Considerazioni sparse post Real Sociedad-Inter (1-1)
Una brutta serata per l'Inter, salvata da Lautaro.
- Un supplizio a tutti i livelli. Per il primo tempo e buona parte del secondo tempo la differenza principale tra la Real Sociedad e l'Inter ha interessato qualsiasi aspetto tecnico-tattico, ma a recitare il ruolo di primo piano è stata la qualità. La qualità con cui Le Normand e Zubeldia hanno guidato una linea di difesa altissima, quella con cui Zubimendi ha dettato i tempi, quella che ha reso sempre efficaci i triangoli esterni tra terzino-mezzali-esterni. La Real ha banchettato in lungo e in largo, ma senza riuscire a chiudere il primo tempo con un doppio vantaggio che sarebbe stato meritato;
- Per l'Inter, tutto il contrario: sia i titolari che le cosiddette seconde linee hanno azzeccato poco o nulla per 80'. Bastoni, Barella e Lautaro: sono loro la colonna portante dell'Inter e gli errori tecnici commessi stasera, a partire da quello del difensore sul gol dei rivali, sono quelli che commettono in un anno intero. Ancor prima dell'agonismo, della frenesia e della tattica, la mancata qualità è quella che ha reso l'Inter assente dal campo per 80';
- L'interesse era - doverosamente - rivolto a Pavard, Asllani, Arnautovic e Carlos Augusto. Dopo quattro formazioni iniziali identiche nelle prime quattro stagionali, alla quinta partita Inzaghi ha deciso di cambiare, forte di una rosa che in estate è migliorata nella sua profondità e varietà. Detto che era corretta l'idea di includere fin da subito tutto il gruppo nelle rotazioni, Pavard e Carlos Augusto si sono rivelati tra i meno peggio della squadra - pur senza eccellere -, mentre gli altri due sono stati largamente negativi;
- Come anticipato, all'interno di una delle peggiori partite dell'epoca inzaghiana - capita e ci sono grossi meriti avversari -, Arnautovic e Asllani hanno denotato una grossa distanza dai titolari nei loro rispettivi ruoli: Thuram, che appena entrato ha rivoltato la squadra come un calzino, e Calhanoglu. Nel discorso rientra pure l'opaco ingresso di Sanchez, a denotare come a livello offensivo la distanza tra titolari e riserve sia nettissima. Una bocciatura che si applica solo a stasera, visto che già da Empoli almeno Asllani - probabilmente - avrà una nuova occasione dal 1';
- Punto d'oro. A Lisbona è arrivato un altro risultato inatteso per il girone B, con la vittoria in trasferta del Salisburgo: a maggior ragione, il gol con cui Lautaro - anche all'interno di una partita insufficiente, conferma il suo status di campione con il graffio finale - pareggia i conti e rischia di portare l'Inter pure alla vittoria è quantomai prezioso. Il girone è naturalmente alla portata dell'Inter, ma anche con Benfica e Salisburgo i nerazzurri ritroveranno tecnica e alta intensità: l'approccio dovrà essere molto distante da quello visto stasera.
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