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Salernitana-Fiorentina
, 21 Aprile 2024

Salernitana-Fiorentina (0-2) - Considerazioni Sparse


La Fiorentina torna a vincere in campionato grazie a una sfida non troppo seria.

Lo si era facilmente capito dalle convocazioni di Italiano che, dopo le fatiche di Conference e alla vigilia del ritorno di Coppa Italia contro l'Atalanta, la visita dei viola in casa della disastrata Salernitana sarebbe stato un po' per tutti l'ultimo pensiero. In un Arechi che registra uno dei peggiori numeri stagionali per spettatori, gli unici ad aver tenuto un po' a Salernitana-Fiorentina - per antichi motivi di rivalità - sembrano esser stati i gruppi organizzati granata, protagonisti di alcuni tafferugli nel prepartita alla ricerca del contatto con la pattuglia di ultras viola scesi in Campania.

Lasciati a casa quasi tutti i titolari del reparto avanzato, Italiano butta giù un undici quasi surrealista, con un improbabile Barak vertice d'attacco e Castrovilli dal primo minuto per la sua prima presenza stagionale. Il fantasista di Canosa di Puglia torna a calcare il prato della Serie A 324 giorni dopo l'ultima sua apparizione, Sassuolo-Fiorentina 1-3 nell'ultima giornata dello scorso campionato: sarà stata la voglia di giocare nonostante il suo esser praticamente un fuori rosa, sarà stato il modesto livello tecnico degli avversari, fatto sta che il ballerino delle Murge nei 70 minuti giocati è fra i più positivi della Fiorentina. Ma, anche se è ingiustamente severo trovarci una correlazione, sarà il suo sostituto Kouamé a sbloccare all'80esimo la partita in favore dei viola.

Già, perché la Salernitana nonostante tutto regge lo 0-0 quasi tutta la gara, arrivando persino in certi momenti a tenere un atteggiamento aggressivo nel difendere, azzardando qualche abbozzo di pressione alta e qualche tentativo di ripartenza. Molta farina è del sacco dei viola, troppo privi di riferimenti consolidati in campo e soprattutto particolarmente nervosi, persino frustrati di non riuscire a compiere i più elementari movimenti con e senza palla. Sentimenti tangibili - oltre che dalle solite urla di Italiano - dalle gestualità e da qualche momento di tensione da pollaio con gli avversari, più che dall'aumento della fallosità in campo: i ritmi spesso sono talmente bassi da non concedere neppure gli scontri di gioco.

Che la Fiorentina abbia problemi in avanti, tanto qualitativi quanto di organizzazione (e fiducia), è ben noto. Soprattutto in trasferta. Le complicazioni dell'undici iniziale di Salernitana-Fiorentina, dove spiccano le incertezze di Barak nell'interpretare il ruolo di vertice offensivo, hanno contribuito ad aggravarli al punto di far reggere una squadra modesta come quella campana, che a tratti è parsa persino trovarsi a suo agio nel difendere con quel compatto blocco basso causa durante l'anno di tanti grattacapi per i gigliati. Al resto ci pensa Ochoa, nei limiti dell'umano. Se, dopo aver fermato Kouamé lanciato in porta, pochi minuti dopo il messicano si arrende all'inzuccata dello stesso ivoriano tragicamente marcato da Pellegrino, nel raddoppio di Ikoné (seconda rete di fila in campionato) a tempo scaduto Memo è stato l'unico a tentare davvero di evitare il gol, in un'azione che più che altro ha ben incarnato il livello di rassegnazione che aleggia sulla squadra di Colantuono.

Alla fine, nonostante un contesto e delle prestazioni che ben poco hanno ricordato la Serie A, la Fiorentina torna a vincere anche in campionato. In trasferta, è la prima volta nel 2024: i viola in quest'anno solare avevano superato fuoricasa solo il Maccabi Haifa. Per quanto strano, e soprattutto per quanto oramai obiettivo secondario, il calendario che hanno davanti potrebbe far credere a qualcosa ancora da dire in ottica qualificazioni europee. Certo, a gennaio le ambizioni parevano diverse, e fisiologicamente le attenzioni non possono che esser rivolte alle semifinali nazionale e continentali a cui è già arrivata. E di certo non è Salernitana-Fiorentina a lasciar indicazioni affidabili sullo stato tecnico e psichico della squadra di Italiano. Sponda granata, i conti sono fatti già da tempo, in una stagione nata talmente male da non poter che esser proseguita con un tale stillicidio. Ad oggi, solo il recupero di Udinese-Roma fa rimandare la matematica retrocessione in B dei campani. Per la squadra di Colantuono, questa con ogni probabilità è l'ultima settimana di massima serie.

  • Scribacchino sull'ala sinistra. Fiorentina o barbarie dal 1990. Evidenzio le complessità di un gioco molto semplice.

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