Considerazioni sparse post GP d’Austria
Verstappen ha annichilito tutti ma Leclerc è sul podio con una Ferrari in ripresa.
- Il nostro primo pensiero va a Dilank Van’T Hoff, diciottenne pilota olandese coinvolto fatalmente in un indicente durante una gara di F3 regional European Championship tenutasi a Spa. Sotto il diluvio, il pilota della MP Motorsport, dopo una prima collisione, è stato centrato dall’incolpevole Fitzgerald che transitava sul rettilineo ed era impossibilitato ad accorgersi della presenza del collega. Un incidente del tutto simile a quello scorso ad Anthoine Hubert in Formula 2 nel 2019. Il Motorsport è pericoloso, inutile girarci attorno. Ne sono consapevoli gli addetti ai lavori e ne sono consapevoli i tifosi. La sicurezza in pista, negli anni, ha subito un enorme miglioramento ma queste tragedie sono lì a ricordarci che, dal momento che la chimera di uno sport a “rischio 0” è irraggiungibile, la ricerca di una safety predittiva è sempre la più auspicabile;
- Max ormai per divertirsi gioca con le righe del DRS e con i cambi gomme. Il suo dominio è talmente solido che il pilota olandese può permettersi di eseguire una sosta gratuita per prendersi anche il giro veloce. Non ci sono troppi commenti ulteriori a favore di Verstappen, alla sua vittoria numero 42 in Formula 1, già a +1 su Ayrton Senna. Un pilota straordinario, un fine stratega, un lottatore lucido. Un mostro, Max;
- Le Ferrari in Austria son sembrate in ripresa. Forse aiutate dalla particolarità di questo circuito austriaco, molto breve e guidato, le due rosse hanno sempre avuto un passo simile a Perez. Tra qualifiche, sprint e gara, la scuderia di Maranello è stata chiaramente la seconda forza in pista, a oggi l’unico obiettivo percorribile. Una squadra in ripresa, anche se non ancora pienamente convincente per via di una qualifica imperfetta di Sainz e di una sprint da dimenticare di Leclerc. Un weekend comunque ricco di punti per la Ferrari, che dopo mesi è tornata a salire sul podio. Una Ferrari che è tornata finalmente a respirare;
- Se 6 piloti su 20 prendono penalità per superamento del track limit in curva 10, forse bisognerebbe pensare di spostarlo un po’ più in là questo benedetto track limit. Evviva la sicurezza, evviva la prevenzione. Sempre, soprattutto dopo questo fine settimana. Ma queste penalità sembrano voler premiare chi osa di meno, senza peraltro rischiare di causare un incidenti;
- ¡Carlos, perdónanos! In Austria, casa Red Bull, Sainz ha dimostrato tutto. Un ottimo venerdì di qualifiche, un sabato da top rider assoluto, concluso con il primo “piccolo podio” della sprint, fino a questa domenica da più veloce in pista (più veloce degli altri, ovviamente). Passo notevolmente migliore del compagno di squadra ad inizio gara, poi un pit-stop sbagliato e diversi sorpassi di prepotenza su Norris, Hamilton e Perez. La difesa sul messicano, poi, che meraviglia! Un weekend da pilota Ferrari, solido, concreto ed aggressivo, al di là di quel ridicolo track limits, che è la cosa più lontana dall’automobilismo che si possa concepire;
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