, 17 Settembre 2023
2 minuti

Considerazioni sparse post Fiorentina-Atalanta (3-2)


Contro un'Atalanta pazza, a vincere è una Fiorentina furba.

- Rotazioni da una parte e dall'altra: Fiorentina-Atalanta inizia un tour de force che riguarderà entrambe a partire già da giovedì, e allora spazio dal 1' a elementi sinora non visti in tutti i 270' di Serie A (Parisi, Lookman, Carnesecchi, Toloi, Martinez Quarta). Lookman vs Milenkovic e Zappacosta vs Parisi: i due mismatch individuati da Gasperini con cui insistere ai limiti del parossismo riescono a inclinare l'inerzia verso la Dea. L'Atalanta trova spesso il modo di arrivare, ma la finalizzazione non pare la specialità orobica al Franchi. Il vantaggio pare una conseguenza naturale del miglior impatto con la gara: il ritardo di Parisi si trasforma nella deviazione che impedisce a Terracciano di deviare il diagonale di Koopmeiners. Sino al primo cooling break vi è solo un'occasione in cui l'Atalanta non riesce a prendere il riferimento sul difensore o sul centrocampista della Fiorentina in zona centrale in prima costruzione;

- La partita si fa come vuole l'Atalanta, con rischi e benefici annessi: se l'anticipo è corretto, nella metà campo della Fiorentina si aprono spazi che Lookman e De Ketelaere non sono efficacissimi nello sfruttarli; se la seconda palla vede vincitore un giocatore della Fiorentina, sia che la sfera venga filtrata oltre alla linea di pressione sia che sia un appoggio all'indietro, la tenuta difensiva della squadra di Gasperini è anche nelle mani della qualità e nella bontà dei cross dalla trequarti della Viola. Da uno di questi, insieme a una marcatura a zona inqualificabile, arriva il pareggio di Bonaventura. Da un altro di questi, insieme a un'altra marcatura inqualificabile, arriva il gol del vantaggio firmato da Martinez Quarta;

- Rientro dagli spogliatoi e terza partita nella partita: squadre iperallungate, andamento del punteggio dettato dai singoli nei pressi dell'area, equilibri tattici e ritmi rapsodici. Nel caos è Ademola Lookman a segnalarsi: in un paio di momenti fa tutto benissimo fino alla giocata dal peso specifico maggiore, quando invece gli compete "solo" la conclusione è puntuale nel cogliere Terracciano non impeccabile nella copertura del primo palo;

- Girandola di cambi e la conferma di uno spartito illeggibile, con episodi imprevisti come Arthur che sradica il pallone dai piedi di Scamacca o Pasalic che salva un gol fatto di Martinez Quarta. La forza fisica dell'Atalanta scema nel corso dei minuti, e meno duelli significa portarsi il nemico in casa senza che questo faccia chissà cosa per entrarci: terza marcatura inqualificabile della serata dell'Atalanta, stavolta è il neoentrato Kouamé a banchettare nelle indecisioni e nelle distrazioni bergamasche;

- "Come abbiamo fatto a prendere un gol così?" è una frase che un allenatore non dovrebbe mai pronunciare, figurarsi per due volte nel corso della stessa gara. Quando si ha la partita in controllo, ancor di più. La Fiorentina della quarta giornata di A è stata una formazione migliore nel leggere e trarre a sé i vari momenti della gara, pesandosi e pesandoli come solo un anno di esperienza di gruppo nelle coppe europee può garantire. La speranza per Gasperini e i suoi è che, se non già in questa campagna di Europa League, i risultati nella cementazione della tenuta mentale del collettivo possano vedersi almeno più avanti.

Autore

  • (Bergamo, 1999) Calcio e pallacanestro mi hanno salvato la vita, ma anche il resto degli sport non è male. Laurea in Lettere, per ora, solo un pezzo di carta.

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