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Di Giannantonio festeggia la vittoria del Gran Premio MotoGP del Qatar.
, 19 Novembre 2023

MotoGP, GP del Qatar - Considerazioni sparse


Di Giannantonio vince e convince. Martin va in crisi, adesso Bagnaia é il grande favorito alla vittoria finale.

Oggi, 19 Novembre 2023, la MotoGP ha un nuovo race winner: Fabio Di Giannantonio ha vinto meritatamente il Gran Premio del Qatar. Potenzialmente il penultimo della sua carriera in classe regina.  Dall’Indonesia in avanti, dopo essere stato spodestato da Marc Marquez in sella alla Ducati Gresini, io centauro romano ha cominciato a sfoggiare prestazioni da pilota da top 5 stabile. Che paradosso, dopo aver passato una stagione e mezza nell’anonimato più totale. Le lacrime di fine gara sono state bellissime e la commozione dei suoi colleghi a fine gara è sembrata davvero sincera. Adesso Diggia è senza sedile per la prossima stagione ma confidiamo che le prestazioni dell’ultimo periodo possano consentirgli in extremis di trovare posto nel circus. Magari proprio nel team VR46, nonostante le smentite del team principal Alessio Salucci;

Per Francesco Bagnaia è stata quasi la domenica perfetta. Dopo una partenza da manuale, che lo ha portato a condurre la gara da curva 1, Pecco ha gestito la gara fino a 4 giorni dalla fine, quando, superato da Di Giannantonio, è andato lungo alla prima staccata, rischiando di rovinare gara e mondiale. Numero che ha fatto salire i battiti dell’intera platea, compreso quelli di Tardozzi, in live con il suo cardiofrequenzimetro (c’è davvero, abbiamo le prove). Di certo non il miglior Bagnaia del biennio, l’avviamo visto ancora troppo poco dominante quando in testa. Contrariamente a quanto successo in sprint, però, oggi ha rimesso in mostra passo e cattiveria, tornando ad esaltarsi nel momento più giusto;

La crisi di Martin è stata tanto inaspettata quanto poco tempestiva.  La sprint di ieri aveva spinto tutti a pensare ad un bis alla domenica, considerando lo stato di forma incredibile dello spagnolo. Tutto deciso a Valencia, con piloti a pari punti. Era questo lo scenario più plausibile solo 24 ore fa. Invece Martin è crollato malamente, finito decimo a sgomitare con Yamaha e Honda. Dall’altra parte, un Bagnaia in grande spolvero non ha fatto altro che peggiorare la situazione, annullando quasi definitivamente le speranze vittoria finale dello spagnolo. Quel “quasi” resterà finché la matematica non lo condannerà, specialmente visto il poco feeling del campione del Mondo in carica sul circuito valenciano. Martinator non mollerà di certo ma, ad un giorno di distanza, i pronostici sono completamente sovvertiti;

Guadagnare 21 punti su 37 disponibili sembra davvero un’impresa improba per Jorge Martin. La situazione di gestione in cui si trova in questo momento Bagnaia è pressoché identica a quella dell’anno scorso. Si arriva a Valencia con il mondiale in tasca, manca solo il favore dell’aritmetica. L’ennesimo colpo di scena della stagione è stato il decimo posto di Martin, chiaramente il pilota più in forma del Mondo da almeno 4 mesi a questa parte. L’epilogo sta per arrivare. Adesso, però, la bilancia pende clamorosamente dal lato del pilota torinese;

Shame on Aleix. Gravissimo quanto successo in FP2 tra Espargàro e Morbidelli: l’italiano, infatti, sarebbe stato colpevole di disegnare con la sua Yamaha una traiettoria sbagliata, tanto da meritarsi un bel ceffone dal pilota Aprilia. Episodio gravissimo, meritevole, infatti di sei posizione di penalizzazione in griglia. Espargaro, che aveva già mostrato segnali di cedimento in Giappone, urlando letteralmente addosso ai suoi meccanici, dopo aver lottato per il titolo lo scorso anno, sta vivendo un periodo particolarmente difficile, contraddistinto da infortuni e prestazioni sotto la media. Quest’oggi la caduta, come se il karma diventare un fattore determinante per l’esito finale delle gare. Lo spagnolo, pur essendo uno dei veterani del circuito, purtroppo, non è nuovo a queste uscite ed è stato lo stesso Morbidelli ad affermare, con grande lucidità che sia un pilota che “ha un problema, che ha reagito troppe volte in maniera esagerata nella sua carriera.”

  • 34 anni, pugliese di nascita, siciliano, ciociaro e ligure d'adozione. Ex pallanuotista, da sempre appassionato di sport in generale ma con una fissazione per il futbòl. Ho visto giocare Ronaldinho contro Romario al Maracanà di Rio de Janeiro nel 1999. Trasmissione sportiva preferita: Tutto il calcio minuto per minuto.

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