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, 28 Settembre 2023

Considerazioni sparse post Frosinone-Fiorentina (1-1)


La Fiorentina domina un tempo ma svanisce nella ripresa. Frosinone promosso a pieni voti.


- A Frosinone c'è il ritorno della tanto cara e tanto piaciona Fiorentina a due facce, che nella prima metà di gara fa il bello e il cattivo tempo ma nella ripresa si spegne e perde il flusso della gara. Non senza i meriti dei ciociari padroni di casa, che in qualche modo sopravvivono alla tempesta dei primi 45' e trovano un pari perfino meritato nella seconda parte di gara. Meritato perché la squadra di Di Francesco ha cercato sempre di mantenere il suo atteggiamento tattico propositivo, senza paure né timori reverenziali;

- Strappa persino un sorriso l'imprecisione realizzativa dei viola, incarnata da un Sottil imprendibile per gli avversari che si squaglia al momento dell'ultimo tocco, e soprattutto da uno Nzola che sembra sempre più scivolare nei nervosismi tipici dell'astinenza da gol. Il Frosinone dietro balla nei duelli e nelle distanze tra i reparti, e la Fiorentina lo scardina in maniera quasi sistematica nel primo tempo, pur mancando quasi sempre il colpo finale. Allora ci pensa il solito Nico Gonzalez con l'ennesimo gol di capocciata (il decimo) nella sua esperienza toscana, un lampo di efficace normalità tra tanti errori nelle conclusioni;

- Nella ripresa scatta il debito d'ossigeno per i viola, colpevoli di non aver concretizzato e quindi puniti secondo le più antiche leggi non scritte del pallone. Torna il vecchio problema della gestione delle gare, del saper quando rallentare e come dosare le forze; torna il vecchio problema del cinismo e del piacersi troppo allo specchio. Il Frosinone se ne accorge presto, e alza baricentro e giri del motore;

- Di Francesco smuove le carte inserendo Garritano e Caso, quest'ultimo che (con fortuna e deviazione) rifinirà per il pari di Soulé. Italiano si agita, grida, fa suonare sveglie e allarmi, ma non trova la chiave per riaccendere un'ingolfata Fiorentina, che nella ripresa pungerà solo con una punizione di Milenkovic ben respinta da Turati. Il Frosinone non fa cose surreali, ma ha preso in pugno l'inerzia della gara e non la mollerà più;

- Alla fine, i viola perdono per strada quei due punti in più che avevano strappato a Udine, dove erano stati bravi e fortunati a soffrire. Il prematuro esaurimento delle batterie peraltro è comprensibile, considerando sia il buono stato di forma del Frosinone, sia il doppio impegno che è stato particolarmente dispendioso per i viola sotto l'aspetto delle energie nervose. A maggior ragione, sarebbe servita efficienza e gestione in questa gara, ma la Fiorentina si è fatta ingenuamente scappare questa opportunità.

  • Scribacchino sull'ala sinistra. Fiorentina o barbarie dal 1990. Evidenzio le complessità di un gioco molto semplice.

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