L'Atalanta può battere il Bayer Leverkusen?
Quanto è tatticamente in bilico la finale di Europa League di Dublino?
Di motivi per seguire la finale di Europa League 2023/24 ce ne sono a iosa. La prima grande finale di Gasperini ma soprattutto di Xabi Alonso. Il possibile coronamento di una stagione incredibile per il Bayer Leverkusen o il primo trofeo per l’Atalanta gasperiniana, all'inseguimento non solo dei complimenti per cominciare a riempire una bacheca troppo vuota in relazione al gran lavoro compiuto in questi anni.
L’Europa League è ormai una competizione, per fascino, non troppo distante dalla Champions League, merito anche di sempre più club che con modelli virtuosi riescono a raggiungere livelli molto alti. In alcuni casi arrivano poco sotto i top, in altri raggiungendoli o addirittura superandoli, come nel caso delle Aspirine.
Negli ultimi anni infatti abbiamo visto l’Arsenal, che si è giocato la Premier fino alla fine col City del triplete, uscire per mano dello Sporting Lisbona, in un’edizione poi vinta da una squadra (il Siviglia) che ha passato gran parte della stagione a cercare di non retrocedere. C’è stata l’annata dell'Eintracht Francoforte di Glasner che ha conquistato la coppa battendo il Rangers in finale dopo aver eliminato il Barcellona. Il Villarreal ha piazzato l’acuto nel 2021, battendo lo United dopo aver estromesso la corsa del primo Arsenal europeo di Arteta, e così via.
Insomma, l’Europa League è un torneo che si presta alle sorprese e che dà una vetrina importantissima a squadre meno blasonate ma che lavorano alla perfezione fuori dal campo (Brighton l’ultimo esempio), e chissà che anche stavolta non ci regali un dolcissimo upset.
Si, perché l’Atalanta arriva a questa sfida da sfavorita sia dai bookmakers sia dagli addetti ai lavori. Va a sfidare una squadra che quest’anno è stata perfetta, nel vero senso della parola: il Bayer di Xabi Alonso non ha ancora perso in stagione andando a vincere la prima Bundesliga della sua storia, arrivando in finale della coppa nazionale (ancora da disputare) e all’ultimo atto di una finale europea che mancava da 22 anni, dalla sconfitta contro il Real Madrid di Zidane in Champions League.
Paradossalmente, è uno scenario che a Gasperini e squadra è mancato in questi anni: giocare una finale da underdog. I bergamaschi hanno già giocato partite da dentro o fuori contro la Lazio nel 2019 e contro la Juventus nel 2021 e una settimana fa. In tutti i casi ci arrivavano coi favori del pronostico o quasi, una stranezza considerata la storia e la disabitudine di una squadra che è da poco a tutti gli effetti una big del calcio italiano.
Arrivare a questa sfida con la mente un po’ più libera potrebbe essere un vantaggio per i nerazzurri. Ma a livello effettivo, come arrivano alla partita Atalanta e Bayer?
Atalanta, il ritorno delle grandi notte europee
L’aver perso Gomez e Ilicic, coppia di mega-creator di livello elitario per l'Italia e in Europa, è stata una botta molto forte per le ambizioni di Gasperini, che si è dunque dovuto mettere a cercare una soluzione per sostituirli, senza però mai riuscire a trovare giocatori con la stessa inventiva e leadership. Sono tante le mezzepunte passate per Bergamo: Boga, Miranchuk, Pessina, Malinovskyi. Nessuno di questi è mai diventato una certezza per Gasperini, che mai come in questi due anni ha cambiato interpreti a centrocampo e sulla trequarti.
Già dall’anno scorso però i profili su cui lavorare e da sviluppare hanno cominciato a cambiare: Lookman ha sorpreso sin dall’inizio, sono arrivati Éderson e Højlund. Il danese ha dato abbastanza certezze da convincere il proprio allenatore a giocare con due punte più "fisse", togliendo un uomo dalla trequarti: il brasiliano invece, dopo una prima stagione non del tutto convincente, ha alzato i giri del motore diventando imprescindibile. Il suo rendimento ha permesso a Koopmeiners di lasciare i due di centrocampo per piazzarsi dietro le punte, con conseguente abbassamento di Pasalic da uomo di inserimento a uomo di costruzione.
L’inserimento di De Ketelaere ha completato il tutto, dando a Gasp un reparto offensivo che funziona nella sua globalità. Il collante? L’acquisto di Scamacca, esploso definitivamente nell’ultimo periodo. Ce n’è voluto di tempo per raggiungere una quadra, ma appena trovata l’Atalanta si è tolta grosse soddisfazioni, battendo il Liverpool ad Anfield e tornando in Champions League con due giornate d'anticipo.
Se la fase di possesso, o quantomeno le funzioni dei suoi interpreti, è cambiata radicalmente, quella di non possesso è rimasta a grandi linee invariata: uomo su uomo a tutto campo, un mantra che ha sempre accompagnato Gasperini ed i suoi allievi.
Tralasciando i vari discorsi sul giocare da sfavoriti o meno forse è stato proprio questo il più grande limite dei nerazzurri nelle finali, che paradossalmente è uno dei loro più grandi pregi. Questa pressione uomo contro uomo ha sempre reso l’Atalanta un avversario scomodo da affrontare per tutti ma è anche diventato uno stile di gioco che permette all’avversario di impostare la partita come vuole.
Come ci ha insegnato l’Inter di Inzaghi (più di tutti) in questi anni le marcature a uomo sono manipolabili: e grazie a fluidità e lettura degli spazi può essere battuta. Ed è proprio su questa base che la Juve, ad esempio, ha vinto la Coppa Italia 2024: verticalizzazione verso McKennie su cui esce De Roon, l’americano si appoggia a Cambiaso che di prima serve Vlahovic inseritosi nello spazio lasciato da De Roon.
"Palla avanti palla dietro" è preponderante nella preparazione, uno dei tendini d’Achille di questa squadra.
Bayer Leverkusen, tutto quello che il calcio moderno ha da offrire
Xabi Alonso è subentrato alla guida delle Aspirine nell’ottobre 2022, senza l’organico che voleva ma che ha fatto comunque rendere al massimo - semifinali di Europa League, qualificazione alla stessa competizione via Bundes. Una volta che ha potuto gestire la rosa a proprio piacimento è riuscito ad imprimere alla squadra un’idea di gioco definita. I tedeschi sono un simbolo delle grandi cose che si possono fare se si fondono le due filosofie di gioco che stanno polarizzando la discussione calcistica negli ultimi mesi: calcio relazionale e calcio posizionale. Xabi Alonso infatti mette tutti d’accordo, impartendo ai suoi concetti di entrambe le filosofie.
Alcuni spazi devono essere occupati tassativamente: nell'andata a Roma c’erano due fissatori di ampiezza, Adli e Frimpong, che avevano come unico scopo quello di attirare i terzini avversari togliendoli dal gioco ed evitando ogni tipo di aiuto verso le zone più centrali; l’allenatore spagnolo vuole sempre un riferimento offensivo centrale e si affida spesso alle ricezioni nei mezzi spazi per guadagnare superiorità posizionale.
A tutto questo però aggiunge alcuni giocatori con grandi capacità associative che cercano di avvicinarsi il più possibile gli uni agli altri con lo scopo di creare combinazioni nello stretto che tagliano fuori la pressione dell’avversario. Uno su tutti: Florian Wirtz. Il tedesco si è consacrato: è lui che più di tutti invita i compagni a giocare in verticale, superando più linee di pressione, per poi servire gli uomini in ampiezza o gli attacchi in profondità.
La struttura in fase di possesso del Bayer Leverkusen è particolare: vuole intasare gli spazi, portare l’avversario a chiudere il centro.
La creazione di questo 3-2-2-3 permetterebbe di andare direttamente dagli uomini in ampiezza. Ma non è quella la prerogativa di Xabi Alonso, che come prima giocata chiede più che altro la verticalizzazione: una volta superate le prime due linee di pressione allora gli esterni vengono cercati.
Atalanta-Bayer Leverkusen, le chiavi tattiche
Il matchup è sicuramente interessante: una cerca di controllare il centro e l’altra le fasce, una difende lo spazio e l’altra l’uomo. Non è facile predire questa partita e il motivo è semplice: Xabi Alonso ha un piano partita sempre differente a seconda dell'avversario.
Il tecnico iberico è riuscito a dare una funzione a ogni elemento in rosa per riuscire a combinarli al meglio a seconda delle esigenze. Quando gioca Adli, Grimaldo è più libero di spaziare e andare dentro al campo - dato che il compagno può occupare l’ampiezza al posto suo; quando gioca Stanisic come esterno a tutta fascia, difficilmente Hofmann è in campo - andrebbe a occupare il posto nel mezzo spazio già battuto da croato. Più che interrogarci sul chi giocherà la domanda è: come vorrà preparare la partita il Leverkusen?
Ormai è chiaro a tutto il mondo l’atteggiamento dell’Atalanta in fase di non possesso: supponiamo che le Aspirine vorranno giocare con la loro asimmetria posizionale con Frimpong in ampiezza a destra. A sinistra? Nessuno: Grimaldo scende nella prima linea di costruzione.
Come mai? Per permettere ai giocatori di manipolare le marcature a uomo a proprio piacimento, attirando i pressatori dell'Atalanta per creare nuovi spazi.
Il problema che potrebbe nascere sarebbe la marcatura di Scalvini su Wirtz: l’italiano non ha la velocità di passo adatta per stare dietro al fantasista tedesco. Gasperini potrebbe dunque optare, limitato almeno alla prima pressione, su Éderson, con Scalvini dirottato su un centrocampista.
I tedeschi con ogni probabilità cercheranno di attirare la pressione per creare occasioni in maniera dinamica tramite transizioni superficiali. Sarà fondamentale per la Dea vincere i duelli individuali in zone avanzate di campo con costanza: se le prime linee di pressione verranno superate allora si creeranno pericoli.
Quando il Bayer giocherà la fase di sviluppo potrebbe essere utile per l'Atalanta - abiurando parzialmente all'estenuante primo pressing nella metà campo avversaria - giocare con un blocco medio, con le prime due linee di pressione molto vicine tra loro. Il Lipsia ha messo in difficoltà il Leverkusen proprio in questo modo, con gli attaccanti che una volta superati da un passaggio allungavano la corsa sul centrocampista inducendolo all’errore.
Come si supera la pressione del Leverkusen? Questo dipenderà soprattutto dalle scelte di formazione di Gasperini. Due fattori su tutti: le titolarità di Scamacca e Kolasinac. Il primo infatti si è dimostrato molto importante per la risalita del campo della Dea, diventando un target dei lanci del portiere per le sue migliorate doti di gioco spalle alla porta e da smistatore di palloni. Possibile che Xabi Alonso cercherà di tenere due uomini su di lui per vincere più duelli possibili, magari inserendo Kossounou o Tapsoba per aggiungere centimetri nel reparto difensivo. Una scelta simile a quella fatta all’andata contro la Roma per arginare la palla diretta su Lukaku.
Il Bayer è abituato a portare una prima pressione orientata in inferiorità numerica. Il motivo è la struttura in fase di non possesso, simile a un 5-2-3: a centrocampo possono trovarsi infatti in inferiorità numerica, motivo per cui hanno faticato contro squadre con manovre verticali e che cercavano di sovraccaricare il centrocampo come il Lipsia e il suo 4-2-2-2.
Proprio per questo i tedeschi cercano di non esporre il centrocampo e conseguentemente la linea difensiva, evitando di fargli occupare troppo campo.
Come si sarà già capito, la prima prerogativa per il Leverkusen è chiudere le vie centrali. Il trigger del pressing è infatti il passaggio verso il terzino oppure il retropassaggio verso il portiere: in quest’ultimo caso l’aggressore allunga la corsa pressando l’ultimo uomo. Qui l’Atalanta può trovare spazio: grazie alle combinazioni col terzo uomo si può trovare l’avversario dell’aggressore dietro le linee.
Questa volontà del Bayer di orientare il pressing verso un lato del campo comporta ovviamente la possibilità di cambiare gioco verso il lato debole sguarnito, una soluzione non facile da trovare vista la loro bravura nell’aggredire.
Perché è essenziale Kolasinac? La sua presenza aumenterebbe il tasso tecnico in uscita palla, non permettendo ai tedeschi di puntare sugli anelli deboli della linea difensiva in quel senso (Hien e/o Djimsiti). In ogni caso è probabile che Gasperini decida di non costruire, lanciando il più delle volte e puntando alla conquista della seconda palla.
A quel punto, visto che le vie centrali saranno difficilmente accessibili, l’Atalanta può trovare spazio proprio sulle fasce. La Dea è solita allargare il più possibile la costruzione, anche svuotando il centrocampo grazie agli smarcamenti fuorilinea di Ederson e Pasalic. A quel punto le mezzepunte fanno un movimento a dettare la profondità partendo da dentro il campo.
Con questi smarcamenti l'Atalanta potrebbe mettere in difficoltà il Bayer, anche manipolando la linea avversaria. Il "quinto" delle Aspirine sale in pressione sull’uomo in ampiezza anche in situazioni di blocco medio: si può sfruttare la posizione nel mezzo spazio della mezzapunta per attirare il braccetto, provocando l’uscita di due giocatori della linea difensiva.
Fatto ciò, diventa fondamentale Scamacca: il '99 di Fidene deve far valere i miglioramenti fatti nell’attacco della profondità. Se si inserisse alle spalle della difesa costringerebbe Tah a seguirlo portandolo in zone in cui ha difficoltà, oltre a privare l’area del Bayer del suo saltatore migliore e leader vocale. Le abilità aeree e di inserimento di De Ketelaere e Pasalic potrebbero fare molto comodo: puntare su Lookman, soprattutto a gara in corso, non dando punti di riferimento, potrebbe essere una buona idea.
Se l'Atalanta riuscisse a trovare i propri giocatori sulle fasce dietro la seconda linea di pressione, inoltre, si creerebbe anche tanto spazio al centro: i braccetti del Bayer tendono a rompere la linea in caso di verticalizzazioni, ma in caso di passaggi orizzontali tendono a non uscire, scappando poi all’indietro.
Conclusioni
La squadra di Xabi Alonso è sicuramente la favorita per tanti aspetti: livello di gioco espresso durante tutto l’anno, organico, guida tecnica, matchup favorevole. Le tipologie di gol che l’Atalanta ha subito in questi anni sono un indizio troppo grande per lo staff tecnico dello spagnolo che sicuramente avrà preparato la partita in fase di possesso su quello - forte del tempo avuto per sistemare ogni dettaglio della gara visto il largo anticipo con cui ha raggiunto la matematica necessaria per vincere il campionato.
Questo però non deve scoraggiare Gasperini, che ha diverse risorse alle quali attingere per fare male, oltre all'approcciare la sfida di Dublino con molte cose in meno da perdere, fattore da non sottovalutare. Manca sicuramente una coppa per coronare il percorso dei bergamaschi in questi anni, ma questo non deve distrarre: la Dea sta facendo con costanza cose straordinarie diventando un esempio per tutti, e sotto vari punti di vista è meglio di qualche trofeo.
Che poi, come più di tutti ci insegna l’Europa League, a comandare è una palla rotonda. Dunque, buon Atalanta-Bayer Leverkusen a tutti.
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