Saalbach parte 2 - Considerazioni Sparse
La Svizzera prende tutto o quasi a Saalbach. Oltre Odermatt, Gut vince il di Super G ma Hütter rovina la festa in Discesa.
SUPER G Femminile - Ester Ledecká e il dualismo cartesiano! La sua materia (res extensa) è lo snowboard, il pensiero (res cogitans) viaggia al di fuori ed è libero. Il secondo weekend di Saalbach si annunciava ricco di soprese e non ha tradito le aspettative. La prima è arrivata in SuperG: la quattro volte Campionessa Generale di Parallelo in Snowboard vince per la quarta volta in Coppa del Mondo di Sci. La ceca, che spesso abbiamo visto battagliare con la nostra Michela Moioli sulla tavola, ha trovato la quadra giusta in condizioni veramente difficili (piogge e caldo). A un soffio dalla vincitrice si colloca Federica Brignone (2° a +0.28''), che inseguiva Lara Gut in classifica di specialità. Nel fine settimana precedente Fede aveva vinto lo Slalom Gigante: nessuna ripetizione, ma ennesimo podio per la Nazionale azzurra. Terza la norvegese Kajsa Vickhoff Lie a soli due centesimi da Federica. Basta un settimo posto a Lara Gut-Behrami per festeggiare la quinta coppa di SuperG della sua carriera; l'elvetica raggiunge Lindsey Vonn, confermandosi dopo il successo dello scorso anno.
SUPER G Maschile - Tripudio rossocrociato! Odermatt vince la coppa di SuperG e i suoi compagni si prendono tutte e tre le piazze del podio. Se da una parte c'è il piccolo rammarico per Marco Odermatt di ''solo'' eguagliato il record delle 13 vittorie in una singola stagione dall'altra ha potuto festeggiare la seconda coppa di specialità in SuperG della carriera. Lo svizzero, con la lucidità dei grandi atleti, ha preferito gestire la gara dopo l'uscita in Gigante della scorsa settimana che non ha intaccato nulla se non il record di vittorie consecutive nella disciplina di Ingemar Stenmark che ancora resiste. Questa volta gli sarebbe potuto costare molto caro un errore simile perché Vincent Kriechmayr era ancora in lizza nonostante il margine molto ampio del nidvaldese. La disputa tra i due ha decretato il 5° posto per Odermatt e il 6° per l'austriaco lasciando i riflettori ad altri protagonisti; in particolare Stefan Rogentin che ottiene la prima vittoria in CdM e il primo podio in per Arnaud Boisset (3° a +0.15''). A completare il terzetto elvetico Loïc Meillard (2° a +0.03'') che ottiene il settimo podio stagionale lasciandoci tante aspettative per la prossima stagione. Per gli italiani il migliore è Paris 6° a pari merito con Kriechmayr davanti ai compagni Bosca 10°, Casse 15° e Perathoner 22° all'esordio in CdM grazie all'oro conquistato ai Mondiali Juniores.
DISCESA LIBERA Femminile - ''Conny ce l'hai fatta!'': Cornelia Hütter vince la prima coppa di specialità a 31 anni nella gara più pazza della stagione. Sullo Zwölferkogel di Saalbach, il giorno prima l'austriaca aveva gettato le chance per vincere la coppa di SuperG. Nella mattinata di domenica ha firmato invece un vero capolavoro, complice soprattutto il pasticcio di Lara Gut che ha chiuso 17°. Dopo la discesa di Gut la classifica parziale vedeva l'austriaca precedere la svizzera di soli 6 punti in classica parziale e ben quattro austriache nelle prime quattro posizioni. Poi accade qualcosa, ci si accorge che forse qualcosa su Conny si può recuperare. La prima a farlo è la Nicol Delago (3° a +0.49'') che rovina il quartetto padrone di casa. Però sembra fatta, le compagne di Hütter si stringono intorno a lei festanti. Tra loro c'è anche Nicole Schmidhofer, ultima atleta austriaca a vincere la coppa di Discesa prima del terribile infortunio che la costrinse al ritiro. Scende Ilka Štuhec, luce rossa al primo intertempo ma è lì sulle code dell'austriaca. La gara prosegue, la slovena continua a perdere ma molto meno rispetto alle altre atlete e tra la nazionale austriaca inizia a calare il silenzio guardando il mega-schermo. Luce verde all'ultimo intertempo. Il CT austriaco Roland Assinger quasi sviene, la slovena ha recuperato 37 centesimi e mancano una manciata di secondi al traguardo. Luce rossa, Ilka Štuhec 2° a +0.17''. Vi chiederete ''Perché tutta questa angoscia?''. Qualora Conny non avesse ottenuto il primo posto, Lara Gut avrebbe vinto la coppa di Discesa a causa dei punti assegnati tra primo e secondo posto, 100 e 80 rispettivamente che in virtù dei 6 di scarto avrebbero decretato la sconfitta della beniamina di casa. Race of the Year.
DISCESA LIBERA Maschile - Si chiude a Saalbach come si era iniziata la stagione di velocità maschile: una cancellazione. L'ennesima, nella più catastrofica delle stagioni da quando esiste la FIS. L'annullamento della discesa di Saalbach ci ha privato dell'unica vera sfida, quella tra Odermatt e Cyprien Sarrazin. I due erano separati da 42 punti nella classifica di Discesa: nonostante gli sforzi degli addetti ai lavori non è stato possibile disputare la gara a causa delle condizioni: unite a un manto nevoso martoriato dal caldo, la sicurezza degli atleti non era garantita. Decisione tutto sommato condivisa anche dal transalpino Sarrazin, da poco ripreso dallo spaventoso capitombolo di Crans-Montana.
Tirando brevemente le fila della stagione appena conclusa, ci sono stati parecchi spunti di cui la FIS dovrà discutere nella pausa. La prima è sicuramente la ''sicurezza'': il Circo Bianco è stato smembrato costantemente di alcuni dei suoi membri più illustri durante l'anno, molti in maniera grave. L'esempio più clamoroso è quello di Kilde, la cui carriera è seriamente a rischio dopo la caduta di Wengen che gli ha squarciato una gamba e tranciato un nervo. La seconda è la ''calendarizzazione'': con 16 gare cancellate, solo la stagione 2019/2020, quella del Covid, ha avuto un passivo peggiore. La sfida per la CdM femminile ha visto Lara Gut spuntarla su Federica Brignone ma soprattutto su Mikaela Shiffrin: senza l'infortunio di Cortina avrebbe potuto tenere testa alla ticinese? Di questo non è convinta proprio la nostra Brignone: dopo le Finali di Saalbach, la figlia di Maria Rosa Quario ha tacciato Her Majesty di aver messo le mani avanti già alle gare di Zauchensee, dove non ha partecipato a causa dell'influenza. Secondo Fede l'americana avrebbe rinunciato comunque a competere nelle discipline veloci non essendo in grado di reggere il tour de force che alla lunga avrebbe favorito la svizzera.
Anche la stagione maschile lascia qualche dubbio, più che altro legato all'unico vero rivale di Marco Odermatt, l'austriaco Marco Schwarz uscito dai giochi dopo la caduta a Bormio. Sicuramente il duello avrebbe reso la stagione molto più avvincente ma il polivalente austriaco ha chiesto veramente troppo al suo fisico che poi gli ha presentato il conto. L'unica certezza è che Odermatt ha chiaro l'obiettivo di ergersi al di sopra di qualsiasi altra cosa sia stata fatta fino ad ora nello sci. Ha sfiorato due record clamorosi quest'anno: vittorie consecutive in Gigante (13 vs 14 di Ingemar Stenmark) e quello di vittorie in una singola stagione (13 ex aequo con Hirscher, Maier, Stenmark). Siamo di fronte ad un ragazzo che sta riscrivendo la storia dello sci e che nei prossimi anni è verosimile vederlo al sopra del pàntheon del Circo Bianco. Dopo l'Übermensch di Friedrich Nietzsche non è utopico pensare all'Ödermensch: qualcosa che va oltre l'umano.
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