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Napoli Cagliari
, 16 Dicembre 2023

Napoli-Cagliari (2-1) - Considerazioni Sparse


Un Napoli combattivo ottiene tre punti importantissimi al Maradona contro il Cagliari.

Il Napoli conquista tre punti al Maradona contro il Cagliari per la terza volta dall'inizio del campionato: basta questo semplice dato per fotografare quanto la stagione dei campioni d'Italia sia stata tribolata. Un appuntamento che il pubblico del Maradona attendeva da settembre, per tre punti che hanno l'effetto del trovare un'oasi di acqua fresca dopo una lunga traversata nel deserto;

Il Napoli è stato a misura di Mario Rui: un'assenza che, contrariamente a quanto farebbe pensare il nome non da stella di prima grandezza, è pesata come un macigno. Non tanto sotto il profilo tecnico, quanto sotto il profilo caratteriale: l'ammonizione spesa a fermare la ripartenza avversaria ha dato al Napoli quel pizzico di cattiveria agonistica che a questa squadra è mancata tantissimo;

Cattiveria che, di certo non è mancata al Cagliari: la squadra di Ranieri, complice un gap tecnico che la vedeva nettamente sfavorita nei confronti del Napoli, si arrangia come può e punta a buttarla sul piano dell'agonismo, resistendo come può utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione fin quando il direttore di gara lo ha concesso. Ecco, forse al direttore di gara va imputata una certa reticenza nell'usare i cartellini, arrivati forse troppo tardi quando la partita si era decisamente incattivita;

Sugli scudi ci va Osimhen, che prima della gara mostra al pubblico il pallone d'oro africano e poi, durante il match, mostra a tutti quanto abbia meritato questo titolo: il nigeriano corre, si sbatte, dà battaglia contro i durissimi centrali sardi, trova il gol del vantaggio e crea dal nulla i presupposti per il gol decisivo di Kvaratskhelia. Una gara che, insomma, porta a caratteri cubitali la sua firma;

Le dolenti note, per gli azzurri, stanno in una difesa ancora troppo ballerina e che subisce il forcing degli avversari. L'intesa ancora macchinosa tra Rrahmani e Meret, corresponsabili sul gol del pari di Pavoletti, costa ancora una volta un gol subito agli azzurri, e solo la vena realizzativa ritrovata dei suoi campioni ha evitato che costasse altri punti per strada.

  • Nato per puro caso a Caserta nel novembre 1992, si sente napoletano verace e convinto tifoso azzurro. Studia Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Napoli "Federico II", inizialmente per trovare una "cura" alla "malattia" che lo affligge sin da bambino: il calcio. Non trovandola però, se ne fa una ragione e opta per una "terapia conservativa", decidendo di iniziare a scrivere di calcio e raccontarne le numerose storie. Crede fortemente nel divino, specie se ha il codino.

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