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, 5 Ottobre 2023

Considerazioni sparse post Fiorentina-Ferencvaros (2-2)


La Fiorentina soffre ma riacciuffa la partita con una perentoria ultima mezzora.

- Finisce 2-2 una partita pazza e divertente anche per l'occhio esterno e non coinvolto, giocata su alti ritmi e ricca di occasioni. Il Ferencvaros va avanti con merito, manca il clamoroso ko mandando sul palo la palla dello 0-3, poi subisce la sfuriata della Fiorentina rianimata dai cambi dalla panchina;

- Dejan Stankovic fa bene compiti a casa. Il Ferencvaros sa come prendere la Fiorentina. La pressione alta dei magiari per oltre un'ora manda il tilt la costruzione gigliata, le difficoltà nella risalita per i viola si combina con una poca attenzione nelle marcature preventive, e con una debolezza sui duelli che pare sistematica. Risultato: al 25' Varga colpisce da rapace in area di rigore, dopo l'ennesima azione in verticale che vede la Fiorentina tagliarsi come il burro sul suo lato sinistro;

- Il raddoppio ungherese arriva subito in avvio di ripresa, con Cissé che scapoccia sugli sviluppi di un corner. Italiano, che già aveva speso il cambio di Parisi per il convalescente Biraghi all'intervallo, pochi minuti dopo rivoluziona cc e catena di sinistra: gli ingressi di Arthur, Kouame e Barak smuovono la viola nel momento più difficile;

- Il fatto che il momentaneo 1-2 lo segni Barak (sempre più bello di notte, visti i suoi gol europei) è solo la firma su una partita forse preparata male, specie nell'undici di partenza, ma decisamente ripresa anche con le giuste letture dalla panchina. Il ritmo della pressione del Ferencvaros cala per motivi fisiologici, ma gli apporti di Parisi e Arthur già nella costruzione spostano l'ago della bilancia a favore della Fiorentina, sia sul livello qualitativo che quantitativo. I viola alzano il baricentro e conquistano il pallino del gioco, e come già accaduto in altre gare quest'anno, abbassarsi a difendere contro di loro non è più una soluzione efficace come in passato;

- Il pari - che per certi versi va persino stretto ai gigliati - arriva ancora dai subentranti, con la firma del redivivo Jonathan Ikoné, entrato al 79' al posto di Bonaventura. Gol che arriva in pieno recupero, dopo una rete annullata e una serie di occasioni sfumate di poco. L'ultima mezzora di gara è stata un monocolore viola, che hanno progressivamente murato nella propria area il Ferencvaros fino ad asfissiarlo, sfruttando alla fine al meglio la superiorità aerea garantita da Barak e, ancora una volta, Nico Gonzalez. Se la classifica del girone dopo due giornate non è propriamente rosea, è invece rassicurante la capacità di reazione della Fiorentina anche nelle difficoltà, un altro piccolo sintomo di crescita che vale più del risultato.

  • Scribacchino sull'ala sinistra. Fiorentina o barbarie dal 1990. Evidenzio le complessità di un gioco molto semplice.

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