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Gullit e Lombardo con la maglia della Sampdoria
, 8 Aprile 2024

Cina-Sampdoria e Il Problema dei Tre Corpi


La strana amichevole che ha ispirato l'autore della saga di fantascienza ora sbarcata su Netflix.

Il Problema dei Tre Corpi è la serie del momento. Dalla strategia di promozione che si è fatta particolarmente notare ("Siete insetti", ricordate?) all'effettivo successo che sta riscuotendo su Netflix, si sta parlando molto della serie tratta da un romanzo cinese di fantascienza. E capita dunque che l'autore di questo romanzo - Liu Cixin il suo nome - venga intervistato un po' da tutti in giro per il mondo, Repubblica compresa, e che sapendo di parlare con un quotidiano italiano scelga di raccontare da dove sia nata l'ispirazione per scrivere Il Problema dei Tre Corpi, come aveva già fatto tempo fa al blog di un autore di fantascienza, John Scalzi: "È stata una partita tra la nazionale cinese e la Sampdoria a ispirarmi". Avreste mai pensato all'esistenza di un filo rosso che collega i blucerchiati a Netflix passando per la Cina? Eppure eccoci qua.

Liu Cixin ha raccontato di aver assistito a questa partita dalle ultime file - le uniche che poteva permettersi al tempo - dell'imponente Stadio dei Lavoratori di Pechino. Da lassù, i 22 giocatori in campo erano solo puntini, e tale visuale ha fatto scattare qualcosa nello scrittore: "Mi sono reso conto che l'eliminazione dei dettagli rivelava la chiara struttura matematica del gioco", raccontava sempre al blog di John Scalzi. Da lì il passaggio dalla realtà del rettangolo verde alla fantascienza dello spazio profondo: "'È proprio come per le stelle', mi resi conto. Le distanze interstellari nascondevano e rendevano inaccessibili le complessità interne di ogni civiltà. Agli occhi di osservatori come noi, le civiltà extraterrestri appaiono solo come punti di luce". Da lì le prime idee per il romanzo, la pubblicazione nel 2006, la nascita di una trilogia e lo sbarco, a marzo 2024, su Netflix.

Ma che partita stava guardando Liu Cixin? Lo strano incrocio tra Nazionale cinese e Sampdoria si è incredibilmente concretizzato due volte nella storia, in due anni consecutivi (1994 e 1995), ed entrambe le volte si è concluso con la vittoria della nazionale cinese. Nella seconda occasione (compresa in una tournée citata anche nel film Fallen Angels), però, i blucerchiati sfidarono la Cina ad Hong Kong, e quindi possiamo stabilire con certezza che Liu Cixin era sugli spalti in occasione di Cina-Sampdoria 4-2 del 25 maggio 1994. È la Samp di Eriksson e Mancini - anche se priva dei nazionali già richiamati all'ordine per il mondiale americano - ma anche dell'indonesiano Kurniawan Dwi Yulianto, che ha appena terminato al terzo posto il campionato ed è impegnata in una tournée asiatica di fine stagione. Su Youtube si trovano facilmente gli highlights estesi del match di Pechino e, dunque, è il momento di tuffarsi nella partita che ha ispirato Il Problema dei Tre Corpi.

Cina-Sampdoria 4-2

I video che si trovano sul web sono due, entrambi tratti dalle immagini trasmesse da CCTV 5 - principale emittente sportiva cinese: uno di peggiore qualità ma leggermente più lungo, l'altro più breve ma ad una definizione che permette di riconoscere i volti dei giocatori. Il primo dei due video inizia con l'ingresso in campo delle squadre: i doriani, disposti su un'irrituale doppia fila portano con loro un'enorme bandiera cinese, la nazionale di casa - vestita di bianco - gli sfila affianco. Non esiste ovviamente un tabellino della partita, ma dai volti inquadrati dalle telecamere e dai nomi pronunciati dal telecronista cinese si può intuire una Sampdoria con i seguenti undici di partenza: Nuciari (1), Mannini (2), Serena (3), Maspero (4), Vierchowod (5), Sacchetti (6), Lombardo (7), Jugovic (8), Bertarelli (9), Mancini (10), Salsano (11).

Gli oltre undici minuti di highlights con il commento originale in cinese.

Gli spalti appaiono totalmente gremiti - ai tempi lo Stadio dei Lavoratori conteneva poco più di 50.000 spettatori - e la partita dev'essere stata vissuta come un grande evento in Cina ai tempi, almeno dal tenore dei commenti che si trovano in calce al video su Youtube. Tra uomini di oggi che ricordano di non aver scollato gli occhi dal televisore da bambini ed altri che rimpiangono con nostalgia la nazionale di metà anni '90 ("Non tornerà più quel periodo: amavamo davvero la nazionale di calcio e ci dava speranza" dice un commento), scopriamo che in Cina la partita fu trasmessa in differita e che in campo per i Dragoni ci sono il loro top scorer Hao Haidong e l'ex Crystal Palace Fan Zhiyi. "In quel momento il mio unico desiderio era avere la maglia della Sampdoria" si legge scorrendo ancora più in basso.

A partire forte è la Sampdoria, chiara favorita del match contro una squadra in quel momento 53esima nel Ranking FIFA. Il primo tentativo è addirittura di Vierchowod, che impegna il portiere cinese dalla distanza, mentre poi sulle incerte e caotiche respinte della squadra di casa è Sacchetti a provare il tiro da fuori ma anche lui senza trovare il gol. A mettere il cross da cui si sviluppa la confusa azione che porta al tiro del difensore blucerchiato è - con il numero 16 sulle spalle - Andrea Tentoni. Vista la contemporanea comparsa della fascia da capitano al braccio di Vierchowod e la sparizione del numero 10 di Mancini dalle immagini, possiamo ipotizzare che l'attuale CT dell'Arabia Saudita - fermo per infortunio nella partita precedente della tournée - abbia solo scambiato i gagliardetti con il capitano avversario o poco più, in una situazione simile a quella che ha visto coinvolto Lionel Messi negli scorsi mesi.

Se avete una minima conoscenza del calcio anni '90, a questo punto avrete un'obiezione da sollevare: ma Tentoni non ha mai giocato con la Sampdoria, giusto? E avete ragione, perlomeno per quanto riguarda le partite ufficiali. Infatti, dopo una stagione da 11 gol in Serie A con la maglia della Cremonese, l'attaccante romagnolo fu preso in prestito dai blucerchiati in occasione della tournée asiatica - assieme al compagno di squadra Maspero - per valutarlo in vista di un ingaggio per la stagione successiva. Ricorda lo stesso Tentoni: "Purtroppo arrivai che ero veramente alla frutta fisicamente, dopo un campionato dispendioso a livello di energie. Non ho potuto dare quel che potevo dare e alla fine forse la cosa ha pesato sulla scelta dei dirigenti blucerchiati". Di ritorno dall'Oriente la Sampdoria confermò così solo Maspero.

Ma torniamo alla partita. Nonostante il forcing iniziale dei blucerchiati, la partita viene sbloccata dalla Cina, arrivata al limite dell'area avversaria con una corsa palla al piede del numero 5 Xu Hong (la nazionale asiatica ci fa un grande favore stampando i cognomi sulle magliette) che, complice una difesa della Samp non proprio impeccabile, riesce a servire sulla corsa un compagno, il quale non sbaglia e manda in visibilio il telecronista e i 50.000 dello Stadio dei Lavoratori. L'autore del gol è il ventiseienne Cao Xiandong, ai tempi in forza al Beijing Guoan e che vent'anni dopo rincrocerà il suo destino con quello della Sampdoria nell'ambito di un progetto di interscambio tra i blucerchiati e la squadra di cui è responsabile del settore giovanile. Intervistato dal sito ufficiale della Sampdoria, a proposito di quel gol dirà: "Segnare suscita sempre un'emozione particolare. Farlo con la maglia della tua nazione e soprattutto segnare alla Sampdoria, una squadra famosissima e ricca di campioni, mi ha regalato una gioia immensa".

In un contesto tattico non esattamente stimolante, con le squadre lunghe già nel primo tempo, la Sampdoria pareggia quasi subito: cross dalla trequarti di Mannini - che sfoggia un curioso codino per l'occasione - e zampata di Bertarelli, che si concede addirittura una ruota per festeggiare il gol. Il ventiquattrenne ex Ancona in quel momento è in una fase molto promettente della sua carriera, che lo porterà a conquistare la titolarità all'inizio della stagione successiva, salvo poi infortunarsi gravemente al ginocchio nella partita di Coppa delle Coppe contro il Bodø/Glimt e rientrare in campo solo un anno e mezzo dopo.

Foto schierata della Sampdoria 1994/95
La Sampdoria 1994/95. Terzo in alto da destra, Bertarelli.

La Cina però non gioca affatto male e sa pungere soprattutto sviluppando il gioco in verticale, aiutata anche da una Sampdoria che non sembra metterci proprio l'anima su ogni pallone. Arriva così il 2-1: costruzione dell'azione dal basso (su pressing pressoché nullo), apertura sulla fascia e filtrante profondo per Li Xiao, che batte Nuciari. Sulle immagini dei successivi cambi della Cina, annunciati con quei cartoncini numerati che ormai si vedono solo sui campi di provincia, possiamo soffermarci sulla divisa dei Dragoni, che vestono una maglia bianca con dettagli rossi della Adidas, basata sul template che il marchio tedesco aveva lanciato nel 1990. Sul busto, campeggia la scritta "China" in caratteri latini, con una strana curvatura che costeggia il numero attraversando la maglia in diagonale.

Dopo due occasioni blucerchiate, su cui sono molto bravi prima un difensore e poi il portiere della Cina, e un contropiede sprecato dai padroni di casa, finisce il primo tempo e la regia stacca sul pubblico, visibilmente entusiasta del risultato, ma anche semplicemente di essere lì a vedere la propria nazionale sfidare i campioni che normalmente osserva dalla tv. Infatti, dall'inizio degli anni '90, la Serie A veniva trasmessa dalla televisione cinese nell'ambito degli accordi commerciali stipulati nel 1986 tra Deng Xiaoping e Bettino Craxi, che avevano avuto anche l'effetto di far sbarcare il miglior campionato del mondo sugli schermi di milioni di cinesi.

A inizio ripresa Tentoni, completamente smarcato, manca il bersaglio con un colpo di testa e poco dopo arriva il terzo gol della Cina, un vero capolavoro. Servito sul limite dell'area, Peng Weiguo vede Nuciari fuori dai pali e lo infila con un dolcissimo pallonetto, che lascia impietrito il baffuto portiere blucerchiato. Galvanizzata dal grande gol, la nazionale cinese sfiora anche il quarto, ma ad andare in rete per prima è la Sampdoria, con Bertarelli - anche lui senza marcatura, cosa di cui un tifoso si lamenta nei commenti - che insacca di testa su un cross dalla trequarti di Maspero. La punta dei blucerchiati è evidentemente quello che ci crede di più tra tutti gli effettivi, dato che dopo la rete va anche a recuperare il pallone in porta per riposizionarlo rapidamente a centrocampo.

La Sampdoria ha poi anche l'occasione per segnare il gol del pareggio, ma la botta da fuori su punizione a due di Maspero viene deviata in grande stile dal portiere cinese e altrettanto accade quando è Jugovic a tirare da fuori su tocco dello stesso Maspero. L'angolo successivo finisce a batterlo Bertarelli in un momento di confusione generale e sul ribaltamento di fronte - dopo un po' di batti e ribatti al limite dell'area della Cina - Mannini perde un pallone che era nella sua piena gestione e regala a Hao Haidong la possibilità di crossare sul secondo palo per Zhang Jun, che di testa in tuffo la mette in rete. L'autore del gol è un oscuro giocatore aggregato alla nazionale maggiore dalla rappresentativa olimpica, o almeno questo è quello che si intuisce dai commenti sotto al video degli highlights, che rendono possibile identificare il giocatore nonostante questo indossi una maglia su cui è stato stampato il cognome "Li".

A quel punto la Cina prova a gestire il doppio vantaggio mantenendo il possesso in difesa, ma con un'indecisione dei centrali rischia di regalare il gol al uno dei nuovi entrati della Sampdoria, che conclude mollemente rasoterra lontano dai pali. Il sostituto in questione è il diciottenne indonesiano Kurniawan Dwi Yulianto, arrivato a Genova in prova nell'ambito di una collaborazione triennale tra la federazione indonesiana e i blucerchiati assieme ai connazionali Bima Sakti, Anang Ma'ruf e Kurnia Sandy. I primi tre rimasero nella rosa della primavera della Sampdoria un anno o poco più prima di essere rispediti in patria, mentre Sandy - portiere - rimase in Liguria fino al 1997, trascorrendo una stagione da terzo alle spalle di Ferron e Sereni, senza comunque mai scendere in campo.

Yulianto accanto a Platt, con addosso una maglietta decisamente troppo grande.

Sempre superando Mannini la Cina rischia di confezionare anche il quinto gol, mentre Bertarelli trova la sua terza rete personale, ma viene pizzicato in fuorigioco dal guardalinee. Si resta dunque sul 4-2 fino al triplice fischio dell'arbitro, che il portiere della Cina accoglie provando a tenere in equilibrio il pallone sul collo, mentre lo stadio esplode di gioia per l'inaspettata vittoria. Nel post partita Eriksson ironizzerà sulla sconfitta dandone scherzosamente la colpa all'interprete che accompagnava la Sampdoria in Cina - Zhang Huide, storico corrispondente in Italia di CCTV e voce narrante del calcio italiano nel paese asiatico - che a suo dire avrebbe raccontato troppo minuziosamente i punti forti e deboli del calcio nostrano nei suoi servizi, interviste e telecronache.

La Sampdoria terminerà la stagione successiva a questa tournée con l'ottavo posto in Serie A e l'eliminazione in semifinale di Coppa delle Coppe contro l'Arsenal. La Cina si qualificherà alla Coppa d'Asia 1996 - in cui uscirà ai quarti di finale - ma dovrà aspettare il 2002 per disputare la sua prima e unica Coppa del Mondo. Liu Cixin, come ben sappiamo, inizierà a ragionare sul primo embrione de Il Problema dei Tre Corpi dopo aver visto i colpi di testa di Bertarelli e i cross di Maspero e diventerà lo scrittore di fantascienza più apprezzato della Cina, fino a vedere la sua opera adattata per una serie Netflix.


  • Classe '99, fervente calciofilo e tifoso dell'Udinese, alla sua prima partita allo stadio vede un gol di Cesare Natali e ne resta irrimediabilmente segnato. Laureato in scienze politiche a Padova e in un corso dal nome lunghissimo che finisce per "media" a Bologna, usa la tastiera per scrivere di calcio e Formula 1 e il mouse per fare grafiche su Canva.

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