Logo mobile Sportellate
, 22 Giugno 2023
2 minuti

Considerazioni sparse post Italia-Francia (1-2)


Senza Var.


- Chi ha avuto l’idea di giocare una competizione continentale in Romania e Georgia? Certamente un idiota. I motivi sono i soliti, una filastrocca che francamente ha fatto il suo tempo: l’apertura del calcio a est, l’esplorazione di nuovi mondi, la scoperta di nuove culture. Tutti elementi inutili di fronte all’inadeguatezza delle infrastrutture e allo scempio sportivo visto stasera, uno schiaffo a mano aperta all’impegno di tutte le persone che hanno lavorato per anni nella nazionale italiana di calcio Under 21. Gli azzurrini perdono una partita allucinante e rimane in bocca solo un profonda e incolmabile sensazione di ingiustizia;

- Proporre nel 2023 una qualsiasi partita di calcio senza var è un’idea errata. Proporlo in una competizione con così tanto in ballo è inaccettabile. Tutta la partita è stata condizionata dall’assenza anacronistica della tecnologia, con calciatori nati in un contesto tecnologico che hanno provato piu volte ad ingannare il pessimo arbitro. Ne esce una commedia, un disastro. Rigori negati, fuorigiochi inesistenti, falli netti non fischiati e alla fine l’apoteosi, con beffa finale. Non serviva certo la goal line tecnology per vedere che il colpo di testa di Bellanova era nettamente dentro;

- Messa in chiaro l’assurdità del contesto e specificando che l’Italia nel recupero aveva a tutti gli effetti pareggiato la partita, bisogna dire che ci aspettavamo di più dalla squadra di Nicolato. Per mezzora l’Italia mostra un calcio vetusto e prevedibile, imbambolata dalla Francia, letteralmente infuocata sulla trequarti. L’Italia gioca di rimessa, con l’elmetto e la tuta da cantiere, creando gol e pericoli quasi solo da palla inattiva. Ogni volta che la Francia si è messa a palleggiare tecnicamente abbiamo ballato in maniera tremebonda. La differenza tecnica in termini offensivi era molto elevata e la sconfitta è tutto sommatto giusta in termini di prestazione sul campo;

- Siamo d’altronde di fronte al tema chiave di questo momento del calcio italiano. Mentre il resto del mondo calcio continua a sfornare senza sosta trequartisti funambolici, esterni imprendibili, attaccanti ipercompleti, noi continuamo a guardare le statistiche sulle palle recuperate e i chilometri percorsi dai centrocampisti. Ci presentiamo così con un bel centrocampo tecnico e fisico che peró di fronte all’ira di dio francese appare come un trio di ragioneri. È dura;

- Idee per il futuro? Difficile immaginare. Di certo Parisi ha dimostrato di non poter sedere in panca, soprattutto al cospetto di un Udogie tanto disastroso. Davanti Pellegri ha dimostrato di sapere il mestiere del centravanti. Leggiamo il suo nome da tempo e abbiamo dimenticato che ha ancora 22 anni. Vediamo se riesce il prossimo anno a giocare almeno una trentina di partite senza infortuni e valutiamolo. Manca peró qualcuno capace di saltare l’uomo, la squadra è apparsa a tratti monotematica e troppo fiduciosa della corsa campestre di Bellanova a destra, solitamente conclusa con cross insufficienti. Dobbiamo rischiare di più ed avere piu fiducia delle nostre doti.

  • È nato pochi giorni dopo l’ultima Champions League vinta dalla Juventus. Ama gli sportivi fragili, gli 1-0 e i trequartisti con i calzettini abbassati. Sembra sia laureato in Giurisprudenza.

Ti potrebbe interessare

Dallo stesso autore

Associati

Banner campagna associazioni sportellate.

Newsletter

sportellate intervista
Campagna Associazioni a Sportellate.it
Sportellate è ufficialmente un’associazione culturale.

Associati per supportarci e ottenere contenuti extra!
Associati ora!
pencilcrossmenu