5 giocatori da seguire nel campionato argentino 2024
Fra giovani e veterani l'Argentina offre sempre spunti e giocatori da seguire, fra cui questi cinque.
La Primera División argentina è da sempre un grande bacino di reclutamento per squadre ai quattro angoli del mondo. In particolare, in Europa possiamo trovare tantissimi calciatori albicelesti che eccellono e dominano i migliori campionati del mondo. Dibu Martinez, per esempio, nel 2023 è stato il secondo portiere con più clean sheet in Premier League (12), dietro solo ad Alisson a quota 16. Da diverse stagioni Lautaro Martinez è fra i migliori attaccanti della nostra Serie A e l’elenco potrebbe proseguire all’infinito, aggiungendo nomi che hanno lasciato l’Argentina in quest’ultima sessione di mercato, come Valentín Barco (acquistato dal Brighton), Pedro De La Vega (diretto a Seattle), Nicolás De la Cruz (che attraverserà il confine per approdare al Flamengo) o Santiago Castro e Santiago Pierotti, sbarcati rispettivamente a Bologna e a Lecce. Per tutti questi talenti che partono, tuttavia, ce ne sono altrettanti che restano, con il compito di consolidare il campionato argentino come seconda forza del continente dietro al più ricco – e meglio strutturato – campionato brasiliano. Fra questi giocatori ce ne sono cinque che secondo noi vale la pena seguire più di altri e per il quale spendere una notte insonne.
Claudio Echeverri – River Plate
Soprannominato El Diablito (il diavoletto, ndr) e intriso di potrero, per l'Argentina Echeverri è quello che per il Brasile è Endrick, ovvero un talento generazionale di cui tutti attendono la consacrazione. Nel caso di Echeverri la pressione è ancora più pesante perché El Diablito è chiamato a raccogliere l’eredità di Leo Messi. Echeverri è un calciatore messianico sotto molti aspetti, per esempio per la sua capacità di toccare il pallone moltissime volte con tutte le parti del piede, così da imporre un dominio sulla palla che la fa risultare come un prolungamento delle sue gambe. Nella partita contro il Brasile al Mondiale under 17 segna tre gol di cui due arrivano dopo una conduzione solitaria nella quale si rende imprendibile per gli avversari muovendo il bacino come il Messi gracile ed etereo dei primi anni a Barcellona.
Nel parlare di Echeverri si rischia sempre di scadere nei luoghi comuni che ammantano tutti i trequartisti argentini con il dieci sulle spalle ed una spiccata propensione al dribbling ma nel suo caso le parole non sembrano spese a vuoto dato che pochi giorni fa è stato ufficializzato il suo passaggio al Manchester City – che vuole replicare l’operazione Julian Alvarez – per circa 25 milioni di euro. Guardiola ha, però, deciso di lasciare Echeverri al River per tutta la durata del 2024 per non catapultare un teenager in un contesto che potrebbe schiacciarlo senza la giusta preparazione. Quindi per vederlo in Europa dovremmo aspettare ancora qualche mese.
Ezequiel Fernández – Boca Juniors
Purtroppo, quando si parla di centrocampisti argentini si rischia spesso di incorrere nei luoghi comuni – esattamente come quando si parla di trequartisti o centravanti – e spesso il termine garra viene utilizzato senza cognizione o per qualsiasi giocatore. Un centrocampista che trasuda garra è Ezequiel Fernández, detto Equi, volante del Boca Juniors. Formato nelle giovanili xeneizes Fernández si mette in mostra sin da giovanissimo, tanto da debuttare in prima squadra a diciannove anni, nel 2021, ma nel suo ruolo è chiuso da un altro fenomeno come Alan Varela e quindi il club decide di mandarlo in prestito al Tigre per fargli fare le ossa, come si dice in gergo.
Nella stagione passata al Matador, Fernández è uno dei migliori giocatori in rosa e si ritaglia tutto lo spazio che il Boca non aveva potuto garantirgli, nel frattempo Alan Varela cresce anche lui esponenzialmente e viene acquistato dal Porto nel luglio del 2023; per Equi si srotola un tappeto rosso che lo conduce verso la titolarità alla Bombonera. Rispetto a Varela, Equi ha una concezione più totale del gioco, agendo quasi sempre nel cerchio di centrocampo che domina grazie ad un buon fisico (178 cm per 76 kg) e a una visione a 360º che gli permette di scegliere la soluzione migliore, alternando passaggi lunghi a combinazioni brevi con i terzini o le mezz’ali. Oltre ad essere un ottimo facilitatore per i compagni è anche utile nella fase di recupero dove non sottilizza molto se c’è da portare un contrasto deciso, sia esso con i piedi o con la testa.
Hernán López Muñoz – Godoy Cruz
Per accendere l’interesse dietro a López Muñoz basterebbe dire che lo lega una parentela diretta con Maradona, dato che il trequartista è figlio di uno dei nipoti di Maradona (Daniel Lopez Maradona, ndr), ma non si renderebbe giustizia alle squisite doti tecniche di questo folletto che gioca con i calzettoni abbassati. López Muñoz inizia la sua carriera con il River Plate e con la banda debutterà in Primera Divison a diciotto anni ma quell’edizione del River di Gallardo è infarcita di così tanti talenti che Hernán non trova il sufficiente spazio e deve ricominciare dalla classe media argentina: prima Central Cordoba (dove segnerà un gol maradoniano nelle fattezze) e Godoy Cruz poi. Ciò che salta subito all’occhio di López Muñoz è il gusto per la giocata innecessaria, la continua ricerca della burla all’avversario.
Il trequartista tratta il pallone alla stregua di un diamante prezioso che sembra facile da afferrare ma quando hai allungato la mano di accorgi che c’è una spessa teca di vetro a proteggerlo, in questo caso il vetro è rappresentato dalla suola di López Muñoz che impedisce agli avversari qualsiasi contatto con la sfera. Il suo tratto distintivo è una certa sfumatura sucía che da al mondo in cui accarezza il pallone, utilizzando parti del piede e della gamba non convenzionali ma lavorando anche in punta di fioretto con suola ed esterno. Sicuramente fra questi giocatori è il più intrattente da guardar giocare.
Agustín Giay – San Lorenzo
Per un promettente terzino dell'Argentina U20 che parte (Barco), uno altrettanto promettente che rimane: sto parlando di Agustín Giay del San Lorenzo. Giay è un terzino estremamente atipico, innanzitutto per il fisico – 180 cm - ma anche per la concezione che imprime al ruolo. Formato nel San Lorenzo – che avrebbe tanto piacere a venderlo per sistemare il buco di 30 milioni nel bilancio – Giay interpreta il ruolo come se fosse un esterno alto a piede invertito, con il corpo continuamente rivolto verso il centro del campo. A differenza di un’ala, però, Giay non è eccelso nella tecnica individuale soprattutto nello stretto, anche se ha un ottimo piede per i cross.
La mancanza di tecnica è coperta dal dominio fisico che Giay ha nei confronti della maggior parte dei terzini argentini, se non riesce a superarti con un dribbling butta avanti il pallone e si fa strada a spallate, un metodo poco efficiente ma sicuramente efficace. Dato che negli ultimi giorni di mercato pare ci sia stato un interessamento del Milan, è importante sottolineare la posizione che Giay assume in fase di uscita palla, ovvero di come spesso abbandoni la fascia destra e per affiancarsi alla linea dei centrocampisti, offrendo una linea di passaggio in più ai difensori che costruiscono. Un movimento che – per esempio – esegue anche Calabria nel Milan di Pioli. Magari non arriverà mai in Italia e spenderà gran parte della sua carriera in Argentina ma sarà comunque interessante veder giocare un terzino così atipico.
Éver Banega e gli altri veterani
Questo pezzo è nato con l’intento di far scoprire alcuni dei migliori talenti giovani del campionato ma in questa sessione di mercato la Primera Division argentina è stata anche scenario di ritorni in patria e di cambi di maglia di giocatori più esperti. L’acquisto più eclatante – che ha generato una mini-telenovela con il Boca – è stato quello che ha riportato Éver Banega a Rosario, sponda Newell’s Old Boys. L’ex Inter ha deciso di concludere la sua carriera nella squadra di cui è tifoso e la fascia da capitano abbinata al numero dieci ha risvegliato gli entusiasmi della lepra che possono dire la loro, potendo contare anche su una rosa con molti giovani e una giusta quota di esperienza.
Il River ha perso due dei suoi titolari più quotati. Enzo Pérez ha salutato la banda per andare a infoltire il centrocampo dell’Estudiantes de la Plata, dove ritroverà due ex Serie A come Federico Fernández (Napoli) e José Sosa (Milan); l’altro River che ha cambiato maglia è Mati Suárez che si è mosso verso il Talleres di Cordoba dove potrà formare una coppia interessante con l’ex Girona Nahuel Bustos. Tornando a Rosario, il Newell’s ha fatto posto proprio a Banega cedendo l’ex Boca Pablo Pérez al periferico Sarmiento de Jujuy dove Lisandro López – sì, l’ex Lione – sta sparando gli ultimi colpi della sua ventennale carriera. Sempre per parlare di ex Serie A Tevez allenerà il suo ex compagno di squadra Isla all’Independiente.
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