Considerazioni sparse su "Innocente"
Baby Gang ci racconta la sua vita e ci restituisce la realtà di una Milano meno mainstream.
- Milano è da sempre al centro di migrazioni massicce perché città industriale. Dal meridione d'Italia, prima, al meridione del mondo ora. Le periferie della c.d. capitale morale si sono sempre riempite di speranze, sogni e corpi che, nel corso degli anni, sono stati inglobati e resi parte del tessuto sociale. Da qualche anno, però, si assiste a una massiccia forza respingente verso chi proviene dal Maghreb, Perù, Egitto, Senegal etc. Una delle cause, non lo si può nascondere, è il razzismo ben radicato a tutti i livelli sociali e statali. La vita è sicuramente più semplice se sei caucasico piuttosto che africano. Si parla spesso di profilazione etnica delle forze dell'ordine e ricorderete tutti il caso Bakayoko, giocatore del Milan fermato perché presunto autore di una rapina e quindi sottoposto ad arresto nel bel mezzo della strada. La storia di Bakayoko ha punti di contatto con quella di Zakaria Muhib, in arte Baby Gang. Per capire, infatti, il suo ultimo album "Innocente", occorre tornare indietro a qualche anno fa;
- San Siro è un quartiere che esemplifica perfettamente quanto si accennava poco fa: uno stradone che separa case il cui costo al metro quadro è proibitivo per un buon 80% dei milanesi e le case ALER, cioè popolari. In esse le vite vanno avanti con lavori saltuari, spesso mal retribuiti, che non consentono alle nuove generazioni di poter accedere alla città costringendoli a rimanere nel barrio dove si adoperano, arrangiandosi, con attività considerate illegali. In questo contesto alla "L’odio" di Kassovitz i ragazzi hanno messo su la crew "Seven 7oo" che sta tirando fuori artisti incredibili quali Rondodasosa, Saky, Vale Pain, Neima Ezza, Keta e Kilimoney. Il nome deriva dal gergo con cui è chiamata la Zona 7 San Siro: Seven Zoo. La notorietà, però, è arrivata prima che dai testi spettacolari che questi ragazzi scrivono, da un episodio di cronaca: Naim Ezza - amico di Baby Gang - aveva chiamato a raccolta ragazzi e ragazze per le riprese del suo nuovo video. La mancanza di mascherine - sic! - e il famoso "assembramento" proibito hanno fatto sì che i commissariati venissero tempestati di telefonate, tanto che la Polizia e i Carabinieri arrivano a piazza Selinunte in tenuta antisommossa, sparando lacrimogeni per disperdere la folla. A questa azione è corrisposta una reazione fatta di lancio di oggetti dalle case, urla che recitavano "andatevene”, “fuori dalle nostre zone” etc. Basta vedere su YouTube i vari video relativi alla vicenda in questione per capire che l'intervento di Polizia e Carabinieri era del tutto spropositato rispetto a quanto stava accadendo proprio in quella piazza;
- Questa l'atmosfera che si respira nelle periferie e Zakaria non può non inalarla. Cresce con la mamma, operaia, ed esce di casa in giovanissima età sballottato tra comunità, case famiglia, assistenti sociali, tribunali minorili. Quando può dorme sui treni tra Lecco e Milano e inizia a scrivere. Riceve, sin da subito, il foglio di via da Lecco per aver girato un video musicale durante il lockdown. Poi foglio di via da Milano per un altro video. Da quel momento gli si crea letteralmente terra bruciata attorno visto che non riesce a fare concerti, subisce moltissime perquisizioni in casa sua e dei parenti e amici alla ricerca di armi usate nel secondo citato video che, però, non risulteranno vere. Nell'ottobre 2023 Baby, già in casa circondariale per rissa, è stato condannato a quasi 5 anni di carcere per un reato, sui due contestatigli, che, però, non pare aver commesso: una rapina avvenuta alle Colonne di San Lorenzo a Milano nel maggio 2021 (era indagato assieme agli altri Neima Ezza e Samy Free). La seconda fattispecie, invece, atteneva a una rapina a mano armata presso Vignate, provincia di Milano, per cui è stato condannato, con rito abbreviato, a 4 anni e 10 mesi. Ciò nonostante, come emerso in fase processuale, il suo telefono fosse agganciato alle celle di un altro comune e non ci siano altre prove oltre un riconoscimento fatto mesi dopo il fatto;
- "Innocente" è il frutto di tutto questo. La sua vita gli restituisce linfa che deborda nei suoi testi che, uscendo dalle cuffie, ti prendono letteralmente a schiaffi perché ti sbattono in faccia una realtà che si cerca di non vedere. Disagio, rabbia, frustrazione, voglia di farcela e di riscatto. Nell'album "Innocente", registrato durante la sua permanenza nella comunità terapeutica, i 14 brani vedono collaborazioni importanti della scena rap italiana e non solo (Guè, Ghali, Rondodasosa, Emis Killa, il rapper francese Lacrim, Elai etc). I produttori non sono da meno: dai 2nd Roof a Drillionaire, FT Kings, Arena Ettore, ma soprattutto il curatore artistico del progetto Bobo. La foto che campeggia sulla copertina è quella scattata durante la sua permanenza in una comunità a Torino. Un manifesto della sua essenza, che troviamo anche nell'intro della prima traccia "Cella n. 4" dice "Che cosa volete sapere? Se mi dispiace per quello che ho fatto? Sì, certo. Non passa un solo giorno senza che io provi rimorso; non perché sono chiuso qui dentro o perché voi pensate che dovrei. Riabilitato non significa niente. Perché a dirla la verità, non me ne frega un cazzo" (Morgan Freeman in "Le ali della libertà"). Altro brano il cui testo è magnifico nella sua potenza di denuncia è "Come mai" con Emis Killa, che esprime l'enorme ammirazione per Baby: "Il sistema non corregge, castiga gli esuberanti (Ah), con modus operandi, sistemi ormai superati (Già). Dove l'istituzione (Eh) si mangia le parole (Eh) e se non la capisci, sembri pure tu il coglione. Per questo ho scritto a Baby, per questo scrivo a Tia, la mia libertà sia sua, la sua condanna un po' mia, fottuta nostalgia spietata ormai andata". Da segnalare "Tiffany" con Ghali, un cui ascolti questo passaggio che sottolinea ancora una volta la repressione che incombe sulle spalle di chi non è caucasico e viene dal "quartiere": "Dicono farà freddo quest'inverno, Dicono sarà peggio 'sto governo, Amici persi per strada, Notti in cella, ma c'est pas grave, Se non sai com'è andata, non mi chiedere: "Come va?", Fumo hashish, marijuana, Chiudo gli occhi e guardo più in là, ah-ah, ah-ah. Wesh kho, t'apposto? Se chiudo gli occhi ci vediamo al solito posto. E, lo so, è tosta. Se il conto arriva quando metti la testa apposto (Free Baby, Free Baby)";
- Ascoltarselo tutto è decisamente doveroso e doloroso. Specie se chi lo ascolta ha goduto di un privilegio - sia esso la cittadinanza, la pelle, il paese e il lato del mondo di nascita - involontario. Fate una cortesia: non chiamatelo gangstarap, non dategli etichette in stile West Coast anni '90. Non è nulla di tutto ciò, è semplicemente il futuro ed è la condizione di questo paese e delle sue periferie fuori dalle scintillanti "week", dai rapper reseller (cit. Tedua) e paccottiglia varia. Finalmente la realtà si fa strada nel mainstream e la qualità delle tracce del rap diventa altissima. Grazie Baby, Free Baby!
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