Considerazioni sparse Salernitana-Inter (0-4)
Lautaro in versione Messia per l'Inter e la Salernitana è sconfitta.
- La sfida tra Salernitana e Inter di questa sera era un crocevia fondamentale per entrambe le squadra, chiamate necessariamente a fare risultato alla luce del loro recente andamento. Ma se l'Inter torna da Salerno con i tre punti in tasca e discrete impressioni positive, i ragazzi di Paulo Sousa incassano la sconfitta con la certezza di un risultato netto ma immeritatamente troppo ampio e il dubbio che il gol di Legowski, annullato giustamente per fuorigioco da Abisso, avrebbe potuto davvero cambiare la partita;
- Fino al raddoppio di Martinez i granata rimangono in partita grazie alla corsa e al sacrificio dei suoi centrocampisti e ad una buona preparazione della gara da parte del tecnico portoghese, che riesce per un'ora ad imbrigliare le offensive nerazzurre ma si deve arrendere dinnanzi alla pochezza tecnica della sua panchina e all'enorme impatto dell'attaccante argentino dei nerazzurri. L'Inter invece ritrova non solo il suo numero 10 ma soprattutto pazienza e serenità, portando a casa una partita scorbutica e difficile ma vinta grazie ad una maggiore consapevolezza dei propri mezzi e riuscendo a tenere sotto controllo ansia e nervosismo;
- La partita di stasera consegna a Inzaghi importanti feedback sulla gestione del suo attacco. Il tecnico piacentino scende in campo con quello che sembra più un tridente che un attacco a due punte: l'assenza di Arnautovic e il turnover di Lautaro consegna a Sanchez la titolarità al fianco di Thuram ma col progredire della partita ci si rende subito conto che Inzaghi ha disegnato per il cileno un ruolo ben diverso da quello dell'argentino;
- L'ex Marsiglia è infatti chiamato ad agire da raccordo tra centrocampo e trequarti, in un inedito ruolo di fantasista/rifinitore, mentre a supportare gli sforzi offensivi del francese è la coppia oranje Klaassen-Dumfries che a turno si alzano sulla linea delle punte cercando di dare sostanza ad un attacco che rimane però eccessivamente isolato: è troppo lo sforzo che si chiede ad un Klaassen ancora lontano da una condizione all'altezza mentre Dumfries non riesce a conciliare, soprattutto nel primo tempo, i compiti difensivi con la proiezione offensiva a lui richiesta;
- Il risultato è che la squadra non riesce a salire e rimane eccessivamente schiacciata sulla linea di metà campo, con Sanchez che arriva addirittura a dover giocare di sponda e fare a sportellate contro Gyomber e Lovato nella metà campo della Salernitana. Il modo in cui Lautaro decide la gara sta proprio nella sostanza che riesce a dare alle sortite offensive dell'Inter, facendosi trovare lì dove sono mancati i suoi compagni di reparto, ovvero al posto giusto al momento giusto. Insomma, se il poker di Martinez fuga ogni dubbio sul ruolo del capitano dei nerazzurri, lo svolgimento delle trame offensive di questa sera fa invece sollevare più di un sopracciglio, in particolare in merito al contributo di Sanchez. Su questo Inzaghi sarà chiamato a lavorare a riflettere.
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