Il Real Madrid, ancora una volta, alla Real Madrid
Contro il Borussia Dortmund, al Real Madrid non è servita nemmeno l'alzata di sopracciglio.
Borussia Dortmund-Real Madrid conferma il Real come una squadra che nel DNA ha la vittoria di questa competizione, nulla da fare. L’attesa, l’intelligenza, la pazienza e la tecnica individuale rendono il risultato finale quasi scontato. Quasi perché il Dortmund Dortmund ha lottato, specie nel primo tempo, creando moltissime occasioni ghiotte che, però, non è riuscito a capitalizzare spalancando la passerella al Real Madrid.
Ancelotti, da che approdò come traghettatore, è diventato l’allenatore che ha alzato più Champions League con la maglia dei blancos. Eppure stiamo parlando di una squadra che ne ha collezionate ben 15 con quella odierna. Si è dimostrato ottimo gestore di uno spogliatoio spesso considerato una polveriera. Sì perché al Real non serve un mago o un santone ma, semplicemente, un uomo che sappia respirare l’aria dello spogliatoio e che permetta ai giocatori di esprimersi al meglio.
Il Borussia esce a testa altissima da Borussia Dortmund-Real Madrid se non fosse che ha, ingenuamente, bruciato ogni energia nei primi 50 minuti. I gialloneri hanno letteralmente dato fuoco al campo con le ripartenze e con le giocate corali, impensierendo Courtois non mettendo mai, però, il pallone alle sue spalle. Questa mancanza, essenziale, li ha letteralmente levati energie appannandoli e il secondo gol del Madrid ne è la riprova. Peccato perché avrebbe meritato sicuramente di più.
Hombre del partido: Toni Kroos. La sua last dance in camiseta blanca. Borussia Dortmund-Real Madrid, la sua partita più importante. Maestro assoluto del centrocampo, piede direttamente collegato con il pensiero, la cui rapidità di azione e precisione dovrebbe essere studiata come forma suprema di intelligenza. Giocatore assoluto e totale. Questa Champions League è anche e soprattutto la sua.
Una menzione va fatta ai tifosi del Dortmund. Il muro giallo ha dato spettacolo dentro e fuori lo stadio in tutta questa Champions League. Compatti, rumorosi, onnipresenti. Davvero uno degli elementi trascinatori del Borussia in questo cammino che, al netto della sconfitta, è risultato bellissimo sotto ogni punto di vista. Chapeau, anche in un Borussia Dortmund-Real Madrid triste.
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