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, 23 Ottobre 2023

Considerazioni sparse post Fiorentina-Empoli (0-2)


Cronaca di un testacoda annunciato.

- Partita da psicodramma come nelle migliori (o peggiori) tradizioni fiorentine. Fiorentina-Empoli si gioca principalmente su un filo emotivo, spezzato dal primo gol stagionale di Ciccio Caputo. Perché fino alla zampata del 36enne centravanti empolese la gara è aperta e spigliata per entrambe le squadre, con i viola capaci di arrivare con fluidità dalle parti di Berisha e l'Empoli bravo a portare un forte pressing sugli avversari, nonché a sfiammare velocemente in verticale;

- C'è il solito fattore di rischio da gestire nell'impianto di gioco della Fiorentina: portare tanti giocatori in avanti implica fare grande attenzione sulle marcature preventive, specialmente in una gara dove l'Empoli accetta i ritmi alti dei viola. E invece le distrazioni della linea a quattro Kayode-Martinez Quarta-Milenkovic-Parisi sono ripetute fin dai primi minuti, e saranno fatali alla conta finale. Fissato il vantaggio, la squadra di Andreazzoli prende l'inerzia della gara, mentre quella di Italiano scivola nei suoi classici breakdown mentali;

- Tutto quello che agli azzurri era andato male fino a questo punto della stagione, riesce in questa gara. Il vantaggio ottenuto con l'ennesima folata offensiva sposta gli equilibri del match e da lì l'Empoli si compatta, eseguendo una prestazione difensiva maniacale per la sua puntuale efficacia. Sempre in pressione sul portatore di palla, sempre con il raddoppio pronto, con una gara di enorme sacrificio nelle due fasi da parte del terzetto offensivo Cambiaghi-Cancellieri-Caputo. Se il risultato rimanda per molti tifosi viola al disastroso Fiorentina-Pescara 0-2 (lo segna Gyasi, in azione fotocopia al primo gol), la difesa in trincea dei ragazzi di Andreazzoli ricorda piuttosto lo 0-0 di un anno fa proprio contro la Fiorentina: anche allora, un Empoli in nove salvò il risultato con, ordine, ritmo e testa;

- A livello di prestazioni individuali, difficile trovare un nome singolo per gli azzurri di fronte a quella che è stata un'ottima prova corale. Si potrebbe ribadire la menzione a Caputo (che ha mandato a ripetizione nel pallone Milenkovic, il peggiore in assoluto dei viola), si potrebbe dire della gara di grandissima quantità di Cancellieri e Cambiaghi, ma anche della prestazione difensiva di Luperto. Per non levare meriti a nessuno bisogna fare i complimenti ad Andreazzoli, per l'ottima preparazione e gestione della gara tanto sul piano tattico quanto su quello psicologico;

- Discorso di tutt'altro tono in Fiorentina, dove solo Bonaventura riesce davvero a non perdersi nei meandri di questa gara, provando in più occasioni a suonare la carica e dare i giusti spunti in rifinitura. La Fiorentina cade già sull'approccio, forse con la complicità di un'eccessiva sicurezza nei propri mezzi. Italiano evidentemente non è riuscito a tenere al giusto livello di tensione la squadra, esaltatasi nella vittoria di Napoli e andata alla pausa nazionali seduta sugli allori. Troppi superficiali errori dietro (con l'attenuante generica della gioventù dei terzini, Parisi e Kayode), troppa ansia in avanti: i viola non dettano i ritmi di una gara che avrebbero dovuto azzannare, visto il divario di mezzi tecnici. La testa, come sempre, ha fatto la differenza.

  • Scribacchino sull'ala sinistra. Fiorentina o barbarie dal 1990. Evidenzio le complessità di un gioco molto semplice.

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