L'angoscia di Dinamo Kiev-Shakhtar Donetsk
Il silenzio di Kiev, il sinistro di Zubkov, la conferenza di Lucescu e una realtà ben più pesante di Dinamo-Shakhtar.
"Erasmus" è la rubrica del lunedì in cui vi raccontiamo una partita dal weekend di calcio internazionale. L'anticipo della 13° di Prem'er-Liha ha proposto la sfida più iconica, anche geopoliticamente, del calcio ucraino: Dinamo Kiev-Shakhtar Donetsk. Potete recuperare gli episodi precedenti qui.
[3-11-2023, ore 8.05] Le forze russe hanno lanciato nella notte un massiccio attacco con droni kamikaze sulla città di Kharkiv, nell'Ucraina nord-orientale: lo ha reso noto la polizia dell'omonima regione, come riporta Ukrainska Pravda. Sono stati lanciati almeno 10 velivoli senza equipaggio: per il momento non si segnalano vittime. Nel raid è stata distrutta una scuola, che ha preso fuoco, e sono stati registrati incendi anche in un edificio residenziale, una stazione di servizio e un edificio amministrativo. Danneggiati anche alcuni fabbricati agricoli. La difesa aerea ucraina ha distrutto 24 droni e un missile guidato X-59 lanciato dalle forze russe durante la notte. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo ultimo aggiornamento.
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la scorsa notte con 38 droni Shahed e un missile X-59. Le unità di difesa aerea hanno intercettato 24 droni e hanno abbattuto il missile. Le autorità locali hanno segnalato un massiccio attacco di droni a Kharkiv. L'esercito ha affermato che il giorno precedente le forze russe hanno lanciato un totale di 70 attacchi aerei e sette attacchi missilistici contro l'Ucraina.
[3-11-2023, ore 11.20] Un'esplosione è stata udita questa mattina vicino a una centrale termoelettrica di Sebastopoli, nella Crimea annessa: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita il canale Telegram Crimean Wind. "Alle 9.30 di Sebastopoli, di fronte all'impianto di cogenerazione, probabilmente c'è stata un'esplosione", si legge nel messaggio. Crimean Wind aggiunge che nella zona si trovano anche imprese industriali, incluso un impianto per la produzione di asfalto.
[3-11-2023, ore 12.44] "Purtroppo ci sono stati cinque colpi su un sito infrastrutturale critico nella nostra regione," ha scritto Kozytskyi su Telegram in merito ai droni kamikaze della notte precedente. "Fortunatamente non ci sono stati feriti o vittime. C'è stato un incendio, che è stato prontamente spento". "Le forze del Comando aereo Ovest che difendono i cieli della regione di Leopoli," ha aggiunto Kozytskyi, "hanno abbattuto nella notte 11 droni d'attacco russi su un totale di 16 che si dirigevano verso l'ovest dell'Ucraina".
[3-11-2023, ore 13.12] Il ministero della Difesa russo ha affermato che 3.755 soldati ucraini sono stati eliminati dalle truppe russe nei combattimenti dell'ultima settimana, insieme a 21 carri armati e dieci aerei ed elicotteri. Il ministero, citato dall'agenzia Tass, aggiunge che 28 soldati ucraini si sono "arresi volontariamente per non perire in attacchi suicidi." Il bollettino parla di 1.340 ucraini uccisi nell'area di Donetsk, 1.110 in quella del sud Donetsk, 755 in quella di Kupyansk e 550 nella regione di Kherson.
[3-11-2023, ore 15.00] Arriva la comunicazione delle formazioni ufficiali di Dinamo Kiev-Shakhtar Donetsk: nel 4-2-3-1 di Lucescu c'è curiosità di capire chi tra Shaparenko e Shepelev si posizioni al fianco di Brazhko come centrocampista centrale e chi occupi la trequarti dietro a Benito. Il 4-3-3 ospite, di contro, vede una sola modifica rispetto alla sconfitta maturata una decina di giorni prima al Montjuïc di Barcellona, con Newerton a prendere il posto dello squalificato Bondarenko nell'XI titolare.
Dinamo Kiev e Shakhtar si sono affrontate 76 volte in Prem'er-Liha: 23 vittorie a testa, 17 pareggi. Ancor più impressionante è l'equilibrio delle reti segnate, 76 a testa, negli scontri diretti. Dalla riforma dei campionati ucraini (1993), però, mai era successo che, come nel 2023, Dinamo e Shakhtar si affrontassero quando né una né l'altra erano tra le prime 3. La Dinamo è 7°, con 16 punti ma 3 gare in meno rispetto a chi le ha giocate tutte (rinvii a causa dei preliminari di Conference giocati ad agosto con Aris Salonicco e Beşiktaş); lo Shakhtar è 4°, con 21 punti con 2 partite in meno dovute agli impegni di Champions con Anversa e Barcellona.
A guidare la Dinamo è Mircea Lucescu: 573 gare sulla panchina dello Shakhtar tra 2004 e 2016, il rumeno ha già allenato una Dinamo in Romania, e da quando è tornato in Ucraina ha vinto solo una volta contro la società che mai gli ha realmente perdonato il passaggio ai rivali storici.
La barca dello Shakhtar da inizio stagione ha conosciuto già 3 timonieri diversi: Patrick van Leeuwen (responsabile del settore giovanile dal 2006 al 2013, tornato a Donetsk dopo tutta la trafila da assistente a capo allenatore del Maccabi Tel Aviv e un anno allo Zorya Lugansk dove è arrivato 3°, davanti alla Dinamo Kiev, in Prem'ra-Liha); Darijo Srna, che dei neroarancio sarebbe teoricamente il DS ma che, dopo essere stato capitano e collaboratore tecnico, per la sfida con l'LNZ Cherkasy, ha guidato lo Shakhtar alla vittoria per 3-0 in attesa della firma del nuovo mister; Marino Pusic, 52enne di Mostar ma con cittadinanza olandese. Le uniche esperienze non da vice ma da capo allenatore risalgono all'Under 19 della Vitesse e al Twente: sino a 10 giorni fa era vice di Arne Slot al Feyenoord, ma l'offerta dello Shakhtar e il richiamo della seconda casa è stato troppo forte.
[3-11-2023, ore 15.19] Le forze russe hanno occupato posizioni migliori nell'area di Kupyansk, nella regione di Charkiv, a Est dell'Ucraina. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. "Nel settore di Kupyansk, le unità del gruppo di forze occidentale hanno conquistato linee e posizioni migliori e hanno respinto 24 contrattacchi nemici grazie alle loro azioni professionali", ha detto Konashenkov in una conferenza stampa.
[3-11-2023, ore 16.00] Sin dal fischio d'inizio di Kozyk l'andamento della gara è limpido: lo Shakhtar vuole gestire il possesso nella propria metà campo, costi quel che costi, e i Bilo-syni si accomodano con un baricentro medio-basso ad attendere un errore in uscita degli Hirnyky e nutrirsi delle briciole lasciate dalla squadra di Pusic. Sia i terzini deputati a creare densità centrale in prima costruzione – Azarov in particolare – che qualsiasi uomo chiamato a costruire i triangoli in prima costruzione – sia esso una mezzala come Sudakov o l'esterno offensivo che si accentra come Zubkov – cercano la ricezione spalle alla porta e allo scarico nello stretto come una macchina a corto di carburante un benzinaio. Non importa chi occupi una certa zona di campo in possesso palla, ma è vitale per la manovra degli ospiti trovare costantemente un rifugio sicuro dove riciclare il possesso.
Le proposte di Lucescu con la sfera tra i piedi sono troppo elementari per impensierire una squadra di Champions come le Talpe (Hirnyky e Kroty, Minatori e Talpe, soprannomi azzeccati per l'XI del centro minerario principali della nazione): i tentativi di salida lavolpiana di capitan Brazkho sono eseguiti come se fossero il suono di un pianoforte con la sordina inserita, e la qualità dei sovraccarichi sulle fasce latita. Il solo Voloshyn a sinistra è capace di strappare, con e senza palla, per creare superiorità, ma la variazione più brillante di Lucescu non è in chiave offensiva, bensì difensiva.
Il gioco di Pusic, però, è una bellissima orchestra che funziona solo nella mente dei musicisti, non riesce a farsi sentire. Arrivato nell'ultimo terzo di campo le scelte sono sbagliate per concetto (Newerton) o esecuzione (Sikan), vanificando così la mole di passaggi progressivi prodotti in serie dalle retrovie. Nemmeno l'infortunio di Azarov e l'ingresso di Rakitskyi, col conseguente spostamento di un centrale come Matvienko sull'esterno della difesa, cambia lo spartito: la pazienza e la sagacia con cui lo Shakhtar elude la prima e la seconda linea di pressione del 4-4-2 di Lucescu sono pari alla superficialità e al pudore degli attaccanti negli ultimi 16 metri.
[3-11-2023, ore 17.15] "Gli obiettivi e le strategie dell'Ucraina sono ovvi e comprensibili, abbiamo una chiara comprensione di come sarà la fine della guerra, nonostante tutte le difficoltà nell'attuale fase della guerra". Così scrive Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky, precisando che è necessario "aumentare la fornitura di armi per ottenere la superiorità tecnologica sul campo di battaglia", ma anche "sconfitte tattiche significative per la Russia e il crollo degli ordini di difesa russi". Podolyak prevede il "ritiro incontrollato delle aggressive forze russe, il crollo dei miti fondamentali della propaganda russa e il declino finale dell'influenza di Putin", ma anche "l'autoisolamento della Russia con rivolte interne a la sostituzione delle attuali élite russe." Il consigliere del leader ucraino auspica infine per la Russia "un posto nel mondo come attore non globale" e questo porterà al "rilancio del diritto internazionale e delle istituzioni internazionali".
[3-11-2023, ore 17.22] Il silenzio dello Stadion Dynamo Lobanovskyi – surrogato a porte chiuse di un Olimpiyskiy inagibile – non aiuta certamente a facilitare qualsiasi cambio di ritmo o scossa emotiva alla gara. Il gol di Zubkov è sì una bellissima azione, con la ricezione interna del terzino nominale, l'1vs1 in velocità dell'ala a piede invertito e il filtrante per il controllo di esterno del trequartista di fascia opposta che legge il buco tra i centrali difensivi, ma si percepisce che gli interessi sono altri, le forze vogliono essere dissipate altrove e non su un campo da calcio davanti a nessuno che ti guarda.
Lo Shakhtar continua a giocare allo stesso modo, la Dinamo pure e in fondo va bene così. Andrebbe bene così anche se si fosse iniziato a parti invertite. Giusto il finale regala qualche sussulto, tra l'ingresso di Supryaga a creare panico a Rakitskyi e il destro di Karavaev sull'esterno della rete come unica occasione per il pareggio dei padroni di casa e il contropiede sprecato da Sikan come unica occasione per il raddoppio degli ospiti.
I tiri alla fine saranno in totale 23, ma solo 5 verso gli specchi di porta. Uno sparare a salve, insomma. Almeno allo Stadion Dynamo imeni Valeria Lobanovskoho. Almeno oggi.
[3-11-2023, ore 17.47] Un video pubblicato da Ukrinform mostra una colonna di denso fumo nero levarsi dall'acciaieria Azovstal. Sempre Ukrinform, citando il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, aveva parlato di un attacco non solo dal cielo e con l'artiglieria ma anche con i carri armati russi all'acciaieria, dove era divampato un incendio.
[3-11-2023, ore 18.00] La Russia ha bloccato circa 300 navi mercantili nel Mar Nero che non possono quindi esportare grano e altri prodotti alimentari dall'Ucraina. Lo ha annunciato oggi il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti su Twitter, riferisce Ukrinform. "L'Ucraina esportava fino a 5 milioni di tonnellate di grano al mese" e ora "le spedizioni si sono quasi interrotte a causa del blocco da parte del Cremlino dei porti ucraini e di quasi 300 navi mercantili nel Mar Nero", si legge nella nota. Il Dipartimento di Stato americano ha sottolineato che queste azioni "minacciano di mettere milioni di persone a rischio di carestia e malnutrizione".
[3-11-2023, ore 18.36] Mircea Lucescu così dichiara nella conferenza stampa immediatamente successiva alla sconfitta della Dinamo Kiev per 1-0 contro lo Shakhtar Donetsk: "Tutto sta arrivando alla fine. Ho dato 15 anni al calcio ucraino e la partita contro lo Shahktar è stata l'ultima al vertice della Dinamo. Oggi non vorrei parlare della partita. È così che ho deciso di chiudere la mia carriera. Ho salutato i miei giocatori. Li ringrazio tutti. Avrei voluto chiudere in modo diverso, ma tutto ha un inizio e una fine."
Continua il 78enne romeno: "Questa squadra della Dinamo ha un futuro bellissimo, così come il calcio ucraino. Ma per me è complicato andare avanti con questa guerra, con la mancanza di tifosi. Tutti questi minuti di silenzio, di omertà, sono difficili per me. Con il passare degli anni sono diventato più sentimentale. Ogni partita è diventata sempre più complicata per me. È difficile pensare costantemente a tutte le persone innocenti che muoiono. Non posso combinare questo con il calcio. Grazie a tutti voi, grazie al calcio in Ucraina per questi 15 anni meravigliosi. Vi auguro pace, salute e un futuro felice. Sono qui dall'inizio della guerra, dal 2014. Non ho lasciato Donetsk allora."
[3-11-2023, ore 19.10] Una centrale solare è stata colpita con bombe a grappolo a Marianske, nel distretto di Kryvyj Rih, in Ucraina meridionale. Lo riferisce su Telegram la Procura generale, aggiungendo che "più di 130 pannelli solari sono stati danneggiati, con perdite per l'azienda di quasi mezzo milione di grivnie". "Nel bombardamento la popolazione civile non è rimasta ferita e in zona non ci sono strutture militari", assicura la Procura.
[3-11-2023, ore 20.18] Una persona è rimasta ferita in un bombardamento compiuto dalle forze ucraine su un villaggio russo nella regione di Belgorod, non lontano dalla frontiera. Lo riferisce la Tass citando il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov. Gladkov ha precisato che a essere colpito è stato l'insediamento di Solokhi.
[Per rimanere costantemente aggiornati su cose ben più importanti che stanno accadendo in Ucraina del triangolo Matvienko-Stepanenko-Sudakov o del rientro di Supryaga in condizioni fisiche accettabili: qui, qui e qui.]
Extra time
(Tutto quello che non si è visto ma che non è passato inosservato)
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.