Considerazioni sparse post Sassuolo-Fiorentina (1-3)
Al Mapei 70 minuti di calcio d'agosto e 20 di Riccardo Saponara.
- Ritmi bassi, bassissimi al Mapei Stadium, per una partita che non interessa davvero a nessuno. Almeno fino a quando, al minuto 71, Berardi su rigore pareggia il vantaggio di Cabral. E lì una Fiorentina fino a quel momento compassata e di gestione, con la testa fisiologicamente a Praga, si concede una sfuriata agonistica per blindare la gara travolgendo i neroverdi, che pure rimediano due cartellini rossi;
- Poco da chiedere per la Fiorentina, alla vigilia della finale di Conference League contro il West Ham. C'è da provare a strappare un ottavo posto che tramite l'UEFA potrebbe valere la qualificazione proprio alla Conference, Torino permettendo. Nulla da chiedere per il Sassuolo, a secco di vittorie da aprile e con la stagione già ampiamente archiviata. Ne esce una gara, soprattutto nel primo tempo, terribilmente noiosa, dove solo un paio di guizzi di Cabral (palo) provano a dare un valore agonistico al match;
- L'episodio del rigore sblocca la partita sul piano emotivo, e chi se non Riccardo Saponara, da subentrante, poteva salire in cattedra in una gara dai ritmi dopolavoristici ma diventata nervosa? Il numero 8 confeziona, oltre all'assist per l'1-3 di Gonzalez, il meraviglioso gol del vantaggio di delpierana memoria: stop spalle alla porta e destro a effetto verso il palo lontano, imparabile per il giovane Russo. Fosse stata l'ultima di Saponara in viola, sarebbe un bel commiato. Ma c'è ancora una partita da giocare;
- La vera preoccupazione del dopogara per Italiano potrebbe esser l'infermeria, in particolare per Nico Gonzalez (entrato in campo al 57'): l'argentino, già toccato duro dai difensori del Sassuolo, sbatte violentemente contro il palo in occasione del suo gol pur terminando regolarmente la gara. Aspettando i report medici, un po' l'emblema di una Fiorentina che nell'arco della lunga stagione ha sempre avuto il problema di sapersi gestire, tanto di gambe quanto di testa;
- I viola archiviano con una vittoria il campionato attendendo il risultato di Torino-Inter: in caso di vittoria i granata li sorpasserebbero in classifica grazie agli scontri diretti, altrimenti sarà ottavo posto. Che, come detto, non vale niente ma potrebbe valer l'ultima piazza per l'Europa: ci sono decisioni pendenti sulla Juventus che potrebbero non stravolgere la classifica, ma comunque far slittare le assegnazioni dei posti nelle coppe. Comunque, anche in questo senso, per la Fiorentina la via maestra passa dalla finale di Praga.
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