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, , 7 Gennaio 2024

Empoli-Milan (0-3) - Considerazioni sparse


Il Milan torna a vincere in trasferta dopo 3 mesi. Buona la prova complessiva dei rossoneri, l’Empoli fa il possibile ma non incide.


Comincia bene il 2024 del Milan. In questo uggioso pomeriggio post Epifania, gli uomini di Pioli hanno portato a casa una vittoria convincente solo fino ad un certo punto. Ad un’ora fatta bene, con ottimo palleggio e grande sicurezza in transizione, è seguita una mezz’ora da “solito” Milan. I difetti di questa squadra, comunque, sono i soliti. Incapace di chiudere la partita (anche a causa di qualche virtuosismo di troppo), i rossoneri hanno subito più volte le ripartenze dell’Empoli, bravo a spingere sull’acceleratore nel quarto d’ora di amnesia milanista. In un lui di occasioni gli uomini di Andreazzoli hanno anche sfiorato il gol che avrebbe riaperto la partita ma Maignan prima e Theo poi hanno tolto a Pioli le castagne dal fuoco. Bravi Pulisic e Traore a concretizzare il perfetto contropiede dello 0-3, riportando il Milan alla vittoria in trasferta dopo 3 mesi.

A decidere la partita ci hanno pensato gli uomini più attesi: prima Leao a servire Loftus Cheek per lo 0-1, poi Giroud a sigillare con freddezza il rigore del raddoppio, infine Maignan a blindare il risultato. Per Leao a Giroud, in realtà, la prestazione è stata in chiaro-scuro ma i numeri, soprattutto per il  francese, parlano chiaro: 9 gol, 5 assist in metà campionato sono numeri eccellenti, soprattutto per un attaccante che nel 2024 andrà per i 38. Continua il digiuno in campionato, invece, per Rafa Leao. Ormai sono più di 3 i mesi di assenza dai tabellini di serie A, un po’ troppi per un giocatore della sua caratura.

È arrivato anche il momento dell’infortunio di Florenzi. Per l’ex romanista, inaspettatamente sempre disponibile fino ad oggi, è arrivata la solita noia muscolare. Ancora da definire l’entità ma lo stop lo terrà fuori almeno un paio di settimane. Un bel problema per Stefano Pioli, che stava utilizzando Florenzi con continuità, viste le assenze contemporanee di Tomori, Kalulu e Thiaw e la stagione davvero negativa di Davide Calabria, anche oggi in difficoltà contro Baldanzi e Cambiaghi. Il Milan sembra aver iniziato il 2024 con un piglio differente rispetto all’anno. A non cambiare mai è la solita, preoccupante, tendenza all’infortunio.

A oggi, l’Empoli sembra davvero un ospite nella Serie A 23/24. Le idee di gioco sarebbero anche interessanti ma Andreazzoli ha a disposizione una rosa oggettivamente troppo corta e troppo giovane per poter ambire ad una salvezza tranquilla. Anche gli infortuni, poi, stanno facendo la loro perte: a Cacace squalificato si sono aggiunti Kovalenko, Fazzini, Bereszinsky, Bastoni e Pezzella. Assenze oggettivamente pesanti. Eppure qualche individualità interessante c’è, con Caprile, Baldanzi e Cambiaghi su tutti. Troppo poco per innalzare la qualità media generale. Caputo sta vivendo la fase conclusiva della sua carriera e Grassi, Maleh, Luperto e Gyasi sono solo due buoni mestieranti. Per ottenere la salvezza servirà un autentico miracolo.

Il bilancio del Milan, al giro di boa della stagione, è assolutamente anonimo. 39 punti in campionato, non pochi in assoluto ma pochi se riferiti a quelli dell’Inter e della Juventus, adesso rispettivamente a -9 e -4 (con una partita in meno). Inoltre, le prestazioni non sempre sono state all’altezza e i punti regalati a Udinese, Lecce e Salernitana sono peccati capitali. In Europa, è arrivata l’eliminazione della Champions League, nonostante alla fine il girone si sia rilevato meno ostico del previsto. In Coppa Italia, i quarti di finale conquistati. Gli infortuni hanno sicuramente pesato ma si è avuta spesso la sensazione che la squadra fosse scollata, soprattutto nel rapporto con il proprio allenatore. La terza posizione  (e quindi la zona Champions), sono assolutamente al sicuro ma a questo punto della stagione, visto il mercato estivo, ci si sarebbe aspettati un distacco certamente minore rispetto alla capo classifica.

  • 34 anni, pugliese di nascita, siciliano, ciociaro e ligure d'adozione. Ex pallanuotista, da sempre appassionato di sport in generale ma con una fissazione per il futbòl. Ho visto giocare Ronaldinho contro Romario al Maracanà di Rio de Janeiro nel 1999. Trasmissione sportiva preferita: Tutto il calcio minuto per minuto.

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