalle alla porta e si gira. Le opzioni più plausibili sono due: sistemarsi il pallone e tentare il tiro o servire Haraslin venutogli in soccorso alla sua sinistra. Quello che fa l’attaccante dello Slovan Bratislava, però, è una giocata molto più fine e raffinata: controlla nuovamente col mancino e pesca con un ottimo filtrante Schranz che, intanto, si era buttato a tutta velocità in area: vis a vis con Pickford non può sbagliare. Da quel momento la Slovacchia tenta di mantenere il vantaggio acquisito, senza sbilanciarsi troppo, ma col passare dei minuti i lanci lunghi per gli attaccanti diventano spazzate ossessive per allontanare il pallone, senza tentare nuovi attacchi alla porta inglese. Così facendo l’Inghilterra continua con il suo possesso, e alla fine trova il gol.
Il migliore dell’Inghilterra è stato Declan Rice. Il vero leader dei suoi, il più ordinato e concentrato. Un fattore che Southgate deve tenere a mente è proprio quello della concentrazione: in più di un’occasione, in particolar modo nel primo tempo, i suoi giocatori hanno corso qualche rischio all’interno della propria metà campo, due volte con Stones ed una con Trippier. Proprio l’errore del terzino del Newcastle, infatti, ha costretto (dopo solo due minuti) Guéhi (un altro che ha giocato molto bene) ad atterrare Schranz, venendo sanzionato col cartellino giallo. Essendo diffidato salterà i quarti di finale, contro una squadra che ha dimostrato di non perdonare cali di concentrazione: la Svizzera. Noi ne sappiamo qualcosa.
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