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Atalanta-Bayer
, 22 Maggio 2024

La notte magica dell'Atalanta


L'Atalanta ha fatto la storia: battuto l'invincibile Bayer, è lei la vincitrice dell'Europa League 2023-2024.

Bergamo è un comune lombardo di 120 530 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. La società sportiva cittadina più importante, e più seguita, è l'Atalanta, fondata nel 1907, i cui colori sociali sono il nero e l'azzurro. Aveva vinto un solo titolo nella sua secolare esistenza, la Coppa Italia 1962-1963, conquistata superando 3-1 il Torino grazie a una tripletta di Angelo Domenghini. Questo almeno fino al 22 maggio 2024, quando all'Aviva Stadium di Dublino, nella finale di Europa League, rifilava la prima sconfitta stagionale al Bayer Leverkusen campione di Germania. Atalanta-Bayer Leverkusen è un 3-0 sigillato ancora da una tripletta, quella di un onnipotente Ademola Olajade Lookman, che ha portato l'Atalanta, e Bergamo, nel gotha dei club e delle città campioni europei.

Una finale entusiasmante anche per l'occhio neutrale, tanto per la fantomatica aura della favola bergamasca quanto per la qualità, i ritmi e la godibilità di una partita giocata senza remore. La Dea l'ha fatta da padrone, oltre ogni ragionevole prospettiva degli analisti e stima economica dei bookmakers. Gasperini e i suoi hanno giocato una partita praticamente perfetta per applicazione, intensità, lucidità e fiducia nei propri mezzi, colpendo senza appello un Bayer Leverkusen fino a questa partita ineluttabile. Una dimostrazione di forza e di volontà incredibile, di una squadra e un progetto ormai di lungo corso che ha finalmente trovato il pieno, definitivo compimento in una serata destinata a rimanere negli annali della Bergamo pallonara.

Se la partita è stata sempre tenuta con pugno duro dall'Atalanta, è il primo tempo tutto di marca bergamasca ad aver mostrato la sublimazione del calcio di Gasperini, quello che già in questa Europa League si era ben visto contro il Liverpool. La chiave della gara sarebbe stata data, proprio vista la consolidata idea tattica dei nerazzurri di giocare sempre uomo su uomo con grande intensità, dalla capacità del Bayer Leverkusen di manipolare questi riferimenti: ma l'ingenuità di Palacios e il micidiale strappo di Lookman hanno probabilmente condizionato oltremisura la capacità delle aspirine di mettere in atto ciò. Mai visto così in difficoltà il Bayer durante questa stagione, vittima della furia agonistica atalantina e ritrovatosi incapace di usare a suo vantaggio le caratteristiche dell'avversario, una qualità che finora la squadra di Xabi Alonso aveva sfruttato per imporsi contro qualunque avversario. Invece doppio colpo quasi a freddo ha stordito i tedeschi, e il ritmo asfissiante della Dea ha impedito alla squadra di Xabi Alonso di rialzarsi, di respirare, di ritrovare lucidità, senza che il tecnico spagnolo riuscisse a scuotere i suoi. Nella mimica, nella gestualità del corpo, l'ex centrocampista di Liverpool Bayern e Real ha anzi dato l'impressione di aver già visto, con parecchi minuti di anticipo, il risultato finale della gara.

Gasperini ha risposto all'assenza forzata di capitan De Roon con scelte ancor più spregiudicate in avanti, schierando contemporaneamente Scamacca, De Ketelaere e Lookman in avanti con Koopmeiners in mediana accanto a Ederson. Un all in, una decisione da tutto o niente, in quella che è probabilmente la più importante partita dei 117 anni di storia dell'Atalanta. Ma l'allenatore di Grugliasco non ha bleffato, ha bensì chiesto ai suoi per una partita unica uno sforzo unico. Non era scontato assumersi il rischio, non era scontato che la squadra rispondesse, dopo lo scotto della finale di Coppa Italia persa e contro un avversario dal rendimento e dal valore del Leverkusen. L'Atalanta ha risposto, e gli stigmi sul tecnico bello ma non vincente vanno a riporsi nel cassetto più nascosto per la vergogna.

Si potrebbero dedicare fiumi di parole alle prestazioni individuali dei giocatori bergamaschi, dalla risposta di Hein alle sbavature contro la Juve alla prestazione magistrale di Ederson nella coppia di centrocampo, alla quantità e qualità di Zappacosta e Ruggeri sugli esterni fino all'apprensione provocata ai difensori tedeschi da uno Scamacca a disposizione della squadra. Ma le ultime, poche, parole vanno tutte per Lookman, eroe di serata e autore di tutte e tre le reti del match. Poche parole perché la sua partita è stata perfetta, e non ha bisogno di troppi orpelli: Ademola Lookman ha fatto una tripletta in Atalanta-Bayer, una finale europea. Semplicemente, la cosa più bella.

  • Scribacchino schierato sull'ala sinistra. Fiorentina o barbarie dal 1990. Evidenzia le complessità di un gioco molto semplice.

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