Considerazioni sparse post Moto GP di Misano
Jorge Martín, in stato di grazia, è il padrone del Gran Premio di Misano. Completano il podio gli eroici Bezzecchi e Bagnaia.
- È Jorge Martín il dominatore del weekend Moto GP di Misano. Per lui pole position e vittoria della sprint al sabato e primo posto in gara alla domenica. Un dominio totale, anche il giro veloce a suggellare una vittoria mai in discussione. Grand chelem (+ 1), si direbbe in Formula 1. Le condizioni fisiche precarie di Bagnaia (oggi in tenuta gialla) e Bezzecchi hanno sicuramente agevolato il compito dello compito, apparso comunque inavvicinabile. Tanti punti recuperati in classifica generale e fiducia ai massimi livelli per Martín, che adesso si candida a principale competitor di Bagnaia al titolo mondiale;
- Quanto fatto quest’oggi da Bezzecchi e, soprattutto, Bagnaia ha davvero del miracoloso. Ad appena 7 giorni dai due gravissimi incidenti di Barcellona (oseremmo usare l’aggettivo “drammatico” se ci riferiamo a quello accaduto al campione del Mondo in carica), ottenere un secondo ed un terzo posto andava largamente al di là delle più rosee aspettative. Il fatto che fosse la gara di casa (oggi buonissima la risposta del pubblico italiano, tornato ai fasti Valentiniani) ha fornito sicuramente una buona dose di adrenalina, al resto ci ha pensato la voglia di voler limitare i danni in classifica su un Martín in stato di grazia. Adesso arriva il medio oriente, con l’India come prossima ed inedita tappa. Serve tempo per recuperare tutte le forze necessarie allo sprint finale di questo appassionante mondiale;
- La classifica mondiale Moto GP, adesso, vede Bagnaia ancora leader con 283 punti, seguito da un agguerritissimo Martín lontano appena 36 punti. Più lontano Bezzecchi a 65 punti. La caduta odierna di Binder fa sì che la classifica lì davanti sia ben delineata, con i tre centauri Ducati a contendersi la vittoria fino all’ultima gara. Il favorito è ancora Bagnaia che, per l’ennesima volta, ci ha dimostrato quanto sia diventato solido nonostante le difficoltà;
- Daniel Pedrosa è un fuoriclasse senza tempo. Da wild card, in qualità di sostituto di Miller, infortunato dopo Barcellona, il “camomillo” è riuscito ad ottenere due quarti posti tra sprint race e gara. A 37 anni dà ancora del filo da torcere ai ragazzini ed essere la prima KTM all’arrivo ne è la prova più lampante. Di mestiere, attualmente, Pedrosa fa il collaudatore e sembra riuscirgli addirittura meglio del pilota da corsa. Uno dei motivi per cui fu costretto a lasciare la Honda erano i diversi intendimenti di sviluppo della moto rispetto al suo ex compagno Marquez. Oggi Pedrosa si è preso la sua piccola rivincita: nonostante le appena tre gare disputate in questa Moto GP, la classifica, con i suoi 32 punti, lo vede proprio davanti al cabroncito, impantanato nelle retrovie con la sua nuova “vecchia” Honda. Mica male per un pensionato…
- La costanza di Martín oggi è stata davvero impressionate. Tutti i km del circuito del Gran Premio di Misano sono stati percorsi tra i 31.8’ e 32.3’. Risultato ancora più incredibile se pensiamo a quanto sia dispendioso correre sul circuito di Misano, con i suoi continui e violenti cambi di direzione. Solo l’anno scorso Martinator era in ballo per una moto ufficiale, poi finita sotto la tuta di uno sfortunatissimo Bastianini. L’anno prossimo, visto il rendimento suo e di Bezzecchi, potrebbe essere lecito pensare ad un cambio di gerarchie per il posto accanto al muretto Bagnaia in sella ad una Ducati ufficiale. Con la speranza, ovviamente, che Bastianini possa dimostrare ancora il suo pieno valore.
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