Considerazioni sparse su "Cvlt"
Quello di Salmo e Noyz Narcos è un joint-album dal concept originale e dai toni tetri, costellato di tributi e citazioni.
L'idea alla base di Cvlt è tanto semplice quanto efficace ed immediata da recepire: l'album di Salmo e Noyz Narcos è un viaggio nel mondo del cinema, disseminato di citazioni cinematografiche che però raramente appaiono fini a loro stesse, ma al contrario contribuiscono a portare l'ascoltatore dentro al mood del pezzo. Così, ad esempio, nel primo singolo "Incubi" il ritornello ispirato dalla serie Nightmare fa immediatamente piombare negli scenari tetri tratteggiati dai due artisti, mentre nella title track "Cvlt" i rimandi a pellicole come Dal Tramonto all'Alba, The Hateful Eight e Per un Pugno di Dollari si sposano alla perfezione con le atmosfere da saloon create dalla base dello stesso Salmo e di Sine, produttore di gran parte delle tracce assieme a Luciennn. Ciliegine sulla torta, gli estratti da Grindhouse - A Prova di Morte e The Blues Brothers che fanno da introduzione a "Grindhouse" e "Nightcrawlers". Dovendolo definire con un genere cinematografico, Cvlt è sicuramente un horror, ora uno slasher ora un ghost movie, con una spruzzata di western qua e là, probabilmente pensata per alleggerire un album che altrimenti sarebbe potuto risultare un po' troppo cupo;
Di pari passo con il leitmotiv portante appena descritto, vi sono un numero impressionanti di citazioni e tributi della produzione musicale dei due artisti e della scena rap (e non solo) in generale. Emblema di questo aspetto dell'album è la traccia introduttiva, "Anthem", che avrà fatto saltare sulla sedia i fan di vecchia data, una canzone in cui ad ogni attacco Salmo e Noyz fanno esplicitamente riferimento a un brano dell'altro, senza però sconfinare mai nella parodia o nella forzatura. Trovano spazio anche menzioni al panorama americano, sia esplicite che nelle basi (quella di "Brujeria" è esplicitamente ispirata a Who Dat Boy di Tyler, The Creator e ASAP Rocky, e il nome stesso della canzone riprende quello di un gruppo grind-death metal messicano), ad artisti emergenti della scena italiana come Rhove e Kid Yugi, fino ad arrivare a Franco Califano e addirittura a Beethoven. Da segnalare anche un riferimento al celebre dissing tra Salmo e Luché in "Croci € Cristi", la cui base è un campionamento di Vivo del rapper Nerone, canzone anch'essa prodotta da Sine;
Dal punto di vista tecnico, Noyz Narcos, perfettamente a suo agio nel cavalcare sia le atmosfere cupe che le basi di stampo più elettronico dell'album, "costringe" Salmo a fare sul serio per restare al passo con lui. Maurizio lascia per una volta nel cassetto la sua vena più pop e scanzonata emersa negli ultimi anni per riesumare il Salmo di una volta, crudo nei toni, tagliente nelle rime, travolgente nel flow. La scrittura e la capacità di cavalcare ogni beat dei due artisti fanno tutta la differenza del mondo, evitando che Cvlt diventi una semplice accozzaglia di citazioni, un disco di plastica da ascoltare e dimenticare nel giro di un mese: al centro del progetto di Noyz e Salmo c'è il rap, puro, con poche deviazioni o variazioni sul tema. Le basi, peculiari ma mai invasive, appaiono studiate per esaltare le barre dei due santoni della scena italiana, e anche i ritornelli più orecchiabili non rischiano mai di "mangiarsi" le tracce occultando le strofe, nell'ascolto delle tracce non vi troverete mai ad aspettare passivamente il ritornello, anzi è più probabile che accada l'esatto contrario;
Contrariamente a Flop e Virus, gli ultimi album rispettivamente di Noyz e Salmo, i due artisti hanno scelto di non ingolfare Cvlt di collaborazioni, privilegiando artisti che potessero integrarsi nel modo migliore con lo spirito dell'album rispetto alla ricerca dell'hype facile. Un'operazione che è riuscita alla perfezione con Marracash, che in "Respira" (sull'iconico beat dell'omonima Breathe dei Prodigy) riversa tutta la ricercatezza delle sue barre, solo sporadicamente intervallata da alcune rime poco adeguate al mood dell'album, e soprattutto con Kid Yugi, già naturalmente portato al citazionismo di alto livello, ingranaggio perfetto al termine di "Cvlt", una delle canzoni più riuscite dell'intero progetto. Meno ispirata la collaborazione con Frah Quintale e Coez in "My Love Song 2", traccia che forse risulta in parte schiacciata dal paragone con l'originale, ma poco convincente anche se considerata nel suo insieme: le barre di Salmo e Noyz appaiono poco incisive, mentre il ritornello dei due ospiti non riesce a integrarsi appieno con il resto del pezzo;
Cvlt è un disco sicuramente riuscito, con tanti picchi, ma che viaggia a due velocità: fortissimo nella prima metà, fino a "Croci € Cristi", decisamente più zoppicante da "My Love Song 2" in poi, con "Grindhouse" e "Nightcrawlers" come parziali eccezioni. Sembra quasi che l'accoppiata Noyz-Salmo abbia bisogno di andarci giù pesante, nei testi, nei beat e nel flow, per risultare efficace e credibile, mentre i pezzi più lenti e melodici fanno più fatica nell'essere recepiti dall'ascoltatore, vuoi per le tematiche non esattamente profonde, vuoi perché nessuno dei due artisti riesce a toccare le vette precedentemente raggiunte con canzoni di questo tenore, come la prima My Love Song o Il Cielo Nella Stanza. Parliamo in ogni caso di un album che lascia dietro di sé almeno 5-6 potenziali singoli, oltre a un'altra manciata di canzoni che arriveranno al grande pubblico solamente dopo molti ascolti; il connubio tra due rapper apparentemente distanti, almeno per quanto riguarda le loro produzioni artistiche recenti, dà vita a un progetto estremamente interessante nelle idee e nella realizzazione. Dopo Persona, l'album di Marracash che ha costretto tanti esponenti della scena a un approccio più introspettivo, Cvlt prova ad avventurarsi su un nuovo terreno, quello degli album fortemente tematici, con pezzi ancor più strettamente legati tra loro, rotanti attorno ad un filo conduttore esplicito, quello cinematografico, e in misura minore ad uno implicito, relativo alla produzione artistica propria e altrui. Il tempo ci dirà se l'album di Salmo e Noyz sarà capace di inaugurare un nuovo filone nella scena rap italiana, o se rappresenterà un semplice e gradevolissimo esperimento.
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