La GOA7 League è un successo
La competizione rappresenta un’interessante alternativa al “calcio classico”.
Molti avranno sentito parlare della Kings League, il campionato di calcio a 7 ideato da Piqué e i suoi soci. La competizione, spopolata prima in Spagna poi in tutto il mondo, ha ottenuto un successo incredibile sia su YouTube che su Twitch. Dal 26 maggio al 9 giugno, tra le altre cose, andrà in scena la Kings League world Cup in Messico, dove parteciperanno svariate nazionali tra cui il Belgio di Eden Hazard. Non tutti però sanno che da giugno scorso è stata ideata una competizione simile in Italia, la quale ha sì preso spunto sotto alcuni punti di vista dalla sopracitata Kings League ma ha portato altrettante novità interessanti: stiamo parlando della GOA7 League.
Fondata da Andrea Panciroli e da Andrea Hakimi (in arte rispettivamente Il Pancio e Homyatol), essa rappresenta una pausa dal calcio tradizionale e un modo per intrattenere col pallone anche persone alle quali non interessa ricercare il calcio professionistico come svago ma che puntano semplicemente a divertirsi. In questa lega, infatti, hanno giocato da dilettanti a produttori televisivi, da cantanti a ex professionisti che cercano una sfida fuori dagli schemi canonici. Ma come funziona la GOA7 League?
Cosa accomuna e cosa differenzia GOA7 e Kings League
Come già anticipato, la GOA7 League ha preso in prestito alcuni elementi della Kings League e ne ha aggiunti altri. Anche la GOA7 è una lega di calcio a 7, formata da due tempi da 17 minuti. Al termine delle due frazioni di gioco, figura la prima novità, ovvero la Ruota, la quale, composta di 8 spicchi, determina la modalità di gioco che caratterizza i 3 minuti extra che vengono disputati al termine delle due tempi regolamentari.
Le modalità sono volte a dare spettacolo e divertimento, come il 2 contro 2 (o il 3 contro 3), la Battle Royale (ad ogni minuto di gioco un certo numero di giocatori di entrambe le squadre devono lasciare il campo) e gli shootout. Questi ultimi rappresentano i rigori della GOA7 League, ovvero degli 1 contro 1 tra il portiere e un giocatore di movimento, il quale parte da centrocampo puntando la porta avversaria e deve tentare di segnare. Ulteriore interessante aggiunta è che, nei 3 minuti extra, sono stati adottati dall’ultima edizione della GOA7 League i minuti effettivi.
Si sente spesso parlare nel calcio della possibilità di passare dai classici 90 minuti totali di una partita a 60 effettivi, e la GOA7 League si è portata avanti sperimentando (e mantenendo) proprio i minuti effettivi nella propria competizione. Altre sue regole particolari (in questo caso adottate anche in Kings League) sono il calcio d’inizio (col pallone posizionato a metà campo e le squadre che partono dietro la linea di fondo) e l’adozione di carte che possono essere utilizzate durante i due tempi. Alcuni esempi sono la carta Bomber (l’allenatore sceglie un suo giocatore; se entro tre minuti segna, il suo gol vale doppio) e il Rigore Presidenziale (il presidente della squadra deve battere uno shootout). Una delle carte più forti è il Doppio Cartellino Rosso, il quale impone alla squadra avversaria due giocatori da tenere fuori dal rettangolo di gioco per 3 minuti senza possibilità di sostituirli.
Questi ultimi rientreranno in campo alla prima rete avversaria o al termine dei 3 minuti. Altri fattori che accomunano GOA7 League e Kings League sono le sostituzioni (infinite e volanti, come nel basket) e la mancanza del fuorigioco; differente è invece l’uso dei cartellini. Nella lega italiana, infatti, oltre al cartellino giallo e cartellino rosso c’è il cartellino blu, vale a dire un’espulsione temporanea.
La curiosità legata a questo particolare cartellino è che è stata adottato in GOA7 League prima della notizia pubblicata dalla FIFA che annunciava la sua sperimentazione in leghe professionistiche minori. Passando a come vengono formate le squadre, gli organizzatori hanno selezionato dei presidenti (tra cui Il Masseo, Awed e Sespo, noti content creator), i quali hanno avuto il compito di formare la loro squadra secondo regole specifiche. Ogni rosa ha, infatti, dei limiti ben precisi per quanto concerne la scelta dei giocatori da ingaggiare, come ad esempio massimo 2 ex-professionisti, in modo tale da non squilibrare troppo le forze in campo.
La GOA7 League rappresenta una seconda possibilità
I numeri della GOA7 League sono stati impressionanti: anche se le ultime finals (le quali si sono concluse il 9 marzo) hanno raggiunto numeri leggermente più bassi della scorsa Summer Cup, il seguito è stato allo stesso modo importante. La media spettatori più alta mai raggiunta è quella di 25mila spettatori connessi contemporaneamente, e il picco di pubblico maggiore mai registrato è di 38mila utenti, i quali hanno seguito in diretta alla finale della Summer Cup vinta dai Redlock contro gli Olympo.
Questi dati sono ancora inferiori a quelli inarrivabili della Kings League, ma il progetto creato da Il Pancio e Homyatol è sicuramente un successo. La vera forza della GOA7 League sta nel fatto che rappresenta una reale possibilità di giocare ad un buon livello per più persone. Partendo dagli influencer, sono spopolati negli ultimi anni i creator calcistici (sia su YouTube che su TikTok ed Instagram), ovvero che fanno del calcio e di sfide calcistiche il proprio contenuto principale. La GOA7 League è, per loro, un'ottima competizione per mettersi in mostra.
Oltre agli influencer, questa lega può rappresentare una seconda possibilità per quei calciatori che, per limiti tecnici o per sfortuna, non hanno raggiunto il calcio professionistico fermandosi alle giovanili. Un esempio è quello di Alessandro Patacchini (Jpata sul web), il quale si è dovuto fermare a pochi giorni dall’esordio in Serie A con il Parma per la rottura del legamento crociato. Ora gioca in Play2Give, una squadra di terza categoria, oltre che fare lo youtuber, e poter disputare la GOA7 League può rappresentare un’occasione di rivalsa in seguito ad una sfortunata carriera.
Questa competizione può anche essere presa come un divertimento per cantanti e personaggi televisivi (tra cui Cattelan e Rkomi). Infine, numerosi sono gli ex calciatori professionistici che hanno disputato qualche partita, come Amelia (ex Milan e campione del mondo nel 2006), Denis (ha giocato nell’Atalanta e nel Napoli), Laribi (per lui svariate presenze con Sassuolo, Bologna, Verona ed Empoli), Sorrentino (storico portiere del Chievo Verona e del Palermo) e Moscardelli.
Il punto sul quale la GOA7 League fa affidamento è perciò il fatto che è una competizione dove non manca l’agonismo ma allo stesso tempo l’obiettivo è divertirsi ed intrattenere il pubblico. Interessante è anche la cornice che avvolge la GOA7 League, con aziende che investono per diventare main sponsor delle squadre, la produzione di merchandising dedicato alle varie compagini e la creazione di un vero e proprio calciomercato. Infatti, numerose pagine Instagram hanno cominciato a pubblicare post relativi ai movimenti che i giocatori della GOA7 compiono tra le varie squadre e a fare streaming su Twitch dove intervistano i calciatori diventando “insider” di calciomercato. Le dinamiche che si sono venute a creare sono proprio quelle del calcio professionistico, con speculazioni e trattative, e tutto questo appassiona il pubblico di giorno in giorno.
Il fenomeno GOA7 League rappresenta un timeout dal calcio come tutti lo conoscono in quanto punta esclusivamente all’intrattenimento senza però tralasciare la componente competitiva, creando storie attorno ai propri partecipanti e dando vita a tifoserie che sostengono le varie squadre, un calciomercato e un mondo calcistico parallelo rispetto a quello professionistico. Come spesso accade, il matrimonio tra sport e spettacolo difficilmente delude.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.