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Takefusa Kubo in Inter-Real Sociedad
, 12 Dicembre 2023

Inter-Real Sociedad (0-0) - Considerazioni sparse


L'Inter non ci prova più di tanto in una partita dalle poche emozioni e passa il turno come seconda.

L'Inter arrivava a questa partita con la qualificazione già in tasca, ma con ancora il primo posto in palio proprio tra le protagoniste di Inter-Real Sociedad, con i primi costretti a vincere per colpa della differenza reti. Visto il livello delle squadre che si erano già assicurate il primo posto - o che se lo assicureranno in questo turno - non era un dettaglio da poco terminare il girone una posizione più in alto o una più in basso. L'Inter però non sembra avere un interesse così smodato nel cercare la vittoria e la Real Sociedad la asseconda, portando ad una gara senza grosse fiammate e senza fasi di gioco particolarmente degne di nota. I nerazzurri vedono quindi complicarsi il loro cammino europeo, mentre i baschi possono sperare in un sorteggio benevolo;

Nelle prime fasi di gioco l'Inter soffre molto il gioco della Real Sociedad e si trova costretta a cercare di tenere affannosamente il ritmo, con la squadra di Aguacil che tiene saldamente in mano il pallino del gioco, arrivando a metà primo tempo con l'80% di possesso palla. Un inizio di partita che ricorda abbastanza fedelmente quello dell'andata. Dalle parti di Sommer, però, non arrivano particolari pericoli. I nerazzurri sembrano essere stati mandati in campo con l'istruzione di stare bassi e lasciare la gestione del gioco alla Real Sociedad, cercando di sfruttare le ripartenze e aspettando un calo della pressione dei baschi che, effettivamente, verso fine primo tempo arriva. L'inerzia della partita però non cambia completamente, con un'Inter che si esprime ancora a folate nel secondo tempo, dopo un accenno di qualcosa di più organico e pericoloso alla fine del primo;

C'era da aspettarselo visti gli uomini schierati in campionato contro l'Udinese o è stata una sorpresa vista l'importanza della partita? Stiamo parlando del turnover di Simone Inzaghi, che ha schierato Sanchez per Lautaro, Frattesi per Barella e Carlos Augusto per Bastoni. L'ex Sassuolo, rimasto in panchina per 90' sabato sera - con un certo grado di sorpresa - ha disputato una buona gara, facendo vedere alcuni spunti interessanti, mentre invece Alexis Sanchez ha disputato una prova abbastanza dimenticabile, realizzando solo 5 passaggi in tutta la sua partita, non tentando nemmeno un dribbling e non andando mai al tiro. La differenza tra i due attaccanti titolari dell'Inter e le loro riserve si conferma evidente, ed è un problema che in casa nerazzurra andrà risolto;

La Real Sociedad è una bella squadra. Bella da vedere in campo, con un 4-1-4-1 (o 4-3-3 che dir si voglia) molto ordinato, bella da vedere quando gestisce il pallone, bella quando pressa. Stasera però fa molta fatica ad arrivare alla conclusione e quindi a concretizzare la mole di gioco che produce. Sono solo due infatti i tiri in porta dei baschi in tutta la partita, con l'occasione migliore che arriva con Oyarzabal nel secondo tempo. In generale sono diversi gli uomini della Real che si dimostrano interessanti in questa serata: ottima la prova di Hamari Traore sulla fascia destra, mentre davanti si confermano Mikel Merino e soprattutto Takefusa Kubo, che con il suo dribbling e la sua velocità sul breve sa essere pericoloso. Il giapponese lo dimostra anche in occasione del rigore poi revocato dopo l'on-field review, dove ha però provato ad essere più furbo del VAR;

Anche in una partita abbastanza grigia e avara di spunti come questa, Marcus Thuram si conferma in uno splendido stato di forma, aprendo gli strappi grazie a cui l'Inter prova a rendersi pericolosa. Nel contesto di oggi questi non hanno portato al gol, anche se sul finire di primo tempo ci si è arrivati abbastanza vicini, ma sono sicuramente un segnale positivo per Inzaghi e per l'Inter in generale. Thuram sarà sicuramente fondamentale nel prosieguo della Champions dell'Inter, in attesa di sapere quale sarà l'avversario - di prim'ordine - che attenderà i nerazzurri nel 2024.


  • Classe '99, fervente calciofilo e tifoso dell'Udinese, alla sua prima partita allo stadio vede un gol di Cesare Natali e ne resta irrimediabilmente segnato. Laureato in scienze politiche a Padova e in un corso dal nome lunghissimo che finisce per "media" a Bologna, usa la tastiera per scrivere di calcio e Formula 1 e il mouse per fare grafiche su Canva.

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